Nei primi anni del Ventesimo secolo, che fu un periodo di grandi innovazioni
tecnologiche, si diffuse un acceso entusiasmo per la scienza e la tecnica;
tale entusiasmo era particolarmente sentito per le imprese
aeree, se ne trova traccia nelle molte lettere e cartoline commemorative
dei voli, che spesso erano trasportate con questi mezzi (specialmente
le cartoline che erano oggetto all'epoca di acceso collezionismo).
Troviamo una curiosa nota dell'epoca sulla letterina a lato spedita
il 1° Giugno 1911 per la Nuova Scozia (nord est del Canadà)
dalla "morosa" di un marinaio; da Chiavari ci fa sapere che
" ...un mese fa quì sono passati gli areoplani che
venivano da Nizza diretti per Roma, e così abbiamo avuto per
una quindicina di giorni una grossa corrazzata posta quasi in faccia
alla tua casa, in soccorso degli areunauti (sic) in caso di qualche
loro disgrazia...".
Probabilmente si riferisce al raid aereo Parigi -
Nizza - Roma (Centocelle), partito da Parigi il 28 Marzo
e organizzato dal Petit Journal giornale parigino che offrì
un premio ai partecipanti francesi delle tappe Parigi - Nizza. Fra i
partecipanti ci furono piloti italiani della scuola aerea della Marina
Italiana di Centocelle (Roma). Gli stessi partecipanti italiani avrebbero
poi fatto il percorso da Roma Centocelle a Torino per celebrare il 50°
di Roma capitale. Bisogna ricordare che all'epoca l'autonomia di volo
si aggirava per i migliori aerei a circa 200 Km., quindi tutti i voli
dovevano essere programmati a tappe, predisponendo opportuni terreni
per l'atterraggio.
Il trasporto aereo della corrispondenza è iniziato in Italia
nel lontano 1911 con Dal Mistro che fece un trasporto
privato di cortesia di alcune lettere nell'ambito di una manifestazione
aerea; un esperimento postale aereo vero e proprio fu effettuato il
29 - 31 Ottobre dello stesso anno fra Milano e Torino con percorso di
andata e ritorno. Per l'occasione fu preparato un apposito bollo di
posta aerea. Quell'evento fu un episodio sperimentale
più simbolico che altro ed è servito, come altri primi
voli, soprattutto a pubblicizzare le stesse imprese aeree.
Sempre nel 1911, i militari, in vista di ipotetici conflitti,
moltiplicarono le prove pratiche per saggiare gli eventuali e possibili
utilizzi ai fini bellici del nuovo mezzo volante. Nel solo 1911 vennero
eseguite da parte della Regia Marina Italiana ben 850 missioni aeree.
Dopo alcune esperienze africane (guerre coloniali per Cirenaica e
Tripolitania) in cui fu impiegato con buon esito, soprattutto in funzione
di osservatore avanzato, l'aereo venne largamente usato anche durante
il primo conflitto mondiale, principalmente come ricognitore, ma anche
per contrastare con vere battaglie aeree l'osservazione da parte del
nemico. Per le nuove necessità belliche, fu incrementata la costruzione
degli aerei migliorandone la manovrabilità e la sicurezza. Nello
stesso periodo furono effettuati anche veri trasporti di posta con
quantitativi rilevanti di corrispondenza.
Queste operazioni di prova postale, effettuate da aerei militari (allora
in forza e gestiti dalla Regia Marina che per ragioni di contiguità
con le navi usò preferibilmente gli idrovolanti), erano state
suggerite per saggiare la possibilità di utilizzare l'aereo invece
del trasporto via mare dei dispacci postali. La presenza di molti sottomarini
nemici nel Mediterraneo, in particolare nell'Adriatico, e la conseguente
pericolosità delle traversate navali suggerirono tali trasporti
sperimentali di posta aerea che ebbero (primi al mondo) emissioni
speciali di francobolli ed annulli per commemorare tali esperimenti.
Subito dopo il conflitto "15-18 si ebbe una vera corsa all'uso
commerciale della nascente tecnologia aerea, ed anche le Regie Poste
cominciarono a prendere in considerazione il trasporto regolare della
corrispondenza con esclusione però dei servizi di raccomandazione
e di assicurazione (ancora non si fidavano).
Le fasi critiche dei voli erano il decollo e soprattutto l'atterraggio;
la preferenza venne data agli idrovolanti quando si constatò
che il mezzo liquido era meno pericoloso della "dura terra".
Gli aerei, in seguito ai sostanziali miglioramenti della struttura portante,
divennero più sicuri e gli ardimentosi diedero inizio ai servizi
commerciali, in tali voli si adottò definitivamente il mezzo
idrovolante più sicuro e pratico (inoltre gli specchi d'acqua
erano facilmente reperibili e già pronti) su itinerari a tappe
e fermate tecniche in idroscalo: famoso quello di Milano realizzato
per sostituire il lontano scalo sul Ticino di Pavia. L'idroscalo di
Milano, iniziato nel 1928, ebbe l’inaugurazione ufficiale il 28 Ottobre
1933 ma da alcuni mesi era già in funzione regolarmente.
La prima linea commerciale italiana (privata, ma sovvenzionata dal Ministero
delle Poste e Telegrafi) con trasporto regolare di passeggeri e servizio
postale con idrovolanti, ha esordito il 1° Aprile 1926 fra Trieste
e Torino con scalo sul Ticino (o sul Po?) a Pavia. Il
servizio effettuava il percorso a giorni alterni, un giorno per l'andata
in un senso, il giorno successivo per il ritorno nell'altro senso.
Per l'occasione vennero emessi francobolli appositi per il servizio
aereo.
Nello stesso mese, il 13 Aprile 1926 fu attivato anche il regolare
trasporto postale aereo tra Genova e Palermo con idrovolanti.
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La prima serie dei francobolli
di posta aerea emessa nel Febbraio dal 1926 e utilizzata in modo
regolare in occasione del primo volo del servizio aereo avvenuto
il 1° Aprile 1926
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Benchè nei primi tempi il trasporto aereo fosse effettuato su
poche linee e poco frequentato dai passeggeri, sia per gli alti costi
che per la ridotta diffusione del traffico aereo, con il passare degli
anni il servizio ebbe notevole sviluppo per l'espandersi dell'autonomia
dei mezzi su distanze sempre maggiori e finì per sostituire in
maniera consistente il trasporto su rotaia e sui mezzi navali per la
sua maggiore velocità.
La corrispondenza di posta aerea era caratterizzata dall'essere
realizzata su carta molto leggera; tale necessità era motivata
dagli scaglioni di peso della posta aerea che erano fissati in un terzo
della posta ordinaria (5 gr. invece dei 15 gr. della P.O.); con
tale addizionale tariffaria per il trasporto speciale, fu giocoforza
diminuire il peso dei singoli invii.
L'addizionale aerea, è bene sottolineare, veniva aggiunta
alla normale affrancatura di P.O. ed era calcolata in modo diverso
per ognuno dei paesi esteri in funzione della distanza e secondo i percorsi
utilizzati; infatti a differenza di tutti gli altri servizi postali,
che con l'appartenenza all'U.P.U. godevano della reciprocità
(escluso il fermo posta),
per il servizio di posta aerea si era ritornati all'antico perchè
non tutti i paesi potevano offrire il servizio, quindi ogni paese si
faceva rimborsare il costo per il trasporto effettuato sulle proprie
linee aeree (come già detto, spesso sovvenzionate dallo stato)
.
Per i motivi suddetti era implicito che la tariffa di posta aerea non
potesse essere soggetta a riduzione di nessun tipo, ed anche le
corrispondenze che godevano di franchigia pagavano interamente
il servizio accessorio (interno) di posta aerea (vedi posta
militare).
Il periodo d'oro del trasporto aereo e dello
sviluppo dell'aviazione si colloca senza ombra di dubbio fra le due
guerre mondiali
Le rotte aeree nazionali e quelle che collegavano le colonie e i
possedimenti italiani alla Madre Patria erano percorse da velivoli
delle nostre compagnie aeree private; le principali erano la: SAM, la
SIANA e la SISA che nell'Agosto del 1934 vennero fuse (per motivi
economici e di prestigio nazionale) nell'Ala Littoria (aerolinea
statale voluta dal regime fascista).
Per i territori delle Americhe (dove per via degli emigranti
era diretto per la massima parte il flusso postale aereo italiano) ci
si doveva rivolgere alle compagnie straniere delle linee aeree e
dirigibilistiche transatlantiche.
Per esempio, a metà degli anni "30, una lettera spedita
da Milano per New-York poteva essere istradata, in funzione
delle coincidenze (e della spesa), per treno verso il Nord Europa fino
ad uno scalo aereo germanico, poi essere trasportata con la
linea aerea tedesca attraverso la Spagna, e sorvolando le coste africane
attraversare l'Atlantico nella parte più stretta fino in Sud
America; dall'America del Sud sarebbe stata poi trasportata in Nord
America con le linee interne americane. Per accelerare la consegna (pagando
una tariffa più alta) si poteva anche richiedere (quando erano
in coincidenza) il trasporto diretto con i dirigibili Zeppelin,
i quali attraversavano direttamente l'Atlantico partendo da una stazione
dirigibilistica tedesca la cui base di partenza era situata in Germania
a Friedrichshafen, per destinazione Nord America.
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1930 -Alcuni valori
della serie imperiale di maggior uso.
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1930-1961 Una rassegna
di valori di posta aerea in uso nel periodo
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In alternativa la missiva avrebbe potuto essere concentrata da tutta
Italia a *Torino Ferrovia *(Posta Aerea) - poi per ferrovia fino
a *Ventimiglia Ferrovia * Posta Aerea e poi a Marsiglia (Marseille
Gare-Avion) per partire con le linee aeree francesi (idrovolanti
?) e fare il solito itinerario attraverso il Sud-America. Inizialmente
questo percorso comprendeva anche il trasporto via mare per alcuni tratti.
Per il Nord e il Sud America a volte era praticato un itinerario contrario
(più economico): il trasporto dall'Italia via mare fino
a New-York con le navi di linea (es. transatlantico REX) e successivamente
il trasporto a destino con le linee aeree interne americane.
Sia in andata che al ritorno dalle Americhe era previsto che le navi
transatlantiche italiane facessero scalo a Gibilterra. Un servizio aereo
denominato aereo-marittimo trasportava le corrispondenze fra
Genova e Gibilterra per imbarcarle o prenderle inconsegna in coincidenza
con lo scalo delle navi; questo trasporto di "accelerazione"
effettuato dal 1930 per alcuni anni fra Italia e Stati Uniti con idrovolanti
della S.A. Navigazione Aerea permetteva l'invio delle corrispondenze
per gli U.S.A. anche due giorni dopo che le navi erano salpate dall'Italia.
Analogamente su alcune navi era possibile anticipare l'arrivo della
corrispondenza a New-York con l'ausilio di un piccolo aereo "catapultato"
dalla nave, con questo servizio si faceva anticipare di circa 20 ore
l'arrivo della posta. L'idrovolante dopo il lancio della corrispondenza
nei punti previsti ammarava vicino alla nave e veniva issato a bordo
per mezzo di una gru. Ogni passaggio speciale ed ogni istradamento aveva
la propria tariffa; per questo il capitolo delle tariffe aeree è
uno dei più complicati di tutta la storia postale.
Per una questione di prestigio nazionale anche gli italiani vollero
un loro servizio aereo transatlantico per il Sud America.
(vedi). L.A.T.I.
servizio postale italiano con il Sud America
(vedi anche ) i
dirigibili Zeppelin e le trasvolate atlantiche
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Cliccare
per ingrandire
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1911
- (Affrancatura al retro) letterina da Chiavari, parte il 2 Giugno:
nel testo "....un mese fa quì sono passati gli areoplani
che venivano da Nizza diretti per Roma...."
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1926
- Lettera da Genova a Palermo in data 13 Aprile 1926 primo volo
inaugurale della linea effettuato con idrovolante con scalo
a Ostia (Roma) e Napoli.
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1929
- Cartolina doppia da Zara per Milano trasportata con idrovolante,
fa tappa ed è timbrata a Venezia il giorno stesso, (ante
Idroscalo quindi con trasporto da Pavia fino a Milano)
(vai in cartoline illustrate
per vedere l'illustrazione)
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1933
- Cartolina postale di fattura privata con il servizio speciale
di trasporto aereo da Cagliari per Milano.
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1938
- Cartolina illustrata per la Germania in tariffa di P.O; benchè
affrancata con un valore aereo (insufficiente per soddisfare la
tariffa aerea e la cartolina) . Il mittente conscio della carenza
si è premurato di avvisare la posta, ma per "cortesia"
fu inviato con questo mezzo.
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1933
- Fronte e retro di lettera via aerea da Milano per Berlino;
come si può notare è bollata sul fronte *Milano
posta aerea*. Al retro però è stato applicato
il bollo *amb. Milano-Chiasso*, perciò l'invio che
è arrivato all'aeroporto centrale di Berlino, non è
partito in aereo da Milano ma è stato caricato in territorio
estero (oppure in idrovolante da Como ?) su un velivolo che aveva
come destinazione Berlino (si veda il bollo rosso posto sul fronte
e il nero al retro).
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1932 - Busta affrancata
con valori vecchi e nuovi di posta aerea. Partita il 10.6.32
da Torino centro, transita (al retro) a *Torino
ferrovia (posta aerea)* e a <*Marseille-Gare avion*
11.6.32 > arriva a Buenos Aires il 20.6.32 e a Rosario
il 22.6.32 (in questo periodo il tragitto con i servizi francesi
prevedeva anche un parziale trasporto "via di mare" fra
Dakar sulla costa africana e l'isola di Fernando de Noronha prossima
al Brasile).
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1934 - Busta affrancata
con Lire 66,25 (pari a oltre 80 Euro!!) trasportata molto
probabilmente con lo Zeppelin nella traversata atlantica.
Partita da *Napoli Ferr. - raccomandate* e indirizzata a
San Paolo (Sao Paulo) Brasile.
Bollata in treno *amb. Roma-Genova* poi *Genova -Milano*
e *Milano ferrovia Racc* poi a Stoccarda in coincidenza
con lo Zeppelin (il bollo rosso con due stelline era in uso
a Stoccarda). Senza annullo d'arrivo.
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1938 -Milano-Buenos
Aires. Fronte e retro di busta raccomandata aerea; essendo affrancata
in difetto è stata integrata a Ventimiglia (alla frontiera)
con cent. 75 dal "VERIFICATORE" durante
la formazione del dispaccio da consegnare per il trasporto alle
linee aeree francesi, (il verificatore avrà elevato poi contravvenzione
all'ufficio postale di partenza) . Dopo la tragedia e l'interruzione
del servizio Zeppelin si ritornò al vecchio canale obbligato
delle linee aeree francesi o tedesche per il sud Atlantico.
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Fronte e retro di busta che è
partita da Castrofilippo (AG) (manoscritto dal mittente) per
Nuova York arrivata in data sconosciuta, è bollata
solo sul fronte busta con *Porto Palermo Ferrovia* in data
4.2.46 (arrivata con viaggiatore?). I francobolli sono
annullati a *Napoli Ferrovia* Controllo Giornali* 25.2.46.
Il 1° Marzo "46 iniziò il servizio aereo per gli USA
partendo da Napoli, via Parigi; perciò potrebbe essere
stata inoltrata con il primo collegamento aereo per Nuova York
. Purtroppo gli americani non bollavano al retro la P.O.
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1936 - Da Genova
ad Asmara (Eritrea) in posta aerea primo porto, con i
francobolli dedicati (il destinatario come ufficiale all'epoca non
aveva diritto alla riduzione della P.O.).
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1936 - Hadama
- Bologna in posta aerea
Affrancata con francobolli della colonia Eritrea, in tariffa speciale
prima del 12 Gennaio 1939. Reindirizzata a Pavana Pistoiese.
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