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STORIA
POSTALE - STAMPE GENERICHE
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Le stampe si suddividevano ufficialmente in: A) - Stampe periodiche Gli invii postali che non cadevano sotto la categoria delle stampe
periodiche, ma erano stati realizzati con mezzi meccanici di stampa,
potevano appartenere alle stampe non periodiche (generiche) ),
godendo di una tariffa ridotta meno vantaggiosa delle stampe periodiche,
ma pur sempre ridotta se spedite sottofascia o in buste aperte controllabili.
Erano esclusi dalla tariffa stampe gli scritti ottenuti con
la macchina da scrivere e il decalco (carta carbone). Le stampe come è facilmente intuibile cadevano sotto diverse
categorie in funzione del periodo temporale preso in esame, ma
in sostanza la discriminante era il mezzo di pagamento della spedizione
che poteva essere effettuato ad un costo maggiore con l'affrancatura
(in tal caso richiedeva l'annullamento dei francobolli applicati perchè
"se non francati non avevano corso") oppure se la spedizione
era in numero elevato versando una certa cifra su un conto presso la
Posta a copertura dell'invio (in modo simile alle stampe periodiche).
Perciò anche le stampe non periodiche ebbero categorie
in funzione del numero degli invii ed anch'esse poterono essere spedite
in abbonamento facendo un deposito in danaro cioè aprendo un
"conto corrente colla posta". Le stampe circolari sono state uno speciale caso di spedizione stampe, (sostanzialmente erano state create per invii di un numero limitato di destinatari per inviti a conferenze, spettacoli ecc..); erano concesse le riproduzioni a decalco o in poligrafia (ciclostile) di originali realizzati sia con macchina da scrivere sia manoscritti spediti in almeno venti copie rigorosamente uguali, inviate in un'unica volta, presentate in ufficio postale che provvedeva dopo verifica a segnalarle applicando dal lato indirizzo il timbro circolare T.S. (anch'esse dovevano essere inviate in buste aperte o in involucri facilmente controllabili). Anche gli stampati comprendenti giornali o libri non inviati dagli
editori od in piccolo numero potevano godere della tariffa stampe se
affrancati come tali e in confezioni ispezionabili (però l'occhiuta
amministrazione postale era particolarmente attenta agli invii di stampe
effettuati da privati per il timore di fogli di corrispondenza nascosti
fra le stampe).
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