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Enrico Bettazzi | ||||||||||||||||||||||
Bianche dame nella Grande Guerra: le infermiere volontarie |
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Ma nelle cartoline di propaganda l’iconografia le ritrae quasi esclusivamente nella loro uniforme bianca, utilizzata normalmente negli ospedali di riserva o territoriali.
Durante la guerra che vide avvicendarsi quasi cinque milioni di soldati durante i quattro anni di conflitto, furono 8420 ad essere mobilitate, di cui 1080 furono presenti al fronte. Alcune, assegnate ad ospedaletti da campo, seguirono le nostre truppe operanti in Albania e Macedonia; altre prestarono servizio su navi ospedale o treni attrezzati. Diploma di conferimento della medaglia istituita a ricordo della Grande Guerra. Sotto medaglie militari al merito della Croce Rossa; quella in argento con fascetta “campagna italo austriaca 1915-1916” per lodevole servizio al fronte. Alla fine della guerra si contarono 44 infermiere morte, di cui 9 per cause di guerra e 35 per malattie contratte in servizio; due furono ferite e 3 vennero fatte prigioniere. A testimonianza del coraggio con cui prestarono servizio rimangono le concessioni di onorificenze a loro concesse: 155 medaglie al valor militare tra argento e bronzo; 348 croci al merito di guerra. Cartolina facente parte di una serie dedicata al Cimitero Militare agli Invitti della III Armata a Redipuglia, prima della costruzione dell’attuale sacrario. Vi è rappresentata la tomba della crocerossina Margherita K. Parodi, morta di spagnola a Trieste liberata mentre prestava servizio all’ospedale di Servola in soccorso dei nostri militari rientranti dalla prigionia. Cartolina in franchigia postalizzata tramite PM Intendenza 3ª Armata, sez. A in data 26/6/1917; scritta da Livia Sarcoli, di Firenze, mentre era all’Ospedale di Tappa a Palmanova (UD). All’ospedale da campo 071 meritò la MBVM: “Durante bombardamenti nemici della località ove era impiantato l’ospedale cui era addetta, continuava serena nell’adempimento del suo compito, confortando e tranquillizzando i feriti affidati alle sue amorevoli cure con calmo coraggio e sprezzo del pericolo. Palmanova, aprile 1916”
Cartolina in franchigia postalizzata tramite PM30 in data 25/8/1917. Timbro Ospedaletto da campo 49. Scrive Amalia Boninsegni, di Firenze, tra le infermiere volontarie fin dal 1908. Prestò servizio in vari ospedali territoriali fiorentini e in un treno ospedale. Passò in zona di guerra all’ospedale di Dogna, ove si meritò una MBVM: “Durante un bombardamento nemico, sebbene l’ospedaletto fosse in serio pericolo perché colpito più volte, rifiutava di mettersi in salvo, per assistere gli ammalati e feriti che accompagnava al sicuro, percorrendo la zona del paese battuta dalle artiglierie nemiche. Dogna, 4/8/1916” Cartolina in franchigia edita dalla Croce Rossa Italiana, postalizzata tramite posta militare in data 23/12/1915 predisposta per il Natale di guerra. Scritta da Giuseppina Milazzo, di Palermo, rimasta al fronte per due anni. Per l’encomiabile servizio presso l’ospedale 057, le fu concessa la MBVM: “Addetta per lungo tempo ad un ospedale contumaciale, curando infettivi e colerosi, dimostrava alto spirito di abnegazione. Si distinse per serena calma e sprezzo di ogni pericolo anche in occasione di bombardamenti nemici, amorevolmente rinfrancando gli infermi affidati alle sue cure. Cervignano, maggio-novembre 1916” Cartolina in franchigia affrancata per 10 cent, essendo postalizzata tramite posta civile di Treviso in data 19/9/1917 senza timbri accessori militari, scritta da Laura Palmas Vigo, di Pavia, alla famiglia. Fin dai primi giorni di guerra fu all’ospedale territoriale Ghisilieri di Pavia; raggiunse poi l’ospedale da guerra n.17 in Soleschiano di Manzano. Meritò la MBVM: “Calma e serena continuava a prestare le sue cure ai feriti a lei affidati, dimostrando contegno coraggioso e sprezzante del pericolo, nonostante il bombardamento nemico della località ove trovavasi l’ospedale cui era addetta. Soleschiano, agosto 1917”. Cartolina in franchigia scritta da Ospedaletto da campo n.191 da Margherita de Bellegarde, di Firenze; meritò la MBVM: “Nella sua lunga permanenza in ospedali avanzati diede costanti prove di abnegazione ed elevato sentimento del dovere. Nonostante intensi bombardamenti nemici continuava con sereno coraggio e calma ammirevole a prestare l’opera sua pietosa confortando e rincuorando i feriti affidati alle sue amorevoli cure. Gradisca, ottobre 1917”. Cartolina in franchigia postalizzata tramite Posta Militare 1° Ufficio d’Armata in data 9/12/17, scritta da Jole Livellara presso ambulanza 3/12 del Settore Postale 88. Cartolina in franchigia postalizzata tramite PM Intendenza 3ª Armata sez. B in data 4/6/17. Scrive Lucia Garelli, di Morozzo (CN), crocerossina presso OdC n.057. Nel maggio 1915 fu chiamata all’Ospedale di Mondovì; a Natale partì per il fronte, ospedale n. 032. Fu poi destinata a fine 1916 al OdC 057 di fronte l’Hermada. Morta il 24/8/1917 a seguito di deperimento per cause di servizio. Cartolina in franchigia postalizzata tramite PM intendenza 3ª Armata in data 11/2/1917, scritta da Sandra Mengoni Ferretti, di Roma, in servizio negli ospedali dal 1915 al 1919 ininterrottamente. Prima presso l’ospedale territoriale del Quirinale in Roma, prestò servizio al OdC n.234 a S. Giorgio di Nogaro. Fu poi all’ospedaletto n. 50, che si trovava verso il Grappa. A fine guerra andò a Pola ad organizzare l’assistenza civile a quella popolazione. Cartolina in franchigia spedita da treno ospedale n. 17 e pervenuta a Firenze con apposizione timbro civile in arrivo il 5/7/1915. Scritta il 3 giugno da Berta Pozzolini, di Firenze, che ricevette la MBVM per l’esemplare servizio prestato presso l’ospedale di guerra n.11 a Cormons: “Infermiera volontaria della Croce Rossa nell’Ospedale di guerra n.11 in Cormons, compiva la sua nobile missione anche durante gli attacchi dell’artiglieria nemica alla città, infondendo col suo mirabile contegno, la calma nei ricoverati e concorrendo all’opera soccoritrice con fermezza d’animo e sereno coraggio. Cormons, agosto 1915- marzo 1916”. Cartolina edita congiuntamente dalla Croce Rossa Italiana e dalla Lega Nazionale delle Seminatrici di coraggio, disegnata da A.M.Bancherio. Enrico Bettazzi Bibliografia E. BETTAZZI, Le infermiere volontarie al fronte nella grande Guerra, in Posta militare e storia postale, rivista del AICPM, n. 116 (giugno 2010). M.PERRINI – M.L.SOLENTINO, Donne eroiche italiane decorate al valor militare 1915 -1918, Roma,
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