IL POSTALISTA

8 marzo 2022

La forza delle Donne è IMMORTALITÀ

Giovanna

Nadia Anjuman

Maria Grazia Calandrone 

Matris animo curant, quando la cura è donna

Maria Grazia Dosio

Bianche dame nella Grande Guerra: le infermiere volontarie 

Enrico Bettazzi

La nostra emissione 2022 è dedicata a... ILARIA CAPUA

Studio Grafico ERRE GI 

8 marzo: è vera festa per la donna?

Sergio De Benedictis

Anna Maria Enriques Agnoletti: LA SCELTA

Lorenzo Oliveri

Indice di tutti gli articoli pubblicati 2019-22

 

 
Maria Grazia Dosio
Matris animo curant, quando la cura è donna

Durante l’inverno 2021-22 abbiamo assistito per l’ennesima volta al rialzo del numero dei contagi dovuti alla pandemia da virus Covid-19. L’emergenza sanitaria ha nuovamente travolto il nostro Paese, sebbene i vaccini siano riusciti in qualche modo ad attutire l’impatto rispetto ai due anni precedenti. Le strutture sanitarie hanno affrontato l’emergenza cercando di impiegare nel miglior modo possibile i mezzi e il personale disponibile, sebbene il virus abbia spesso limitato l’operatività degli operatori sanitari stessi, a loro volta colpiti dal contagio. L’impatto mediale dell’immagine femminile durante la pandemia è innegabile: dalla notizia della prima individuazione del virus circolante in Italia, alle fotografie dell’infermiera stremata e riversa sulla scrivania, a quelle dei visi delle operatrici segnati dalle maschere di protezione, fino all’annuncio del primo sequenziamento del virus in Italia da parte di tre ricercatrici. Anche qualche francobollo italiano ha concesso all’immagine femminile l’opportunità di citazione sulle proprie vignette.

Il Ministero dello Sviluppo Economico il 28 aprile 2021 ha emesso un francobollo appartenente alla serie tematica “Il senso civico” dedicato alle Professioni Sanitarie. La vignetta raffigura le sagome di alcuni operatori sanitari tra i quali spiccano in primo piano due rappresentazioni femminili.

L’emissione non intende celebrare in modo specifico l’operato femminile, ma l’iconografia mette in qualche modo in evidenza la presenza delle donne nel settore. «La dedica del francobollo alle professioni sanitarie è un atto di grande valenza e un importante e prestigioso riconoscimento per questi mesi di impegno. È grazie alla competenza scientifica e al lavoro quotidiano delle donne e degli uomini del nostro Servizio Sanitario Nazionale che stiamo fronteggiando la pandemia da Covid-19» sono le parole del Ministro della salute Roberto Speranza pubblicate sul bollettino relativo all’emissione. In occasione della Giornata internazionale della donna 2021 il Ministro aveva altresì affermato: «Una dottoressa ha individuato per prima il coronavirus in circolazione nel nostro Paese. Tre scienziate lo hanno sequenziato per la prima volta in Italia. Sono per la maggior parte donne le professioniste del nostro Servizio Sanitario Nazionale che si prendono cura di tutti noi. Oggi, e tutti i giorni dell’anno, grazie, grazie, grazie».

Professioni Sanitarie - 28 aprile 2021


Il 3 dicembre 2021 è stato emesso un altro francobollo appartenente alla stessa serie tematica, dedicato all’Associazione Italiana Donne Medico (AIDM) nel centenario della fondazione. Fanno parte dell’AIDM le donne laureate in Medicina e Chirurgia, e in Odontoiatria. Tra gli scopi principali dell’Associazione vi è la promozione dell’approccio interdisciplinare tra le diverse aree mediche che tenga conto anche delle differenze derivanti dal genere, propone lo studio e la divulgazione delle conoscenze in medicina in tutti i settori che si occupano della salute della donna, e sostiene l’equità di genere in ambito lavorativo evitando le discriminazioni.

La vignetta del francobollo ritrae alcune figure femminili stilizzate in abbigliamento sanitario, e riproduce altresì il simbolo che identifica l’Associazione in Italia: il profilo di Igèa, dea della salute figlia di Asclepio nella mitologia greca, che tiene nella mano una coppa nella quale si abbevera il serpente, accompagnata dal motto “Matris animo curant” (curano con animo materno).

Centenario dell’Associazione Italiana Donne Medico - 3 dicembre 2021


«Sono state 20.493, pari al 53% dei volontari, le donne impegnate nell’emergenza Covid nel 2020. Altre 25.574 le cittadine italiane che hanno deciso di diventare Volontarie Temporanee durante il lockdown, il 51% delle adesioni totali. Questo rimarca soltanto una cosa, che noi di Croce Rossa ben sappiamo sin dalle origini della nostra storia, che l’umanitarismo è donna». Sono questi i dati e le considerazioni rese pubbliche l’8 marzo 2021 dalla Croce Rossa Italiana. Il Corpo delle Infermiere Volontarie CRI è nato ufficialmente quale Corpo Ausiliario delle Forze Armate nel 1908 sotto il patrocinio della Regina Elena di Savoia, sebbene la loro attività risalga al XIX secolo. Fra le attività svolte, oltre a quella socio-sanitaria e assistenziale, vi sono l’educazione sanitaria della popolazione e il sostegno alle organizzazioni di protezione civile e militare. Nel 1985 il Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini, con la legge n. 342 del 25 giugno ha concesso al Corpo l’uso della Bandiera Nazionale per gli alti meriti resi alla Nazione. Ricordiamo il francobollo celebrativo emesso il 29 gennaio 2008 nel centesimo anniversario dell’istituzione, raffigurante le Infermiere Volontarie che sfilano con la Bandiera Tricolore.

Centenario dell'istituzione del Corpo delle Infermiere Volontarie CRI - 28 gennaio 2008


La Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI) è stata citata sulla vignetta relativa all’emissione dedicata alla figura di Florence Nightingale, pioniera britannica dell’assistenza infermieristica moderna basata sul metodo scientifico e sulla statistica.

Ancora una volta un apporto femminile rilevante nel campo della scienza e della cura. Il Mise ha voluto commemorare la Nightingale il 29 ottobre 2020 nel bicentenario della sua nascita. Soprannominata “la signora con la lanterna”, per il suo consueto aggirarsi di notte tra i feriti e gli ammalati accompagnata dalla luce della sua lampada, è stata la prima donna a ricevere l’Ordine al Merito del Regno Unito, una delle più alte onorificenze conferite dalla monarchia britannica.

Bicentenario della nascita di Florence Nightingale
29 ottobre 2020


In Italia i dati al 31 dicembre 2019 del Conto annuale dell’Ispettorato generale per gli ordinamenti del personale-Ragioneria generale dello Stato, evidenziano che le donne che lavorano nel Servizio sanitario nazionale italiano con contratto a tempo indeterminato sono complessivamente quasi il 68% del personale, ma la loro presenza è tuttavia molto variabile a seconda della categoria professionale: quasi il 78% del personale infermieristico è femminile, mentre i dirigenti medici con contratto a tempo indeterminato sono in gran parte uomini.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che sebbene attualmente a livello globale le operatrici rappresentino il 70% degli operatori sanitari, le donne hanno ancora basse retribuzioni e sono tenute ai margini dei ruoli di vertice. La violenza sul personale sanitario costituisce un’ulteriore nota dolente, e le donne sono purtroppo più frequentemente vittime di aggressioni rispetto agli uomini, in particolare nelle postazioni di guardia medica e di pronto soccorso: nel tentativo di contrastare questo fenomeno, il 14 agosto 2020 il Parlamento italiano ha approvato la Legge n.113 che dispone misure di sicurezza per gli operatori sanitari nell’esercizio delle loro funzioni. Per quanto riguarda la ricerca, nonostante le donne siano altamente produttive e raccolgano risultati di eccellenza, ottengono generalmente meno visibilità rispetto agli uomini, e lavorano spesso in condizioni di precariato. Condizioni ancora insufficienti e lontane da quella parità di genere il cui raggiungimento costituisce uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 elaborata dall’ONU per lo Sviluppo Sostenibile.

Maria Grazia Dosio
mgdosio.myblog.it
16-02-2022

Immagini in copertina:
Di Vlastimil - originally posted to Flickr as Studentky, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4286701