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Maria Grazia Dosio | ||||||||
Matris animo curant, quando la cura è donna | ||||||||
Durante l’inverno 2021-22 abbiamo assistito per l’ennesima volta al rialzo del numero dei contagi dovuti alla pandemia da virus Covid-19. L’emergenza sanitaria ha nuovamente travolto il nostro Paese, sebbene i vaccini siano riusciti in qualche modo ad attutire l’impatto rispetto ai due anni precedenti. Le strutture sanitarie hanno affrontato l’emergenza cercando di impiegare nel miglior modo possibile i mezzi e il personale disponibile, sebbene il virus abbia spesso limitato l’operatività degli operatori sanitari stessi, a loro volta colpiti dal contagio. L’impatto mediale dell’immagine femminile durante la pandemia è innegabile: dalla notizia della prima individuazione del virus circolante in Italia, alle fotografie dell’infermiera stremata e riversa sulla scrivania, a quelle dei visi delle operatrici segnati dalle maschere di protezione, fino all’annuncio del primo sequenziamento del virus in Italia da parte di tre ricercatrici. Anche qualche francobollo italiano ha concesso all’immagine femminile l’opportunità di citazione sulle proprie vignette. Il Ministero dello Sviluppo Economico il 28 aprile 2021 ha emesso un francobollo appartenente alla serie tematica “Il senso civico” dedicato alle Professioni Sanitarie. La vignetta raffigura le sagome di alcuni operatori sanitari tra i quali spiccano in primo piano due rappresentazioni femminili. L’emissione non intende celebrare in modo specifico l’operato femminile, ma l’iconografia mette in qualche modo in evidenza la presenza delle donne nel settore. «La dedica del francobollo alle professioni sanitarie è un atto di grande valenza e un importante e prestigioso riconoscimento per questi mesi di impegno. È grazie alla competenza scientifica e al lavoro quotidiano delle donne e degli uomini del nostro Servizio Sanitario Nazionale che stiamo fronteggiando la pandemia da Covid-19» sono le parole del Ministro della salute Roberto Speranza pubblicate sul bollettino relativo all’emissione. In occasione della Giornata internazionale della donna 2021 il Ministro aveva altresì affermato: «Una dottoressa ha individuato per prima il coronavirus in circolazione nel nostro Paese. Tre scienziate lo hanno sequenziato per la prima volta in Italia. Sono per la maggior parte donne le professioniste del nostro Servizio Sanitario Nazionale che si prendono cura di tutti noi. Oggi, e tutti i giorni dell’anno, grazie, grazie, grazie».
La vignetta del francobollo ritrae alcune figure femminili stilizzate in abbigliamento sanitario, e riproduce altresì il simbolo che identifica l’Associazione in Italia: il profilo di Igèa, dea della salute figlia di Asclepio nella mitologia greca, che tiene nella mano una coppa nella quale si abbevera il serpente, accompagnata dal motto “Matris animo curant” (curano con animo materno).
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che sebbene attualmente a livello globale le operatrici rappresentino il 70% degli operatori sanitari, le donne hanno ancora basse retribuzioni e sono tenute ai margini dei ruoli di vertice. La violenza sul personale sanitario costituisce un’ulteriore nota dolente, e le donne sono purtroppo più frequentemente vittime di aggressioni rispetto agli uomini, in particolare nelle postazioni di guardia medica e di pronto soccorso: nel tentativo di contrastare questo fenomeno, il 14 agosto 2020 il Parlamento italiano ha approvato la Legge n.113 che dispone misure di sicurezza per gli operatori sanitari nell’esercizio delle loro funzioni. Per quanto riguarda la ricerca, nonostante le donne siano altamente produttive e raccolgano risultati di eccellenza, ottengono generalmente meno visibilità rispetto agli uomini, e lavorano spesso in condizioni di precariato. Condizioni ancora insufficienti e lontane da quella parità di genere il cui raggiungimento costituisce uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 elaborata dall’ONU per lo Sviluppo Sostenibile. Maria Grazia Dosio Immagini in copertina: |