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STORIA POSTALE - IL REGNO DEL SUD

 

Nel Gennaio del 1943, i "tre grandi" si riunirono a Casablanca per una conferenza, per decidere le spartizioni delle sfere di influenza territoriale postbellica e il comportamento da tenere nei confronti dei vinti dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Il 10 Luglio dello stesso anno sbarcarono in Sicilia le truppe anglo-americane che in un mese circa conquistarono l'isola. Come regola generale quando gli alleati occupavano una zona presa al nemico, sospendevano sistematicamente il servizio postale per periodi più o meno lunghi (fra l'altro vietavano tassativamente l'uso delle cartoline illustrate); la regola valeva soprattutto per i collegamenti interregionali e interprovinciali e usualmente la ripresa del servizio all'interno delle città e nel circondario era concessa con dei limiti; la corrispondenza ufficiale e quella commerciale poteva essere spedita anche in busta. Le corrispondenze famigliari potevano essere inviate solamente con cartoline postali con un massimo di 25 parole.

In Sicilia dopo lo sbarco e il controllo totale dell'isola (quindi dopo circa un mese), gli angloamericani permisero il ripristino del servizio postale nella sola città di Palermo a cominciare dal 24 Agosto 1943 ed esclusivamente per le cartoline postali entro il distretto, da affrancare con il francobollo di occupazione da 15 Cent. Altri valori postali degli anglo-americani (stampati negli U.S.A.) vennero introdotti fra la metà di Settembre e l'Ottobre successivo. Dalla città di Palermo il servizio venne poi gradualmente attivato ed esteso in altre località; la ripresa dei servizi postali dell'isola fu sostanzialmente completata il 12 Dicembre 1943.

Valori  di occupazione alleata
Valori di maggiore uso durante l'occupazione della Sicilia messi in circolazione dagli Americani. Erano stati stampati negli U.S.A in due tempi; inizialmente era stata approntata solo la parte colore con la scritta "ALLIED MILITARY POSTAGE" e con le cifre, senza specificare la moneta e la località per motivi di segretezza militare; in seguito, a sbarco avvenuto, vennero aggiunte le scritte in nero.


L'occupazione dell'isola mandò in crisi il regime fascista, il Gran Consiglio del fascismo reagì sfiduciando Mussolini come capo del governo. Il 25 Luglio, Vittorio Emanuele III° comunicò personalmente a Mussolini, che Badoglio lo avrebbe sostituito a capo del governo. Subito dopo il colloquio con il Re, Mussolini venne arrestato e trasferito in "località segreta".
Il 13 Agosto 1943 Roma venne dichiarata unilateralmente “città aperta”, (vale a dire città senza sistemi di difesa; ciononostate subì pesanti bombardamenti anglo-americani).

L’armistizio dell’8 Settembre 1943 determinò una nuova situazione;
all’alba del 9 Settembre, la famiglia reale con parte del governo Badoglio fuggì da Roma e il 10 Settembre 1943 (dopo essersi imbarcati ad Ortona) entrarono nel porto di Brindisi a bordo della nave Baionetta.
Il giorno stesso della fuga, le truppe tedesche presero possesso di Roma, e, con il noto attacco organizzato ed in forze su tutti i fronti di guerra, disarmarono le truppe italiane lasciate senza ordini. Negli stessi giorni gli angloamericani erano sbarcati in più punti nel sud della penisola incalzando i tedeschi che erano in ritirata verso il Nord su posizioni meglio difendibili.
Da quella data a Brindisi fu costituito un embrione del “Governo del Sud”; in effetti più che un governo era una rappresentanza politica dello Stato Italiano senza strutture né apparati. Praticamente erano gli anglo-americani che arrivati sul territorio ne controllavano i mezzi di comunicazione; infatti imposero la censura e limitazioni alle trasmissioni radio, alla stampa, alla corrispondenza e agli spettacoli.

A Vittorio Emanuele III° e al governo Badoglio gli anglo-americani (dopo trattative) lasciarono formalmente da amministrare civilmente solo le province di Bari, Brindisi, Taranto e Lecce (praticamente il solo tacco dello stivale). Questi territori formalmente sottratti al governo militare degli alleati (A.M.G.) restarono però sottoposti alla commissione di controllo alleata A.C.C. (Allied Commission Control).

Da un punto di vista postale, nella riorganizzazione del piccolo regno del sud dopo un inizio confuso la situazione si stabilizzò, ripresero i servizi postali con le limitazioni accennate, totalmente interrotti furono invece i servizi telegrafico e telefonico.
A Bari venne costituita la Direzione Generale delle Poste, alle cui dipendenze vennero messe le direzioni provinciali di Brindisi, Taranto e Lecce.
Il servizio postale civile restò confinato in questa zona "italiana" con gli stessi valori postali e le stesse tariffe del passato regno, ma con limitati e aleatori scambi fra le altre zone del Sud.

Napoli ebbe una situazione postale molto particolare. Dopo la rivolta popolare contro i tedeschi del 27-28-29-30 Settembre, al loro arrivo (1° Ottobre 1943) gli alleati trovarono una città distrutta, ma giudicarono il porto essenziale per lo sbarco di materiale bellico e soldati per il fronte. Ne fecero la sede dei loro comandi; la città venne sfamata e isolata dal resto della penisola per alcuni mesi ed anche la posta subì la stessa sorte; fu creato un servizio postale cittadino (dopo circa un mese) con una tariffa unificata "napoletana" per la città e dintorni, vennero creati a tal fine dei francobolli specifici sovrastampando alcuni valori dell'imperiale.

Nella città di Napoli per carenza di francobolli (quelli della R.S.I. erano stati posti fuori corso dagli anglo-americani), il primo di Ottobre vennero sovrastampati dei francobolli della serie imperiale atti ad ottenere la tariffa di 50 cent. per l'integrazione delle cartoline postali del regno ed il 15 e il 30 cent. ed un 50 cent. per le lettere, (in periodi successivi sono note affrancature con la stessa tariffa cittadina con destinazione al di fuori della zona napoletana). La città di Napoli ebbe questa particolare tariffa uniforme per l'invio sia delle cartoline postali (per i privati) con non oltre "venticinque parole", ed anche per le lettere purchè spedite aperte e solamente di carattere commerciale o dirette alle autorità.

Francobollo Governo Militare Alleato
Francobollo Governo Militare Alleato Cent. 35
Sovrastampa del G.M.A. effettuata per Napoli servivano per integrare le cartoline postali del regno da 15 e 30 Cent. a 50 Cent. Fu sovrastampato anche un francobollo da 50 Cent.

All'inizio del "44 incominciarono alcuni collegamenti postali aerei italiani fra le isole maggiori (Sardegna e Sicilia) e i territori restituiti all'amministrazione italiana. Sul continente alla stessa data operava un servizio aereo militare angloamericano che a volte trasportava anche corrispondenza civile italiana.
Dal Gennaio "44 venne approntato anche il primo francobollo italiano senza fasci, noto come la "Lupa di Bari" (perchè in quella città era situata la direzione delle poste?) stampato a Napoli dalla tipografia Richter.

Francobollo Lupa di Bari
Francobollo imperiale sovrastampato  P.M. (posta militare)
Lupa di Bari
Imperiale con P.M.

Nel Febbraio del 1944 la sede del Regio Governo venne trasferita a Salerno in concomitanza con la restituzione di altri territori all'amministrazione civile italiana; complessivamente in quella data erano state restituite all'Italia le seguenti regioni: Sicilia, Sardegna, parte della Campania e della Puglia, tutta la Calabria e la Lucania (Basilicata).

Dall’11 Febbraio anche la Direzione Generale delle Poste venne trasferita a Salerno e infine, dopo circa un mese, la direzione venne di nuovo spostata in Roma che era stata liberata il 4 Giugno 1944. Da questa data fu possibile all'amministrazione italiana prendere possesso del poligrafico e dell'O.C.V. (Officina Carte Valori) con tutto il materiale giacente. Dal 12 Giugno furono ripristinate le comunicazioni postali tra Roma ed il resto del territorio liberato.

Nella capitale si rinvennero forti scorte di francobolli dell'imperiale nei tagli più comuni e, della stessa serie, anche i valori da cent 25 e 50 sovrastampati P.M. (posta militare). Si rinvennero anche giacenze di cartoline postali "VINCEREMO" (soprattutto quelle da 15 cent. che con l'aumento di tariffa a 30 cent. erano state accantonate; mentre le altre da 30 cent, se non sovrastampate, erano state messe fuori corso dalla R.S.I. perchè recanti l'effigie del Re ). Per questo motivo dopo la liberazione di Roma e la presa in carico dei valori bollati giacenti nei magazzini del poligrafico, si poterono inviare in Sicilia nuove scorte di valori postali; fu pertanto possibile porre fuori corso i francobolli di occupazione Alleata che precedentemente erano stati i soli che avevano ancora corso per carenza di quelli italiani.

In Sardegna le vicende postali ricalcarono le stesse vicende delle altre zone del continente.
Dopo l'8 Settembre 1943 sull'isola, le relazioni fra tedeschi e italiani si inasprirono e dopo alcuni limitati scontri armati le truppe germaniche cominciarono l'evacuazione, completando il ritiro dall'isola il 21 Settembre 1943; le forze armate italiane di stanza in Sardegna unite ai nostri contingenti militari provenienti dalla Corsica controllarono da quella data tutta l'isola.

Il servizio postale civile e militare interno all'isola (benchè sotto controllo alleato e compatibilmente con lo stato di guerra) si svolse normalmente, eccettuata una interruzione totale di circa un mese (dopo il ritiro tedesco) dei collegamenti con il continente; questi furono ripresi successivamente (dal 10 Gennaio "44) in modo sporadico, solamente con il Regno del Sud perchè resi difficili dallo stato di guerra e il conseguente fermo delle comunicazioni regolari navali e aeree. I collegamenti postali erano prevalentemente effettuati con mezzi aerei militari angloamericani dedicati ai flussi postali delle corrispondenze della truppa militare ed a quella ufficiale del governo.

Con il Nord Italia (territorio della R.S.I. nemica) l'interruzione dei collegamenti dovuto allo stato di guerra fu totale. Anche le comunicazioni fra i prigionieri di guerra sardi e i famigliari rimasti sull'isola o con i parenti rimasti bloccati in altri paesi, furono interrotte per molto tempo.
Tale servizio normalmente era svolto dalla Croce Rossa Internazionale).

Nell'Aprile del "44, il Re Vittorio Emanuele III° aveva reso noto, con un proclama, la "sua" decisione (in verità obbligato dai partiti politici componenti il C.L.N.) di nominare suo luogotenente il figlio Umberto quando Roma fosse stata liberata. Il decreto reale venne firmato puntualmente il giorno seguente la liberazione di Roma, cioè il 5 Giugno dello stesso anno.

Nel frattempo il fronte di guerra si era spostato al Nord e in Ottobre si attestò sulla Linea Gotica; a quella data, con l'esclusione di una fascia di rispetto di circa 200 Km. occupata militarmente dagli alleati, tutto il resto del Centro-Sud era stato restituito all'amministrazione civile italiana. Sul fronte postale le tariffe subirono un primo raddoppio il 1° Ottobre "44 (se ne ebbero altri a breve) , subito dopo furono emessi dei francobolli della serie "imperiale" rimaneggiati e senza fasci, stampati inizialmente su carta con filigrana corona utilizzando le vecchie scorte trovate al poligrafico (altra carta fu restituita dal Vaticano, che l'aveva comprata tempo prima dallo stesso poligrafico, per sottrarla ai tedeschi). Successivamente fu usata per la stessa serie di francobolli della carta di nuova produzione senza filigrana ed in seguito con la nuova filigrana ruota alata, usata anche per la serie "Democratica" dell'Italia repubblicana.

Il più delle volte, la posta ufficiale (amministrativa e militare del "territorio del Regno") veniva raccolta e smistata dal servizio civile, ma era movimentata spesso dal servizio militare alleato (sia per carenza di mezzi civili, sia per non intralciare il movimento dei mezzi militari su strade e ferrovie spesso malridotte ed anche per proteggere le corrispondenze dai continui furti).
Venne organizzata la censura civile alleata (ACS) e si incrementarono gradualmente i collegamenti fra le varie zone del regno, mentre con l’estero i collegamenti procedevano a rilento.
Sorte migliore (esclusa la Sardegna) ebbero le corrispondenze per i dispacci della Croce Rossa (nazionale e internazionale), concernenti le corrispondenze di posta militare, dei prigionieri di guerra e degli internati.

Quando il 5 Giugno1944 il Re Vittorio Emanuele III° nominò il figlio Umberto Luogotenente del Regno, si aprì la nuova fase politica della "luogotenenza" che si concluse con l'abdicazione del vecchio re a pochi giorni dal referendum del 2 Giugno 1946. La sconfitta della monarchia provocò l'istaurazione formale della Repubblica il 13 Giugno1946 con la nomina a capo dello Stato del Presidente del Consiglio.
Umberto II° il giorno stesso partì per l’esilio; con il suo abbandono dell'Italia il Paese divenne ufficialmente una Repubblica. Umberto l'ultimo Savoia era rimasto al potere per circa un mese; fu definito per questo il "Re di Maggio".

Vedi (IL DOPOGUERRA) e il (25 APRILE)

Cliccare per ingrandire
Cartolina postale imitazione privata affrancata G.M.A.
Palermo 27 Luglio 1944 indirizzata a Roma. E' la stessa data della ripresa del servizio postale con il continente. Per la corrispondenza erano ammesse solo le cartoline postali con max 25 parole.
Notare la cartolina di fattura privata che imitava quelle del Regno (con fascio) affrancata con un valore del G.M.A.
Busta raccomandata  affrancata G.M.A. uso tardivo
28 Settembre 1944 - Caltanissetta. I valori di occupazione furono messi fuori corso il 30 Settembre 1944 . Le raccomandate nel periodo furono autorizzate solo sporadicamente e per corrispondenza speciale solo per l'interno dell'isola.
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Cartolina postale regno come supporto affrancata G.M.A.
Partanna (TP) 8 Settembre 1944 . I valori del Regno furono messi fuori corso alla fine di Agosto del "43 fino al 31Agosto 44 . La presente cartolina venne usata come semplice supporto.
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Cartolina postale regno come supporto affrancata con valori imperiali come ricevuta di ritorno
28 Aprile 1945 - cartolina "Vinceremo" per il distretto usata al sud come ricevuta di ritorno è affrancata per 2 Lire (tariffa lettere) con francobolli imperiale, con e senza fasci e sovrastampati P.M. .
Notare che reca traccia della carta gommata che l'attaccava alla raccomandata.
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Regno del Sud cartolina postale regno vinceremo tassata perchè fuori corso  1944
22 Ottobre 1944 - Fronte e retro di cartolina postale "vinceremo". Messa fuori corso nella R.S.I. il 15 Agosto "44 fu riammessa dal regno del sud il 1° Ottobre "44.
E' indirizzata a Roma; nel periodo erano ammesse solo le cartoline postali con max 25 parole; infatti nel testo il mittente la definisce "come post scriptum". Pur essendo riammessa in corso è tassata perchè la tariffa dal 1° Ottobre era diventata 60 Cent.
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Busta raccomandata affrancata con "Lupa di Bari"
24 Marzo 1944 - Lettera raccomandata, affrancata con lupa con filigrana esagoni (carta di di provenienza tedesca); è carente di affrancatura ma nel periodo, nella zona di Lecce, non c'erano tagli da 25 Cent; alcuni operatori postali risolsero con il frazionamento dei francobolli della lupa, altri sottoaffrancando .
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Regno del Sud busta raccomandata espresso affrancata in  tariffa regno  postale regno 1944
31 Luglio 1944 - Lettera raccomandata espresso , affrancata con valori della serie imperiale; dopo la liberazione di Roma si misero in circolazione alcuni valori rimasti bloccati al poligrafico compresi quelli con sovrastampa P.M. in uso per molto tempo (vedi sotto).
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Regno del Sud busta  espresso affrancata in  nuova tariffa  postale 1945
17 Aprile 1945 - Sovrastampati P.M per l'uso dei militari nei territori occupati.
Per i fatti dell'8 Settembre "43 ne rimesero forti scorte a all'OCV di Roma, furono usati nel Regno del Sud.
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Cartolina vinceremo da Cent. 15 sovrastampata con apostrofi nel Regno del Sud a Lire 1.20 nuova tariffa

1945 - Dopo l'aumento delle tariffe dell' Ottobre 1944 per adeguarsi alle nuove tariffe si sovrastamparono le cartoline "imperiali" da 15 cent. rinvenute nei magazzini del poligrafico.
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Busta affrancatura R.S.I. per il Sud  arrivata e censurata A.C.S. alleata
10 Aprile 1944 Partita da Modena per Roma quando ancora la capitale era in mano ai "repubblichini" strada facendo il fronte superò la linea Gustav (16 Maggio "44) e la missiva arrivata a Roma (dopo il Giugno "44) con il G.M.A. fu censurata dagli alleati.
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Cartolina postale in franchigia sovrastampata per elezioni costituente
1946 - Cartolina in franchigia per le forze armate con stemma Savoia Luogotenenza, sovrastampata e spedita in raccomandazione di servizio (etichetta rosa) per le elezioni della costituente.
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1947 Plico affrancatura mista Lupa e Democratica
1947 - Dopo l'aumento delle tariffe del 1° Agosto 1947 per le stampe occorrevano lire 3 ; quattro anni prima la tariffa sarebbe stata cent. 10.
Notare le due belle quartine di affrancatura mista Luogotenenza e Repubblica ; la lupa da 50 Cent. sarebbe stata messa fuori corso il 31 Dicembre 1948.
1944 Cartolina postale  25 parole di fattura privata primi invii per la Sardegna
1944 - Fronte e retro di cartolina postale (di fattura artigianale). Secondo la normativa alleata fu vergata con massimo 25 parole. Il mittente con linguaggio telegrafico annuncia di aver consegnato una lettera ad una persona che l'avrebbe portata "costà".
Dal 4-6-44 con l'entrata degli alleati in Roma la ripresa del servizio postale fu graduale, la data del 28 Giugno 1944 della presente cartolina è una delle prime date note per la posta trasportata da Roma in Sardegna ad Iglesias.
Notare il bollo annullatore meccanico con la scritta "CITTA' APERTA DI ROMA"