IL POSTALISTA I miscellanea I glossario I introduzione I un po' di storia
STORIA
POSTALE - IL REGNO DEL SUD
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Nel Gennaio del 1943, i "tre grandi" si riunirono
a Casablanca per una conferenza, per decidere le spartizioni delle
sfere di influenza territoriale postbellica e il comportamento da
tenere nei confronti dei vinti dopo la fine della seconda guerra mondiale.
In Sicilia dopo lo sbarco e il controllo totale dell'isola (quindi dopo circa un mese), gli angloamericani permisero il ripristino del servizio postale nella sola città di Palermo a cominciare dal 24 Agosto 1943 ed esclusivamente per le cartoline postali entro il distretto, da affrancare con il francobollo di occupazione da 15 Cent. Altri valori postali degli anglo-americani (stampati negli U.S.A.) vennero introdotti fra la metà di Settembre e l'Ottobre successivo. Dalla città di Palermo il servizio venne poi gradualmente attivato ed esteso in altre località; la ripresa dei servizi postali dell'isola fu sostanzialmente completata il 12 Dicembre 1943.
Larmistizio dell8 Settembre
1943 determinò una nuova situazione; A Vittorio Emanuele III° e al governo Badoglio gli anglo-americani (dopo trattative) lasciarono formalmente da amministrare civilmente solo le province di Bari, Brindisi, Taranto e Lecce (praticamente il solo tacco dello stivale). Questi territori formalmente sottratti al governo militare degli alleati (A.M.G.) restarono però sottoposti alla commissione di controllo alleata A.C.C. (Allied Commission Control). Da un punto di vista postale, nella riorganizzazione del piccolo
regno del sud dopo un inizio confuso la situazione si stabilizzò,
ripresero i servizi postali con le limitazioni accennate, totalmente
interrotti furono invece i servizi telegrafico e telefonico. Napoli ebbe una situazione postale molto particolare. Dopo
la rivolta popolare contro i tedeschi del 27-28-29-30 Settembre,
al loro arrivo (1° Ottobre 1943) gli alleati trovarono
una città distrutta, ma giudicarono il porto essenziale per
lo sbarco di materiale bellico e soldati per il fronte. Ne fecero
la sede dei loro comandi; la città venne sfamata e isolata
dal resto della penisola per alcuni mesi ed anche la posta subì
la stessa sorte; fu creato un servizio postale cittadino (dopo circa
un mese) con una tariffa unificata "napoletana" per la città
e dintorni, vennero creati a tal fine dei francobolli specifici sovrastampando
alcuni valori dell'imperiale.
All'inizio del "44 incominciarono alcuni collegamenti postali
aerei italiani fra le isole maggiori (Sardegna e Sicilia) e i territori
restituiti all'amministrazione italiana. Sul continente alla stessa
data operava un servizio aereo militare angloamericano che a volte
trasportava anche corrispondenza civile italiana.
Nel Febbraio del 1944 la sede del Regio Governo venne trasferita a Salerno in concomitanza con la restituzione di altri territori all'amministrazione civile italiana; complessivamente in quella data erano state restituite all'Italia le seguenti regioni: Sicilia, Sardegna, parte della Campania e della Puglia, tutta la Calabria e la Lucania (Basilicata). Dall11 Febbraio anche la Direzione Generale delle Poste venne trasferita a Salerno e infine, dopo circa un mese, la direzione venne di nuovo spostata in Roma che era stata liberata il 4 Giugno 1944. Da questa data fu possibile all'amministrazione italiana prendere possesso del poligrafico e dell'O.C.V. (Officina Carte Valori) con tutto il materiale giacente. Dal 12 Giugno furono ripristinate le comunicazioni postali tra Roma ed il resto del territorio liberato. Nella capitale si rinvennero forti scorte di francobolli dell'imperiale nei tagli più comuni e, della stessa serie, anche i valori da cent 25 e 50 sovrastampati P.M. (posta militare). Si rinvennero anche giacenze di cartoline postali "VINCEREMO" (soprattutto quelle da 15 cent. che con l'aumento di tariffa a 30 cent. erano state accantonate; mentre le altre da 30 cent, se non sovrastampate, erano state messe fuori corso dalla R.S.I. perchè recanti l'effigie del Re ). Per questo motivo dopo la liberazione di Roma e la presa in carico dei valori bollati giacenti nei magazzini del poligrafico, si poterono inviare in Sicilia nuove scorte di valori postali; fu pertanto possibile porre fuori corso i francobolli di occupazione Alleata che precedentemente erano stati i soli che avevano ancora corso per carenza di quelli italiani. In Sardegna le vicende postali ricalcarono le stesse vicende
delle altre zone del continente. Con il Nord Italia (territorio della R.S.I. nemica) l'interruzione
dei collegamenti dovuto allo stato di guerra fu totale. Anche le comunicazioni
fra i prigionieri di guerra sardi e i famigliari rimasti sull'isola
o con i parenti rimasti bloccati in altri paesi, furono interrotte
per molto tempo. Nell'Aprile del "44, il Re Vittorio Emanuele III° aveva reso noto, con un proclama, la "sua" decisione (in verità obbligato dai partiti politici componenti il C.L.N.) di nominare suo luogotenente il figlio Umberto quando Roma fosse stata liberata. Il decreto reale venne firmato puntualmente il giorno seguente la liberazione di Roma, cioè il 5 Giugno dello stesso anno. Nel frattempo il fronte di guerra si era spostato al Nord e in Ottobre si attestò sulla Linea Gotica; a quella data, con l'esclusione di una fascia di rispetto di circa 200 Km. occupata militarmente dagli alleati, tutto il resto del Centro-Sud era stato restituito all'amministrazione civile italiana. Sul fronte postale le tariffe subirono un primo raddoppio il 1° Ottobre "44 (se ne ebbero altri a breve) , subito dopo furono emessi dei francobolli della serie "imperiale" rimaneggiati e senza fasci, stampati inizialmente su carta con filigrana corona utilizzando le vecchie scorte trovate al poligrafico (altra carta fu restituita dal Vaticano, che l'aveva comprata tempo prima dallo stesso poligrafico, per sottrarla ai tedeschi). Successivamente fu usata per la stessa serie di francobolli della carta di nuova produzione senza filigrana ed in seguito con la nuova filigrana ruota alata, usata anche per la serie "Democratica" dell'Italia repubblicana. Il più delle volte, la posta ufficiale (amministrativa
e militare del "territorio del Regno") veniva raccolta
e smistata dal servizio civile, ma era movimentata spesso dal servizio
militare alleato (sia per carenza di mezzi civili, sia per non intralciare
il movimento dei mezzi militari su strade e ferrovie spesso malridotte
ed anche per proteggere le corrispondenze dai continui furti). Quando il 5 Giugno1944 il Re Vittorio Emanuele III° nominò
il figlio Umberto Luogotenente del Regno, si aprì la
nuova fase politica della "luogotenenza" che si concluse
con l'abdicazione del vecchio re a pochi giorni dal referendum del
2 Giugno 1946. La sconfitta della monarchia provocò
l'istaurazione formale della Repubblica il 13 Giugno1946 con
la nomina a capo dello Stato del Presidente del Consiglio. Vedi (IL DOPOGUERRA) e il (25 APRILE) |
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