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100 ANNI DALL'AVVIO DEL TOTALITARISMO IN ITALIA
Atti del Convegno Romano AFI del 29-30 ottobre 2022

Associazione Filatelica Numismatica Italiana "A. Diena", stampato in proprio, pp. 120 a colori, formato 17x24, ottobre 2022. (Gratuito ai soci)

PRESENTAZIONE DI Angelo Piermattei

Dal 2015 l'Associazione Filatelica Numismatica Italiana (AFI) "A. Diena" realizza incontri culturali per la diffusione della filatelia e della numismatica. Ogni anno l'AFI presenta il CONVEGNO ROMANO AFI, sviluppato in due giornate: un sabato pomeriggio per la presentazione di relazioni su un tema storico di rilevanza nazionale e la domenica successiva per l'incontro tra collezionisti ed espositori, compresi gli uffici mobili postali di Italia, Vaticano e quest'anno anche dell'Ordine di Malta.

Quest'anno si è voluto selezionare un tema molto sentito nel nostro paese in quanto la nostra Costituzione e lo stesso Regime Repubblicano sono il risultato del rifiuto del totalitarismo in Italia. Il tema di quest'anno è appunto:

100 ANNI DALL'AVVIO DEL TOTALITARISMO IN ITALIA

Un evento che caratterizzò quel periodo dal 1918 al 1924 che vide nel nostro paese forti mutamenti culturali e politici. Gli interventi del Convegno hanno l'obiettivo di presentare: - una introduzione storica; - il ruolo dell'esperienza fiumana; - il mutamento grafico nella filatelia; - l'iconografia della lira italiana durante il Regno di Vittorio Emanuele III; - i mutamenti architettonici a Roma. Una mostra fotografica è stata realizzata per ricordare quel periodo 1918-1924 utilizzando documenti postali e numismatici.

La causa della nascita dei Totalitarismi fu la Prima Guerra Mondiale. A partire dal 1917, in Europa assistiamo alla nascita di tre Totalitarismi: in Russia, in Italia e in Germania; fenomeni determinati da situazioni storiche ed economiche diverse, ma che tutte si possono ricondurre all'impotenza dei sistemi liberali in quei paesi. Il completamento dell'unità nazionale con la guerra del 1915-18, con l'acquisizione delle cosiddette "terre irredente" e di territori in Istria e Dalmazia, di fatto ebbe un bilancio disastroso: 680000 caduti e 950000 feriti. Si deve inoltre aggiungere una pesante crisi economica a causa dello sforzo bellico.

Gli esiti della Conferenza della pace di Parigi, dove l'Italia non ebbe ciò che attendeva, causarono forti scontenti popolari tanto da ritenere che si dovesse parlare di una "vittoria mutilata". Pur condividendo l'enfasi politica di Gabriele D'Annunzio, per l'occupazione di Fiume e gli spunti programmatici del poeta, Mussolini si atteggiò a tutore dei sani valori borghesi e attinse dalla gloriosa storia dell'Impero Romano il modello da ricreare per forgiare un nuovo popolo guerriero. Nello stesso tempo comprese l'importanza dell'appoggio politico dei grandi industriali, preoccupati dalla mancanza di protezione del governo liberale
e dello Stato, ma soprattutto dell'appoggio del Re Vittorio Emanuele III, ormai deluso dai suoi Capi di Governo e dal ruolo marginale che rivestiva l'Italia come potenza a livello internazionale.

La Marcia su Roma, il 28 ottobre del 1922, fu un atto di forza, organizzato e pianificato a tavolino per ottenere il potere. Iniziava l'era fascista, suggellata dalle votazioni del 1924 che prevedevano, in base alla legge Acerbo, il premio di maggioranza al partito che avesse vinto le elezioni con almeno il 23% dei voti. Il Listone Nazionale costituito da fascisti e pochi tra liberali, nazionalisti, ex popolari, stravinse con un consenso del 65% dei voti.
Vorrei concludere ricordando che ciò che ha accomunato tutte le forme di totalitarismo è stata la cosiddetta fabbrica del consenso, cioè quella presenza quotidiana di una propaganda del culto della personalità di un "Capo". I mezzi per entrare in tutte le case sono stati tanti, pensiamo ai mezzi di comunicazione di massa come la lettera, la cartolina e la moneta metallica o cartacea.

In questo incontro sarà possibile scoprire le soluzioni, pensate e adottate da solerti dirigenti di partito, per realizzare quei documenti postali e monetali che contribuirono in modo capillare al progressivo avvio di quel processo che vedrà crescere il consenso popolare intorno a un regime totalitario.


 

Per la tutela della raccolta, collezione e studio delle carte postali ex pubbliche

Supplemento al "Bollettino Prefilatelico e Storico Postale" n. 218, ottobre 2022)
Editrice Elzeviro - Padova, pagg. 62 a colori, formato 17x24, ottobre 2022. (Gratuito ai soci)

PREFAZIONE

Questo Quaderno intende essere una sorta di manuale pratico che sintetizza e mostra i vari documenti che hanno posto le basi per la realizzazione del Convegno di Roma e dimostra che

1. I documenti postali intestati o indirizzati a Pubbliche Amministrazioni che sono attualmente nel mercato collezionistico, come indicato dall'elenco contenuto negli Atti, provengono nella totalità dallo spoglio di archivi, come ordinato per legge.

2. Lo scarto non è mai avvenuto con un elenco dettagliato in quanto si è trattato di uno scarto massivo di tonnellate di carta, ovvero miliardi di documenti. Non è quindi stato come le Sovrintendenze pretenderebbero. Cade quindi il presupposto che solo la presenza del documento negli elenchi di scarto (tra l'altro inesistenti, perché mai fatti) avrebbe consentito di dimostrarne il legittimo possesso, altrimenti sarebbe stato da considerare un bene demaniale.

3. Sono milioni i documenti che i collezionisti si scambiamo e/o acquistano, attraverso i mercatini e negli ultimi anni anche tramite le aste online e sono altri milioni quelli legittimamente posseduti e presenti nelle loro collezioni.

4. Nel recente passato, Sopraintendenti e Archivisti, con segnalazioni alla Magistratura, hanno dato avvio a indagini dei Carabinieri, che sono spesso sfociate in procedimenti giudiziari a carico di ignari, innocenti collezionisti di "Cartapostale" che sono stati trattati alla stregua di ricettatori di opere d'arte o di reperti archeologici.

5. Le indagini, nei procedimenti che si son potuti seguire direttamente, hanno impegnato funzionari e polizia giudiziaria per mesi, anche per anni, con gravi costi per lo Stato. E tutti i procedimenti giudiziari si sono conclusi con I' ASSOLUZIONE e la restituzione (spesso incredibilmente solo parziale) del materiale. Purtroppo per i malcapitati questi processi hanno rappresentato anni di grandi timori, travagli, enormi preoccupazioni, alti costi ed in alcuni casi perfino di gravi danni alla salute (paragonabili al caso Tortora). Occorrerebbe capire che fare una segnalazione alla Magistratura per una "CartaPostale" mette in moto un meccanismo infernale che "tritura" il povero collezionista incolpevole. Questo dovrebbe far riflettere il Sopraintendente nella sua responsabilità morale come Dirigente/Funzionario del Ministero dei Beni Culturali ed indurlo ad operare secondo il principio di Scienza e Coscienza.

7. La lezione che si dovrebbe trarre è che la "CartaPostale" dovrebbe essere trattata diversamente da un'Opera d'Arte o da un Reperto archeologico, proprio per i punti precedentemente indicati.

8. Il Convegno di Roma al Senato del gennaio 2022 e la distribuzione gratuita e capillare degli Atti, sono stati da parte delle Associazioni Collezionistiche, un modo per cercare di far comprendere alle Sovrintendenze lo spirito di collaborazione che anima i collezionisti. Si intende suggerire di evitare di impegnare risorse dello Stato e tempo di Funzionari (e Demanio), Polizia giudiziaria e Magistrati su questo tema, ovvero di evitare di far perdere tempo a tutti sulla "Carta Postale".

9. La collaborazione dei collezionisti si estende al rendersi disponibili a trattare questo tema in via amministrativa con le Sovrintendenze, prima ancora di essere coinvolti in procedure giudiziarie.

1O. Cosa diversa sarebbe quando esiste una precisa, antecedente denuncia di furto di un documento, per il quale si debba procedere per via giudiziaria! La presenza di un bollo, di un indirizzo o di un mittente della Pubblica Amministrazione non sono di per sé un elemento di prova di sottrazione da un archivio pubblico; le sentenze tutte risoltesi con assoluzioni dovrebbero farlo comprendere.

11. Infine è opportuno anche segnalare che due Consiglieri di Stato supportati dal Presidente del TAR del Lazio stanno elaborando una proposta di Convenzione rivolta al Ministero della Cultura per la salvaguardia di questo settore collezionistico e per continuare a concorrere tra Pubblico e Privato nella Tutela del Patrimonio Culturale Storico Postale senza dover percorrere vie giudiziarie.

Un momento di riflessione prima di avviare ulteriori segnalazioni dovrebbe essere preso in considerazione, soprattutto dopo aver letto gli Atti del Convegno.

 

ROMOLO MEZZADRI Memorie di un vecchio commerciante di francobolli a cura e con un saggio introduttivo di Francesco GIULIANI

Accademia Italiana di Filatelia e Storia Postale, Felice Miranda Editore, San Severo, 2022

In copertina: pagina dall’Album Filatelico Hoepli, 1894

Solo on-line, in versione PDF che puoi scaricare da qui >>>

 

 

 

AEROFILATELIA - CROCIERE ATLANTICHE BALBO / RIFLESSIONI E TABELLE di Francesco Giaccardi

Stampato in proprio, pagg. 161 a colori, formato A4, 2022. In “offerta lancio” a € 35,00 anziché € 39,50 + spese postali. Le richieste vanno inviate a fgiaccardi@yahoo.fr

PRESENTAZIONE

Chi si avvede dell’uscita di un nuovo libro su un argomento di proprio interesse si chiede che cosa possa aggiungere a quanto già sa.

La domanda è ancor più lecita su un argomento quale le trasvolate degli anni ‘30 guidate da Italo Balbo: l’aspetto storico e i risvolti politici di queste imprese aviatorie sono stati esaminati con attenzione già da tempo mentre l’aspetto collezionistico è stato anche esaltato da album creati ad hoc.

Che cosa restava da dire?

Restava da riordinare le informazioni su quanto avvenne dietro le quinte come gli aspetti economici dell’emissione di costosi francobolli nati dal tentativo di far ripianare dai collezionisti le ingentissime spese delle imprese, analisi che l’autore fa in modo preciso con numeri impietosi.

Accanto a questo egli ci propone altre interessanti considerazioni - che spesso sono sue ipotesi ma sempre legate a dati oggettivi - quali quelle prospettate sulla abbondanza o la scarsità di buste spedite da una determinata città che valgono un’attenta riflessione da parte del lettore.

A noi resta la gratitudine a chi ha voluto parlarci di francobolli bellissimi, spesso valori chiave per il completamento della raccolta dei valori del Regno d’Italia, pur se nati con meri intenti speculativi e di buste altrettanto attraenti ma non di rado create ad hoc dagli stessi protagonisti del volo o da intraprendenti commercianti.

Roberto Gallo
Presidente Unione Filatelica Subalpina


 

ROSSIGLIONE 2022 - 40° AICAM - Esposizione Tematica - 3-4 settembre 2022
organizzata dall'AICAM con la partecipazione di CIFT e UICOS

Stampato in proprio, Pubblicazione AICAM n. 414 - Supplemento n. 104 di Aicam News - 17 x 24, pagg. 152 a colori, 2022
Riservata ai soci AICAM che possono richiederlo a info@aicam.org

SALUTO DEL PRESIDENTE DELL'AICAM

Questo Numero Unico esce in occasione della manifestazione "Rossiglione 2022", ultima in ordine cronologico, non certo per importanza, fra quelle organizzate per ricordare il nostro quarantesimo anniversario, nel nome del nostro "padre fondatore" Nino Barberis.
Questa volta non siamo soli, ma in buona compagnia: con noi ci sono, infatti, gli amici del CIFT, Centro Italiano di Filatelia Tematica e dell'UICOS, Unione Italiana Collezionisti Olimpico Sportivi, che hanno voluto partecipare ai festeggiamenti di questa nostra significativa ricorrenza.
Insieme, nella ex Ferriera di Rossiglione, che il Comune ci ha messo gentilmente a disposizione, esponiamo trentasei collezioni tematiche (tradizionali, "open" e meccanofile) per un totale 1584 fogli; questa pubblicazione raccoglie i quattro più rappresentativi per ciascuna di esse. Per questo abbiamo il dovere e il piacere di ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile l'evento. In primis la Dottoressa Katia Piccardo, Sindaco di questo Comune della Valle Stura, nell'entroterra genovese, che ha creduto nella nostra iniziativa ed ha messo a disposizione lo spazio espositivo; quindi il signor Marino Pizzorni, Presidente del Gruppo Operatori Economici Rossiglione 2000, che si è fatto carico dei fondamentali aspetti logistico­ organizzativi e Francesco Bocciardo, atleta plurimedagliato alle Olimpiadi e ai Campionati del Mondo di nuoto paralimpico, che sarà con noi con la sua carica di entusiasmo, e quale portatore di un messaggio sociale di altissimo valore.
Poi, certamente, gli amici Paolo Guglielminetti, Presidente del CIFT, e Pierangelo Brivio, Presidente dell'UICOS, e le Associazioni Nazionali e i Circoli Filatelici presenti, che, con la loro partecipazione, hanno costituito un "valore aggiunto" per la manifestazione: a tutti un caloroso ringraziamento, che va esteso al mondo associativo rossiglionese, che ci ha aiutati nel risolvere i tanti, piccoli, ma importanti, problemi che l'organizzazione di questo evento ha comportato.
Infine un grazie particolare vogliamo porgerlo anche ai visitatori, augurando loro che si possano divertire con le nostre collezioni, quanto noi ci siamo divertiti nel predisporle e confezionarle.

Paolo Padova
         Presidente Associazione Italiana Collezionisi Affrancature Meccaniche

 

QUANDO SI FECE DI OGNI ERBA UN FASCIO di Lorenzo Oliveri

Stampato in proprio, pagg. 140, 2022 - € 10,00 + € 2,00 spese postali (piego libri), da richiedere a Lorenzo Oliveri vegnina@virgilio.it

PREMESSA

In considerazione del fatto che la collezione preparata in occasione del centenario della "Marcia su Roma" contiene un cospicuo numero di fogli e che quindi, in alcune occasioni, dovrà necessariamente essere presentata in forma ridotta, ho ritenuto opportuno farne anche una pubblicazione affinché sia comunque possibile averne una visione completa.

Questo mi ha consentito di aggiungere in appendice alcune "storie" poco conosciute o del tutto ignote, in alcuni casi riguardanti la mia famiglia: si tratta indubbiamente di fatti "minori", ma a mio avviso comunque utili a dare una visione meno asettica del clima del Ventennio. Sottolineo inoltre che, trattandosi di una collezione basata sulle affrancature meccaniche, qualche aspetto di tale periodo può risultare trattato marginalmente o essere addirittura assente, sia per il fatto che le "rosse" vengono introdotte in Italia cinque anni dopo la presa di potere del Fascismo, sia perché in alcuni casi, per determinati argomenti, non esistono affatto o perché per alcuni Enti, che pur si erano dotati di macchina affrancatrice (secondo quanto risulta dagli elenchi ministeriali), le relative impronte sono ad oggi ancora sconosciute.

Questa particolare carenza di documentazione è dovuta al fatto che la filatelia ufficiale (e commerciale) ha misconosciuto per un lungo periodo l'importanza delle affrancature meccaniche come elemento significativo nell'ampio panorama della Storia Postale Italiana; essa ha tuttavia privilegiato materiale confezionato appositamente per i filatelici, il quale, però, risulta totalmente privo dei requisiti di originalità e genuinità "postale" intrinsechi invece nelle "rosse". In questo clima di "boicottaggio", assume pertanto un notevole valore l'impegno di quei pochi collezionisti che si sono dedicati con grande passione a raccogliere e studiare le affrancature meccaniche, a cominciare da Nino Barberis, vero maestro del settore e fondatore dell'Associazione Italiana Collezionisti Affrancature Meccaniche.

La sistematica "dimenticanza" di questi documenti postali ne ha determinato un'enorme dispersione e pertanto il poco materiale rimasto sovente non corrisponde ai canoni filatelici di "alta qualità" presenti in altre tipologie di collezioni: me ne scuso, ma questo è il meglio di quanto sono riuscito a reperire.
Il materiale raccolto in diversi anni di ricerche era molto vasto, così come gli argomenti che potevano essere affrontati: ho dovuto fare delle scelte, non sempre facili, ma ribadisco che si tratta di una collezione filatelica e non di un trattato sul Fascismo.
Ho cercato, pur con tutti i miei limiti, di essere il più documentato e obiettivo possibile, affidandomi, soprattutto, ai testi citati in bibliografia.

 

LIBIA / STORIA, POSTA, FILATELIA - volume 1, di Bruno Crevato-Selvaggi, Piero Macrelli

Pubblicazione AICPM, pp. 214 a colori, 21 x 30, La Pieve Poligrafica, aprile 2022
Omaggio per i soci in regola con il versamento della quota sociale per il 2022 - Quota nuova iscrizione € 50, aderisci attraverso: https://www.aicpm.net/

PRESENTAZIONE

La Libia italiana è stata oggetto della nostra attenzione di ricercatori, storici postali e filatelisti da molti anni. Prima di noi, molti studiosi e collezionisti se ne sono occupati: dai filatelisti che hanno vissuto in colonia o nella regia Tripoli postbellica a eminenti esponenti del mondo filatelico nazionale. In più, la Libia e le sue comunicazioni, oppure aspetti legati al mondo della posta, sono stati oggetto di studio da parte di storici di diversa estrazione e interessi più legati ad aspetti sociali e politici.

Oggi, con questo lavoro - che per ambedue chiude un percorso umano e di ricerca veramente ampio - è nostro intendimento sistematizzare le conoscenze, proporle in maniera moderna e realizzare un'opera che intende proporsi come un lavoro definitivo, almeno per molti anni, salvo naturalmente minuzie o specifici affinamenti: ma riteniamo che il quadro che proponiamo sia ben definito in tutte le sue grandi linee e i suoi aspetti interpretativi. Questo volume ricalca l'ormai tradizionale impostazione dei nostri volumi: largo uso delle fonti; rilettura critica di ogni affermazione precedente; uso contemporaneo e integrato di storia, storia della posta e filatelia; narrazione esaustiva ma snella e non pedante; accuratezza iconografica; ampio apparato critico.

Continua anche l'organizzazione del volume: testo storico, seguito dal catalogo degli uffici, con i loro bolli ed esempi d'uso. Non mancherà, al termine, il volumetto catalogo con il riepilogo e le valutazioni dei bolli censiti. Anche l'impostazione grafica ricalca la tradizione, per ovvie ragioni d'uniformità della collana: carattere, titoli, colori, grande qualità delle riproduzioni sono gli elementi che concorrono all'eccellenza della pubblicazione.

Ma naturalmente vi sono anche novita, e la principale è l'ampiezza del contesto: non consideriamo un tema limitato nel tempo, ma una vasta regione mediterranea, che ha avuto diversi regimi politici (e quindi postali) e noi li affrontiamo tutti, dall'inizio sino a quasi la contemporaneità. Un ampio sguardo di sintesi che affonda le radici nell'antichità classica e arriva sino agli ultimi, difficili, anni della Libia d'oggi. Naturalmente per fare tutto ciò ci vorranno più volumi, di cui questo è il primo, arrivando alla vigilia della guerra italo-turca che permise all'Italia di acquisire la regione. Il prossimo - che non tarderà a lungo, ma non vogliamo fare promesse che poi potrebbero essere disattese - tratterà di quella guerra e dei primi anni della nuova organizzazione italiana.

L'apparato critico (bibliografia e indici) sarà collocato al termine dell'ultimo volume.

È questo uno dei fascini della Libia: una regione mediterranea con altri paesaggi, diverse etnie, un'altra religione, la cui storia si è così spesso intessuta con quella d'Italia: e in particolare nel periodo coloniale. Studi da "dentro", quindi, e studi da "fuori". Normalità ed alterità, aria di casa ed esotismo sono così parte della grande attrazione della Libia, dove generazioni di nostri compatrioti hanno vissuto e lavorato, contribuendo alla crescita e allo sviluppo di questa bellissima regione mediterranea. Le sabbie e i cieli della Libia, le città greche e romane, Tripoli barbaresca sino all'oggi, sono lo sfondo di questo racconto che interseca la posta e la filatelia di una regione che allora ed oggi, molto più di tante altre, è così legata con l'Italia.

gli autori

Rimini- Venezia, marzo 2022

 

QUARANTA anni di vita dell'Aicam / Palazzolo sull'Oglio 4 e 5 giugno 2022

Pubblicazione AICAM n. 412, pp. 150 a colori, 17 x 24, stampato in proprio, maggio 2022
Riservata ai soci AICAM che possono richiedere a info@aicam.org

PREMESSA

Il "nostro" Nino, nella vita dell'AICAM, aveva fatto due pubblicazioni che ripercorrevano i primi 25 anni della nostra associazione: la n. 240 "I miei primi vent'anni con l'AICAM" e la n. 318 "Altri cinque anni con l'AICAM (e fanno venticinque) 2001 - 2005". Un totale di 338 pagine.

Sono passati altri quindici anni e non potevano fare a meno di tentare una modesta prosecuzione di quel progetto. E sotto i vostri occhi c'è quanto siamo riusciti a fare. Diciamo modesta per due ragioni. La seconda non la diciamo nemmeno, ma la prima è la più importante e pesante: non siamo Nino! Quindi cercheremo di percorrere e raccontarvi questi ultimi quindici anni, nel miglior modo possibile, ma non aspettatevi la sua prosa e la sua dettagliatissima memoria dei fatti. Accontentatevi.
Ebbene, diciamo ancora che ripartiamo dal 2006, perché negli "altri cinque anni" si parla del 2006 ma solo per la manifestazione di Sasso Marconi, in marzo, e solo in parte della "2"Expomec12".

Intitolando "QUARANTA"sappiamo già che c'è chi troverà da ridire: cosa quaranta, congressi o anni dell'AICAM. Oggi possiamo dire: tutti e due. Il primo congresso fu a Velate nel 1982 alla costituzione dell'AICAM. Era il primo congresso ma non ancora il primo anno di vita. Oggi avendo, non volutamente, saltato un anno, possiamo dire "quarantesimo congresso" e "quarant'anni di vita".
E questo "quaranta", che per noi rappresenta un traguardo gioioso, fa però anche venire in mente le "quarantene" che abbiamo dovuto affrontare negli ultimi due anni contrassegnati dal Covid19. Periodo che ha rallentato ma non fermato la nostra attività durante il quale non abbiamo potuto mantenere i contatti continuando la pubblicazione del nostro trimestrale AICAM NEWS.

In questa pubblicazione troverete un riassunto di quanto abbiamo potuto fare in questi ultimi quindici anni, e abbiamo privilegiato le fotografie dove molti di voi potranno ritrovarsi e ricordare dei momenti certamente felici e allegri.
Vi accorgerete che il "font" non è sempre lo stesso. Ciò è dovuto al fatto che sono state riportate anche pagine intere delle fotografie inserite da Nino e queste hanno scritte che appartengono alla macchina da scrivere storica di Nino, un sistema IBM con testina scrivente quindi intercambiabile sia come "font" che come corpo. Siate comprensivi, per cambiare significava ulteriormente rivoluzionare tutto.
Certamente molte cose sono rimaste nelle intenzioni come inserimento, ma se qualcuno trova che qualcosa manca, possiamo solo suggerire di ripercorrere i numeri di AICAM NEWSper ritrovare tutto.
Possiamo solo augurarci che qualcuno dopo di noi sia in grado, ripercorrendo la storia, di fare una futura pubblicazione, chiamandola, con legittimo orgoglio "CINQUANTA".

 

ENCICLOPEDIA DEI CASTELLI D'ITALIA / La storia dei Castelli vol. 0 di Ketty Borgogno, Nicola Luciano Cipriani, Stefano Proserpio

ENCICLOPEDIA DEI CASTELLI D'ITALIA / La Serie vol. 1 di Ketty Borgogno, Nicola Luciano Cipriani, Stefano Proserpio

Vol. 0 zero "La storia dei Castelli" formato A4, 108 pagine a colori, copertina rigida cartonata. Volume omaggio a chi acquista il n. 1
Vol. 1 "La Serie" formato A4, 232 pagine a colori, copertina rigida cartonata, stampato in proprio, luglio 2022. Prezzo 40 euro + spedizione raccomandata 7,00 euro per l'Italia 30,00 euro per Zona 1.

I Volumi verranno presentati a Torino il 17 Settembre al congresso USFI.
Le richieste vanno inoltrate a enciclopediacastelli@gmail.com

Introduzione

L’ “ENCICLOPEDIA DEI CASTELLI D’ITALIA” DENTELLATI
di Ketty Borgogno, Nicola Luciano Cipriani e Stefano Proserpio

A poco più di quaranta anni da quel 1980 in cui ebbe luogo l’emissione della serie ordinaria dedicata ai Castelli d’Italia hanno visto la luce i primi due volumi di una nuova opera loro dedicata. Gli autori della “Enciclopedia dei Castelli d’Italia” hanno deciso di cimentarsi nell’ardua impresa di fornire al mondo filatelico un contributo che negli intenti vuole mirare ad essere completo, organicamente strutturato e di stampo enciclopedico, come si evince anche dai temi dei primi due volumi appena usciti: il Volume 0, dal titolo “La Storia dei Castelli” presenta per sommi capi storia, vicende e caratteristiche dei soggetti rappresentati su francobolli e sulle impronte valori della serie Castelli, a prescindere dagli aspetti filatelici; il Volume 1, dal titolo “La Serie” introduce il lettore nel mondo di questi francobolli e interi postali, costituendo una sorta di horse-d’oeuvre, di antipasto, di invito a gustare quanto oggetto di tutta l’opera, presentando in maniera semplice, accattivante e con un ricco apparato iconografico la serie in questione. Scorrendone l’indice, gli argomenti trattati sono l’articolarsi della serie, gli incisori, bozzetti e prove, i soggetti, decreti e bollettini ministeriali, cartoline maximum, FDC, annulli primo giorno e di manifestazioni, foglietti erinnofili, cartoncini e libretti e, da ultimo, un ricco capitolo dedicato a stranezze e curiosità varie, che contiene tra l’altro un inaspettato paragrafo dedicato all’intrecciarsi dei Castelli a due vicende di cronaca nera che scossero l’Italia intera.

Gli Autori hanno pensato di suddividere l’opera in volumi, che permetteranno a chi non fosse interessato a tutti gli aspetti collezionistici e di studio della serie di acquisire solo quelli di proprio gusto. Questa scelta consente anche di poterla sviluppare nel tempo con l’uscita progressiva di volumi dalle dimensioni e dai costi contenuti, integrabili con ulteriori approfondimenti legati all’evoluzione delle conoscenze e a nuove scoperte.

I successivi volumi dell’opera esamineranno la serie Castelli sotto gli aspetti più vari: produzione (macchine e tecniche di stampa e dentellatura; tipi di carta, gomma, filigrana; inchiostri, colori e fluorescenza) e distribuzione della serie (emissioni in fogli e in bobine, distributori automatici); specializzazioni e varietà, tirature e ristampe; falsi e loro uso postale; storia postale dei francobolli e degli interi postali; perfin. Gli argomenti saranno trattati per tematiche omogenee, ciascuna delle quali sviluppata in uno o più volumi; l’opera è concepita in continuo sviluppo ed eventuali ulteriori spunti e segnalazioni saranno sempre graditi.

Poche opere avevano trattato prima questa serie: il pioniere fu Giovanni Riggi di Numana che ha seguito la sua evoluzione attraverso i suoi dattiloscritti e immagini in bianco e nero che erano la fase iniziale del notiziario del CIFO. Da non dimenticare la breve antologia di varietà di Nanni Martina e l'opera di base di Danilo Bogoni. Per vedere quello che può essere chiamato “libro”, bisogna arrivare alla pubblicazione sulle gamme cromatiche di Ketty Borgogno. Molti articoli sono stati pubblicati nel frattempo, ma chiaramente tutti improntati e limitati ad un singolo francobollo. In questi ultimi anni si è sentita realmente la necessità di maggiori informazioni intorno a questa che per molti è una serie entusiasmante e sino ad oggi troppo trascurata.

Auspicio degli Autori è quello di rendere felice chi già si occupa di Castelli e, ancor più, creare una nuova generazione di cultori di questa serie e delle sue infinite sfaccettature.


 

KUTRUFIÀNA UFFICIO POSTALE, CASERMA, MUNICIPIO E DINTORNI di Gianni VITALE

29,5 x 21, pp. 136 a colori, stampato in proprio, luglio 2022.
Questa pubblicazione non ha scopo di lucro, non è posta in vendita, ma verrà inviata gratuitamente a tutti coloro che, volontariamente, avranno versato un contributo a sostegno della CARITAS di Cutrofiano. La donazione dovrà essere effettuata tramite bonifico bancario a favore di Caritas Parrocchia San Giuseppe - Via Siracusa, 1 - 73020 Cutrofiano (Le) - IBAN IT06K0306967684510749158451, e successivamente inviata copia del bonifico a dr.giannivitale@gmail.com

Introduzioni

Da vero appassionato il dottor Giovanni Vitale (Gianni) torna a tessere la trama dei ricordi, degli affetti, come i tasselli di un mosaico che diventano patrimonio e storia comune.

Le microstorie, filone cui il pregevole lavoro può ascriversi, rappresentano per le comunità locali un momento identitario, uno spazio di riflessione collettivo che permette di definire, anche attraverso i personaggi che ne hanno segnato il tempo, il cambiamento, lento, continuo, inarrestabile.

Nel continuo fruire e mutare della storia essenziale diventa il lavoro di Gianni, una bussola, una guida per la comunità, concepito per essere messo in rete e letto insieme agli altri contributi di storia locale.

Gianni fissa i suoi ricordi nei luoghi simbolo della comunità, come il Municipio, l'Ufficio postale, la Caserma dei Carabinieri. Ricostruisce la successione dei sindaci, a partire dall'Ottocento quando il Comune comprendeva anche la frazione di Collepasso.

Scandisce poi il fluire del tempo attraverso la successione di cartoline illustrate che testimoniano le trasformazioni del paese nel corso del tempo.

È difficile poi non rimanere coinvolti dalle vicende dei prigionieri della seconda guerra mondiale, e dal moderno dramma della Xylella fastidiosa che sembra richiamare i danni dalla peronospora e soprattutto dalla fillossera che, nella seconda metà dell'Ottocento, distrusse i vigneti e l'intera viticoltura europea dovette essere ripensata. In Europa arrivò per primo l'oidio (1845), poi la fillossera (1858-1862) ed infine la peronospora (1878); in Puglia l'infestazione da fillossera venne riconosciuta ufficialmente nel 1899.

Questi drammatici avvenimenti insegnano che, se non si conosce la storia, si è destinati a ripeterne gli errori.

Gianni con lo sguardo dell'uomo adulto pone l'attenzione sul Novecento della nostra giovinezza, con l'innocenza del fanciullo; ne traccia la parabola e ci accompagna nel nuovo millennio.

Il Sindaco
Luigi Melissano

Si ritorna, anzi si riprende da dove ci eravamo lasciati. Dopo due anni e mezzo dalla pubblicazione del libro "CUTROFIANO: UN PO' DI STORIA...ANCHE POSTALE" e dopo il lungo periodo pandemico che ci ha tenuti lontani dagli incontri, ci si ritrova di nuovo con piacere ed onore ad esser presenti, con la nostra associazione, all'interno dell'ultimo lavoro di un professionista come il dr Gianni Vitale, che con attaccamento e amore verso il paese, si impegna a scoprire e rivivere i luoghi simbolo e storici del paese, presentandoli al pubblico con semplicità e curiosità.

In questo suo ultimo lavoro, l'autore, a differenza del precedente, non inizia a scrivere partendo dalla sua passione, ma parte dal suo passato, dalla sua infanzia, dal luogo che lo ha accolto a Cutrofiano, quel luogo che sapeva di famiglia, un luogo in tutti i sensi sicuro.

Ed è proprio attraverso la sua storia e attraverso questo libro che, i lettori, avranno la possibilità di conoscere come nasce la Caserma dei Carabinieri a Cutrofiano.

Senza voler svelare nulla sul contenuto, si apprezza come l'autore in questo libro ha riconosciuto che i monumenti all'interno di una città non sono rappresentati soltanto da edifici, opere d'arte ecc., ma sono anche volti di uomini e donne che nonostante il passare degli anni, il loro nomi e le loro storie, rimangono legate al territorio.

"KUTROFIANA" è, un vero e proprio viaggio evocativo, in cui la vita dell'autore e la storia locale si intrecciano in un'interessante e stimolante trasmissione di conoscenze.

Il nostro sincero GRAZIE, va al dr Vitale che oltre ad essere un professionista, un Amico, un socio, si è scoperto essere un bravissimo ricercatore e scrittore.

Il Presidente della Pro loco
Marco Forte

Guarda anche il nostro redazionale

 

Imparare con i francobolli / La lezione del maestro Rizzo a cura dell'Unione Stampa Filatelica Italiana

Prodigi srl, Gallarate (va), maggio 2022, codice ISBN, 978-88-9906-1524, pp. 36, € 8,00
Le richieste vanno inoltrate a: info@prodigisrl.com

Come 21 collezionisti hanno conosciuto il Maestro

 

Falerone nelle cartoline d'epoca di Marco Armellini

AndreaLivi Editore di Fermo, novembre 2021, codice ISBN, 88-7969-492-8, pp. 176, € 20,00
Le richieste vanno inoltrate a Marco Armellini marcoarmellini@alice.it

Cartoline da… Armellini. Falerone raccontato in altro modo di Adolfo Leoni

Ogni paio d'anni, Marco Armellini ci fa un dono. Il dono di un libro. I suoi scritti risultano preziosi. Perché riguardano la nostra storia. La storia delle nostre contrade. Della nostra gente. Dei palazzi, strade, piazze, lapidi, chiese, degli esercizi commerciali, dove si è vissuti, dove viviamo oggi e dove vivranno domani i nostri figli e nipoti. Le ricerche di Marco aiutano la nostra consapevolezza di essere l'ultimo anello, per ora, di qualcosa e di qualcuno che ci ha preceduti, e sono sempre l'occasione per riallacciare la corda che ci unisce a generazioni susseguitesi. Non è tagliando i ponti che cresceremo, ma è incrementando ciò che già è stato fatto e costruito.

Marco studia, gira biblioteche, si muove tra i banchi dei mercatini alla ricerca di chicche librarie, penetra archivi privati e pubblici, scartabella, prende appunti, sottolinea, legge documenti, chiede traduzioni. E si confronta. Dimostrando umiltà nel suo lavoro, così come metodo e rigore nella ricerca.
A volte lo penso come un monaco, di quelli che salvarono, ricopiandoli, i manoscritti antichi, sottraendoli all'incuria e, soprattutto, alla dimenticanza dei tempi e degli uomini. Dando loro nuova vita e proponendoli come testimonianza di tempi andati cui confrontarsi. Senza confronto non c'è crescita, c'è solo la presunzione delle proprie intuizioni – magari giuste – ma inverificate.

Questa volta Marco ha fatto altro. Con Falerone nelle cartoline d'epoca (Andrea Livi editore) si è mosso nel campo dell'immagine. Un'immagine particolare: quella impressa nelle vecchie cartoline di luoghi, paesaggi, momenti storici, ed anche cartoline dell'incipiente crescita della promozione di attività commerciali.
Sono uno spaccato di come eravamo, di com'era quel mondo ordinato – ma questo non vuol dire migliore o peggiore: questo vuol dire meno complesso dell'attuale, più lineare, più schematico, più semplice da interpretare.

C'è un altro aspetto del nuovo libro che va sottolineato. Parlando di Antonio Emiliani, personaggio importante, e pubblicando le cartoline napoleoniche, Marco squarcia una tenda oscura che sino ad oggi ha coperto e nascosto un periodo contraddittorio sicuramente, ma comunque interessante e bisognoso di approfondimenti, come quello dell'Insorgenza antinapoleonica.
Emiliani ne scrisse, pubblicando nel 1911 per i tipi della tipografia Menicucci di Falerone, un volume dal significativo titolo I Francesi nelle Marche.

Ecco, ancora una volta Marco Armellini dissotterra un tema importante e ce lo pone di fronte.
Guardare le cartoline ci farà ricordare, e ci farà ammirare e apprezzare ciò che è stato. Magari anche con nostalgia, ma che non è rimpianto, ma forza propulsiva per nuovo impegno. Impegno suo, di Marco, per nuove pubblicazioni; nostro, per quello che sappiamo fare, nei diversi ambiti dove la vita ci ha posti.
Ha scritto Davide Bregola: «... Solo chi ha un villaggio nella memoria può essere un cosmopolita, chi non ce l'ha è un apolide».

L'Autore

Marco Armellini è nato nel 1957 a Falerone, dove vive con la sua famiglia e lavora a Magliano di Tenna presso un’azienda privata.
Appassionato di storia locale, dedica il suo tempo libero ad approfondire quella di Falerone, ricercando libri, documenti, articoli, immagini in archivi e biblioteche di tutta Italia.
Ha fatto parte di varie associazioni organizzando convegni e manifestazioni culturali in collaborazione con il Comune di Falerone.
Ha pubblicato numerosi articoli in varie riviste.
Impegnato anche nel sociale, come volontario, ha fatto parte per diversi anni della Misericordia di Montegiorgio.
Dal 1993 fa parte dell’Avis comunale di Montegiorgio nella quale, ha ricoperto per due mandati la carica di vicepresidente, nell’ambito di questa associazione ricopre attualmente la carica di presidente ed è consigliere dell’Avis provinciale di Fermo. Dal 2021 fa parte dell’associazione “Centro Studi G.B. Carducci” di Fermo e dell’Associazione “Falerone città che legge”.
È autore dei libri:

Avis Montegiorgio 55 anni di Solidarietà, numero 12 della collana Quaderni Montegiorgesi, (2015).
Falerone, Storia e cronaca di una Comunità (2017)
La Madonna del Buon Consiglio di Falerone: Storia, cronaca e iconografia, (2019)
Padre Decio Antognozzi, Religioso dei Figli di Santa Maria Immacolata, una vita spesa per il prossimo (2021)

 

REPERTORIO DELLE AGENZIE E DEI RECAPITI P.T. di Mario Pozzati

A.N.C.A.I., Torino, dicembre 2021, pp. 346 b/n e colori, 21x30, in vendita per i Soci a 45 € (spese spedizione comprese), non Soci € 45 + spese spedizione raccomandata.
Le richieste vanno inoltrate ad Achille Vanara: vanaraachille50@gmail.com

PRESENTAZIONE di Alcide Sortino

L'ANCAI (Associazione Nazionale Collezionisti Annullamenti Italiani) persegue ormai da oltre 30 anni l'attività editoriale, incrementata nel periodo più recente, anche per compensare l'esaurirsi di alcuni "filoni" collezionistici ed invogliare i soci alla ricerca storica. È quindi con immenso piacere che l'associazione annuncia l'opera del socio e consigliere Mario Pozzati, dedicata ai Recapiti postali.

I Recapiti postali - fino al 1952 classificati tra le Agenzie -, ovvero gli uffici dati in concessione in determinate località a privati su loro richiesta, hanno sempre costituito un capitolo intrigante della storia postale e in particolar modo della marcofilia e l'interesse nei loro riguardi si è poi esteso anche ad altre specialità del nostro mondo, come la filatelia tematica. Per i marcofili l'attrazione delle loro timbrature è indubbia, sia perché sono in gran parte di difficile ritrovamento e in alcuni casi costituiscono delle autentiche rarità, sia perché, pur essendo bolli di carattere ordinario, hanno in sé un carattere di specialità e di "fuori ordinanza".

Finora la pubblicistica su questi particolari uffici è stata alquanto scarna: nel 1981 il nostro notiziario L'Annullo pubblicò a puntate un repertorio dei recapiti allora esistenti, corredato da molte impronte dei loro bolli, mentre nel 1985 apparve il volumetto "Le agenzie e i recapiti postali' di Enrico Angellieri, l'unica opera completa loro dedicata. A ciò va aggiunto qualche articolo apparso qua e là, oltre che su L'Annullo, su vari numeri unici, come, per citarne alcuni, quelli esaustivi di Enrico Bertazzoli sulle agenzie/recapiti genovesi Ansaldo e EIAR/RAI.

Il libro di Angellieri è fondamentale per quanto riguarda la parte normativa e l'elenco degli uffici, ma è alquanto scarno per l'iconografia, dato che bastano le dita di una sola mano per contare le impronte riprodotte. A ciò va aggiunto che l'opera è ormai datata e quindi necessitava di un aggiornamento, dato che gli anni successivi hanno visto nuove istituzioni di recapiti, interrotte però dalla creazione dell'Ente Poste che ne decise la soppressione. Pertanto la messa a punto operata da Mario Pozzati è particolarmente opportuna e benvenuta.

Va poi ricordata la difficoltà, brillantemente superata dall'autore, nel ricercare e controllare i dati cronologico-amministrativi: non solo le pubblicazioni ufficiali erano in questo campo spesso lacunose, ma con il decentramento amministrativo degli anni sessanta, la competenza su questi particolari uffici era passata dalla Direzione Centrale alle Direzioni Provinciali e di conseguenza sul Bollettino Ufficiale scomparvero, salvo qualche sparuta eccezione, le relative comunicazioni di istituzioni, soppressioni o cambi di denominazione, circostanze deducibili solo dall'esame dei bolli, ma ovviamente senza poter determinare le date esatte in cui tali variazioni sono avvenute.

Alla luce di tutte queste considerazioni, non possiamo che esclamare un corale alleluia in segno di giubilo per quest'opera, che rappresenta un definitivo trattato sull'argomento. Trattato che, oltre ai dati postali/amministrativi e alle riproduzioni dei vari timbri di ogni ufficio, comprende una descrizione storica del suo concessionario (ente, società o albergo), con ampia documentazione iconografica, in modo che il volume risulta interessante e gradevole anche al di fuori del ristretto mondo filatelico, poiché rappresenta uno specchio di quasi un secolo di vita italiana, nei suoi aspetti economici, politici e del costume.

Infine, questo 2021 è stato l'anno del cinquantenario dell'associazione e l'opera che presentiamo è motivo di orgoglio poiché, oltre a costituire una pietra miliare della nostra ormai ampia pubblicistica, conclude nella maniera migliore le celebrazioni del nostro anniversario.

Alcide Sortino, presidente ANCAI.

 

Mille e una notte di giochi - 52 settimane tutte da scrivere, leggere e giocare! di Casimiro Sanni

Gli Harvey tascabili, Erga edizioni, Genova, novembre 2021, pp. 116 in b/n, 13x21 - € 9,90
da richiedere a Erga edizioni

Non ha nulla a che fare con la filatelia, ma se avete regalato al figlio o nipote: Bizzarri dentellati di Casimiro Sanni, regalategli anche questo.

Taccuino creativo tematico con 52 settimane tutte da scrivere, da leggere e da giocare, realizzato dalla fantasia di Marino Cassini, (di cui Casimiro Sanni è l’anagramma!) La pagina a sinistra contiene il calendario settimanale, la pagina a destra francobolli bizzarri con giochi filatelici da risolvere. La soluzione è posta in appendice.

Inoltre inquadrando i QR Code presenti all’interno, si possono visionare video tutorial creativi a tema!

 

Bizzarri dentellati - 52 settimane tutte da scrivere, leggere e giocare! di Casimiro Sanni

Gli Harvey tascabili, Erga edizioni, Genova, novembre 2021, pp. 116 in b/n, 13x21 - € 9,90
da richiedere a Erga edizioni

Taccuino creativo tematico con 52 settimane tutte da scrivere, da leggere e da giocare, realizzato dalla fantasia di Marino Cassini, (di cui Casimiro Sanni è l’anagramma!) La pagina a sinistra contiene il calendario settimanale, la pagina a destra francobolli bizzarri con giochi filatelici da risolvere. La soluzione è posta in appendice.

Inoltre inquadrando i QR Code presenti all’interno, si possono visionare video tutorial creativi a tema!

 

Il mercante dei numeri Leonardo Pisano, detto Fibonacci - Vita e opere nella filatelia di Fabrizio Fabrini

Edizioni ETS, Pisa, novembre 2021, pp. 116 a colori, 14x21
da richiedere a info@edizioniets.com - www.edizioniets.com

RECENSIONE

Non era semplice costruire una collezione per presentare il grande matematico pisano, considerata la scarsità di materiale filatelico a lui dedicato.
L’autore, invece, è riuscito, attraverso una paziente ricerca, a presentare la vita e le opere di Fibonacci, con tutte le risorse della filatelia, dal comune francobollo agli interi postali, dagli annulli più rari agli esempi di spedizioni prefilateliche, dalle buste e foglietti ai bozzetti firmati dagli artisti.
In realtà l’autore ha intelligentemente messo insieme sparsi frammenti, ordinandoli come tessere di un mosaico in un discorso compiuto, che è insieme storia, racconto, matematica.

I francobolli svolgono così una funzione culturale, sia dal punto di vista estetico, sia da quello del contenuto: questi piccoli pezzetti di carta, a volte comuni e a volte preziosi, diventano infatti strumento di comunicazione, attraverso il linguaggio di un’immagine recepibile immediatamente.

E’ un’operazione preziosa che insegna come una lettura intelligente della filatelia apra orizzonti vasti ed esaltanti e aiuti a scoprire ed apprezzare personaggi, come questo straordinario matematico pisano, che ha contribuito alla rinascita delle scienze esatte dopo la decadenza dell'età tardo-antica e dell'Alto Medioevo.

Questa collezione, come le molte esposizioni di Fabrizio Fabrini, non segue rigidamente i tradizionali canoni filatelici (filigrana, centratura delle immagini, linguelle, ecc.), ma cerca di privilegiare “il bello” nei francobolli e nel materiale, in modo da suscitare l’interesse dei visitatori anche non filatelici.

Centro Italiano di filatelia tematica


 

L'INTRODUZIONE DEL NUMERO A FRAZIONE ED I BOLLI TONDO FRAZIONARI TF). L'ANTICA PROVINCIA DI ALESSANDRIA 1/... CHE COMPRENDEVA L'ASTIGIANO di Italo Robetti, Lorenzo Oliveri, Alcide Sortino, Achille Vanara

A.N.C.A.I., Torino, 2021, pp. 178 a colori, 21x30 - € 5,00 in formato PDF, da richiedere ad A.N.C.A.I. via Asinari di Bernezzo 34 - 10146 Torino TO - ancai1@libero.it

Dalla PREMESSA

In ricordo di Italo Robetti

Questa pubblicazione, della quale Italo è stato il principale autore, esce nel 50° anniversario dell'A.N.C.A.I. e rimarrà a testimoniare, ancora una volta, quanto Robetti in tutto questo lungo percorso sia stato sempre il punto di riferimento della nostra associazione.
Vorremmo solo sottolineare che anche in questo specifico campo della Storia Postale, Italo è stato un precursore con gli studi sui bolli frazionari (allora definiti spesso "numeralizzati"), fin dal primo articolo apparso sul N.U di Torino '84 e ripreso sul numero 52 de L'Annullo dello stesso anno (anche con le firme di Cesare Bonadeo e Liberato Cacace) e proseguito negli anni con un primo lavoro sulla provincia di Alessandria, cui ne seguirono analoghi, seguendo la progressione dell'indice provinciale, fino ad Avellino.

I coautori Oliveri, Sortino, Vanara

L'INTRODUZIONE DEL NUMERO A FRAZIONE

Dopo vari pensamenti, il 28 maggio 1905, venne nominata una commissione "per l'esame e la soluzione di tutti i problemi relativi all'ordinamento dei servizi contabili amministrativi e di pratica esecuzione attinenti alla gestione delle Casse di Risparmio postali".

Da questa commissione scaturì l'idea di contraddistinguere gli stabilimenti postali con un "numero proprio relativo alla provincia" ed un "numero proprio relativo allo stabilimento postale" posti rispettivamente al numeratore ed al denominatore di una frazione.

Adottando tale criterio, già nel 1906 si provvide a fare gli opportuni elenchi degli stabilimenti postali allora in funzione, attribuendo i numeri di provincia in ordine alfabetico

(1/ per Alessandria, 2/ per Ancona, 3/ per Aquila degli Abruzzi e così via)

e prendendo in considerazione gli uffici postali esistenti a tutto il 31 dicembre del 1905.

Questi numeri a frazione dovevano utilizzarsi nell'ambito della prevista riforma dei servizi a denaro, riforma che però scivolò per i soliti ritardi politico-burocratici al 1909.
....

 

Le carte punteggiate ad uso dei ciechi / Una trattazione (si spera!) definitiva di Marco Occhipinti

Quaderno AISP n° 2, ottobre 2021, pp. 64, 23.5 x 16,50 - Pubblicazione riservata ai soci AISP

Premessa dell'autore

Qualche tempo fa mi sono trovato a scrivere un contributo per Sfizi.Di.Posta, la rubrica che curo online su Facebook e su www.sfizidiposta.it, sulle carte punteggiate ad uso dei ciechi. Oggetto del contributo era (la si può vedere più avanti in Fig. 22) una lettera in Braille viaggiata in esenzione di tassa nel 1956. Come sempre faccio, ho cercato di documentarmi e di trovare riferimenti a supporto di ciò che scrivo, e su un paio di testi ho ritrovato l'indicazione che l'esenzione postale per le carte punteggiate partiva dal 1957.

Questa discrepanza mi ha portato quindi ad approfondire la questione, e ho pertanto consultato tutti i testi e i contributi riportati nella bibliografia in calce, e con mia estrema sorpresa ho verificato diverse altre differenze tra una fonte e l'altra, persino nelle pubblicazioni più recenti. Insomma, una gran bella confusione!

È vero che le carte punteggiate ad uso dei ciechi non sono corrispondenze per lo storico-postale importanti tanto quanto gli espressi o la posta aerea, però pensavo (ingenuamente, a questo punto) che su questo tipo di corrispondenza fosse già stato scritto tutto.
Stante la grande confusione sulle date e sulla normativa, e non volendo quindi "riportare ciò che è stato già riportato" perché è proprio così che si reiterano gli errori, sono andato direttamente alle fonti principali: la Gazzetta Ufficiale dello Stato, i Bollettini delle Poste e le Convenzioni internazionali, e quindi (oltre Internet) la Biblioteca del Ministero dello sviluppo economico, l'Archivio storico di Poste Italiane, e l'Archivio Centrale dello Stato, che ringrazio tutti.

Le note che seguono, quindi, sono la sintesi di tale ricerca. Di ogni notizia riporto tutti i riferimenti, così che il lettore (se lo desidera) potrà andare a verificare in autonomia.
Ringrazio per la collaborazione la studiosa Beatrice Carbè, diversi dei pezzi riportati in questo articolo provengono inoltre dalla sua personale collezione.

 

 

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