Chi desidera proporre una pubblicazione che faccia riferimento alla Filatelia o alla Storia Postale è pregato di far giungere una breve presentazione e l'immagine del frontespizio oppure la pubblicazione stessa al mio indirizzo:
 

Roberto Monticini - Via S. Domenico 1 - 52100 Arezzo
 

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letteratura filatelica e storico postale 1

letteratura filatelica e storico postale 2


 

La Repubblica Sociale Italiana di Luigi SIROTTI (seconda edizione) – Ed. A.I.C.P.M. Associazione Italiana Collezionisti Posta Militare – 528 pagine a colori – 21x29,7 – Ed. 2010 – prezzo per i soci € 20,00 per i non soci € 40,00 - Versamenti sul ccp 49059124 intestato AICPM: indicare nella causale i volumi richiesti.

 

 

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Vincenzo Fardella de Quernfort e la sua attività pubblicistica, di Umberto Balistreri, pp. 270 in formato A5, illustrazioni a colori.
Distribuito gratuitamente a chi ne farà richiesta alla Segreteria dell'A.S.P.S. - Via Salvatore Aldisio, 3 - 90146 Palermo - dietro rimessa di € 5,00 per spese di spedizione.


la presentazione di Rita Cedrini

Parlare del lavoro di un autore è sempre un atto di arroganza perché ci si attribuisce la capacità di saper leggere tra le righe, di poter esplicitare l'intento dell'intera opera, di sviscerare la visione che guida l'autore al risultato.
Nel caso di Umberto Balistreri l'arroganza è duplice perché oggetto/soggetto del suo libro è una delle figure più ragguardevoli, non solo della cultura isolana, in ambito filatelico: Vincenzo Fardella de Quernfort.
Il sottotitolo esplicita chiaramente il contenuto: racconto fotografico di una vita dedicata alla filatelia e alla storia postale siciliana.
Vincenzo Fardella de Quernfort è noto, infatti, per aver orientato i propri interessi, fin da bambino, verso la filatelia. Interesse/amore che è divenuto nel tempo ragione di incontri, di dibattiti, di viaggi, di convegni, di pubblicazioni, di mostre e al contempo occasione di riconoscimenti sempre più prestigiosi, sia a livello nazionale che internazionale.
Umberto Balistreri è vero che regala al lettore una passeggiata tra le cadenze cronologiche di una vita, ma le cadenze sono tappe dove lo scorrere degli anni segnano la crescita graduale e continua di un patrimonio di conoscenze e di reperti che vanno a costituire le tessere per costruire il mosaico di una storia che è cultura nel senso più completo del termine. Infatti, è storia di una innovazione, di una grafica, di una tecnologia, di un sistema di tassazione, di un costume che diventerà norma.
Non c'è archivio in cui Vincenzo Fardella de Quernfort non abbia compulsato fonti, ricercato documenti, registrato notizie, trovato informazioni che hanno esitato nel far cadere il velo su lacunosi vuoti storici. A leggere la sua produzione di studioso, le numerose partecipazioni a congressi, le innumerevoli conferenze viene da chiedersi come abbia potuto in un solo arco temporale assolvere a un impegno cosi totalizzante. Per fugare ogni dubbio Umberto Balistreri affianca un racconto fotografico, come ha voluto ben definirlo, immagini che sono attimi di un percorso che vanno a costituire un unico fil rouge dedicato tutto alla filatelia e per converso alla storia della Correrìa.
In questa ricostruzione, che non è soltanto storia privata della vita di un uomo, della sua attività, dei suoi interessi, delle due pubblicazioni, si proietta la società e la cultura del nostro Novecento appena terminato, per i grandi uomini e gli studiosi con cui Vincenzo Fardella si è incontrato e ha condiviso scoperte e risultati di questo ambito di interessi, organizzato eventi, promosso iniziative anche al fine di sensibilizzare proseliti e far comprendere quanta testimonianza di storia ci fosse in quel piccolo pezzo di carta assurto a documento di storia e per la storia. Un microcosmo, quello del francobollo, che racconta di cambiamenti che hanno mutato i destini di intere comunità non solo di quelle europee, anche di popolazioni che le mire economiche avevano destinato a colonie.
Ci si sente debitori nei confronti di Umberto Balistreri per questa sua fatica volta a rendere omaggio a un uomo davvero meritevole di tanto riguardo, a uno studioso in continuo rapporto dialogico con il mondo della filatelia e non solo. Un omaggio al filologo attento e preciso, al ricercatore scrupoloso e fedele a quanto appreso dai documenti d'archivio, a cui il tributo sincero è doveroso anche per il tempo, la pazienza, la costanza e la continuità d'intenti.
In questo lungo racconto, organizzato in una sequenza tale da poter seguire nella cadenza dei tempi, di luoghi e di immagini l'interrelarsi degli eventi, dei saggi, dei risultati, non si esaurisce il contributo dato da Vincenzo Fardella a questo ambito della cultura cosi aristocraticamente elitario.
Si sa che ha ancora sorprese da regalarci, anticipate talvolta nei brevi incontri con l'entusiasmo di un bambino che ha negli occhi tutta la meraviglia della scoperta.
La pubblicazione del volume, fatica immane nel raccordare il tutto, nel ricordare tutto il percorso di una vita, non vuole essere soltanto l'omaggio a chi ha raggiunto una tappa anagrafica ragguardevole, vuole essere riconoscimento per chi non ha mai ceduto alle avversità che la vita riserva, ai momenti inevitabili di stanchezza e di silenzio.
Se la ricerca esalta, l'assenza di risultati talvolta regala scoramento: Vincenzo Fardella non ha mai ceduto, certo che la caparbia costanza prima o poi avrebbe coronato con esiti la sua stanchezza.
Il dato anagrafico è pesante solo per chi non ha scopi da perseguire, conquiste da raggiungere, sogni da trasformare in realtà. Quando gli interessi si affievoliscono la vita non ha più nulla da regalare e si trascina come fardello e non dono di cui godere. Credo che ben presto Umberto Balistreri dovrà esitare in un'altra fatica: l'aggiornamento del volume dedicato alla vita di Vincenzo Fardella perché egli non ha smesso di cercare negli archivi e presto un altro capitolo della sua interessante storia sarà pronta per essere raccontata.
Ancora una volta il miracolo incredibile di disvelare carte d'archivio si farà conoscenza per regalare a noi una storia lontana ma affascinante nella composita ritmicità di eventi e ci sarà regalata con la semplicità di un racconto accompagnato da un sorriso incantato.
 

Prontuario delle specializzazioni francobolli del Vaticano - 2014 di Marcello Manelli - pp. 24 in formato A5
Inviato gratuitamente e su richiesta a tutti i soci in regola con la quota sociale 2014 (non soci € 6 spese postali comprese)
Le richieste a: A.I.F.S. - Associazione Italiana Filatelia Specializzata - casella Postale 311 – 40124 Bologna Centro - aifs2010@virgilio.it

Dalla Presentazione: Questo lavoro contiene una classificazione delle posizioni di filigrana e delle dentellature dei francobolli del Vaticano. La prima classificazione delle posizioni di filigrana dei francobolli del Vaticano, solo per quanto riguarda la filigrana “chiavi decussate”, risale al Catalogo D’Urso dal quale ho ricavato molte informazioni. Ritenendo insufficiente la quantità di materiale che ho potuto visionare, non ho dato valutazioni e ho indicato (nella sola casella del “nuovo”) quali sono le posizioni note.

 

Il canone dei francobolli. Gli scrittori italiani nella filatelia, di Francesco GIULIANI - Edizioni del Rosone di Foggia (2014, pp. 276, ill., euro 18).
Per ordinare il libro, basta collegarsi al sito delle Edizioni del Rosone: http://www.edizionidelrosone.it

Il volume sviscera in modo monografico e completo i rapporti tra gli scrittori italiani e la filatelia, offrendo un approccio particolare e originale allo studio della letteratura italiana, in armonia con lo sviluppo impetuoso della civiltà dell’immagine.
La mediazione dell’immagine, a pensarci bene, ha condizionato lo stesso modo in cui noi immaginiamo e apprezziamo autori come Dante, Petrarca o Leopardi, ad esempio, e certi riferimenti iconografici sono ormai indispensabili, anche se non sempre ce ne rendiamo conto.
Partendo da queste premesse, Giuliani, nella sua ampia trattazione, ha seguito il modo in cui gli scrittori italiani sono stati rappresentati sui francobolli.
Il francobollo non è solo un pezzo di carta utile per spedire una lettera, ma è anche, se non soprattutto, un prezioso strumento che diffonde informazioni e cultura. Stampati in milioni di esemplari, i valori postali hanno veicolato capillarmente le immagini dei grandi autori della letteratura e dei loro capolavori, rappresentando l’effetto di scelte molto significative.
Non a caso il primo autore celebrato nella filatelia è stato Dante Alighieri, nel 1921, seguito da Alessandro Manzoni, due anni dopo. Da allora si contano a decine gli scrittori ripresi in un francobollo. Spesso si tratta di autori classici, ma negli ultimi decenni hanno trovato spazio anche i volti e gli scritti degli autori più importanti del Novecento, da Primo Levi a Tomasi di Lampedusa, da Montale a Quasimodo.
In questo modo, dunque, la filatelia offre un prezioso approccio visivo allo studio della materia, prestandosi a molteplici collegamenti con la letteratura italiana, ma anche con le altre discipline, visto che nel libro si parla anche degli scrittori non italiani (latini e stranieri). Non mancano, poi, gli intuibili agganci alla storia, dal momento che i francobolli contengono anche un messaggio politico, in modo più o meno evidente, e riflettono il mutamento del costume (si pensi, ad esempio, al ruolo delle donne nei francobolli, su cui l’Autore non manca di scrivere delle pagine persuasive e informate).

IL LIBRO
Si può comprendere, a questo punto, il senso del titolo del libro, visto che l’Autore segue in modo dettagliato il filo delle emissioni filateliche delle tradizionali nazioni dell’area italiana, ossia Italia, San Marino e Città del Vaticano, dividendo la trattazione in 14 densi capitoli.
Inoltre, in appendice al libro, sono rappresentati a colori 159 francobolli di scrittori, in modo da poter avere un immediato riscontro visivo. Come appare Dante nei francobolli? E quali scene della Commedia sono riprese? Chi è stato più rappresentato tra Ariosto e Tasso? E qual è lo scrittore del Novecento più apprezzato dalla filatelia, e perché? Sono, queste, solo alcune delle tantissime domande che trovano una chiara risposta nel volume, anche grazie all’ausilio delle Tavole filateliche, che vengono incontro a quanti non hanno nessuna conoscenza dell’argomento, ma desiderano immediati riscontri.

L’AUTORE
Francesco Giuliani (San Severo, 1961), oltre che docente liceale di Italiano e Latino, è docente a contratto di Letteratura Italiana Contemporanea nella Facoltà di Lettere dell’Università di Foggia. Ha al suo attivo numerosi lavori sulla letteratura italiana e su quella più specificamente pugliese. Ha al suo attivo anche due libri di prose creative (La fucina, la vendemmia e il legname. Prose creative sui francobolli dell’Italia al lavoro, Edizioni del Rosone, Foggia, 2012, e Bimillenari, scrittori e altri pretesti. Prose creative sui francobolli del Regno d’Italia, Id., 2013, pref. di Francesco De Martino).


LA COLLANA “STUDI E TESTI”
Il canone dei francobolli. Gli scrittori italiani nella filatelia è stato inserito, come quinto volume, nella collana universitaria Storia e testi, diretta dal prof. Sebastiano Valerio, docente di Letteratura Italiana nell’Ateneo di Foggia.
La collana si avvale di un Comitato scientifico e di referaggio formato da accademici italiani e stranieri: Giancarlo Alfano (Seconda Università di Napoli), Antonello Borra (University of Vermont), Domenico Cofano (Università di Foggia), Claudia Corfiati (Università di Bari), Domenico Defilippis (Università di Foggia), Laura Melosi (Università di Macerata), Roberta Morosini (Wake Forest University), Piotr Salwa (University of Warsaw).

 

 

Prontuario delle specializzazioni francobolli della Repubblica Italiana, di Marcello Manelli - pp. 34 in formato A5.
gratuito per tutti coloro che lo richiederanno a:
aifs2010@virgilio.it  - A.I.F.S. - Associazione Italiana Filatelia Specializzata - Casella Postale 311 – 40124 Bologna Centro

Nota dell'Autore:

Questo lavoro rispetto all’edizione del 2013 contiene alcune correzioni e inserimenti. Per la numerazione del 100 lire Democratica ho mantenuto quella dell’edizione 2008 del Catalogo Sassone specializzato, alla quale avevo contribuito. Le valutazioni, soprattutto per quanto riguarda francobolli di fascia alta o medio alta, ritengo dovrebbero essere considerate punto di riferimento e indice di rarità che solo il mercato e il collezionismo reale potranno confermare e semmai ulteriormente apprezzare. La classificazione delle serie “Castelli d’Italia”, “Donna nell’Arte” e “Prioritari adesivi” è quella proposta da Giovambattista Spampinato che ringrazio. Gli aggiornamenti saranno pubblicati su “L’Odontometro”, notiziario dell’A.I.F.S. - Associazione Italiana Filatelia Specializzata.

 

 

 

STORIA POSTALE E FILATELIA normative, testimonianze, curiosità e dintorni, di Vito MANCINI - Editrice Frusinate - pp. 292, circa 300 illustrazioni a colori e bn - fuori commercio - da richiedere a Vito Mancini, via S: Francesca 78, 03020 S. Francesca di Veroli FR con offerta minima di € 12,00 che sarà devoluta in beneficenza.

Dall'Introduzione dell'Autore:

Avanti negli anni, riandando con la mente al passato, ritengo valga la pena soffermarsi per fare un consuntivo del tempo trascorso, in particolar modo dell'impiego del tempo libero. Solitamente molti, in specie i filatelisti, amano mettere per iscritto i risultati delle proprie ricerche o le considerazioni intorno ad eventi e personaggi filatelici che hanno suscitato il loro interesse. Tra le opportunità che si offrono a una mente propensa ad arricchire le proprie cognizioni culturali è preferibile, pertanto, la rilettura degli argomenti trattati sia per eventuali, ulteriori approfondimenti, sia per portare all'altrui conoscenza fatti e personaggi che resterebbero altrimenti ignorati, per cui si addice a questo scopo la raccolta dei propri scritti.
Riproporre la lettura dei vari argomenti vuoi dire, quindi, ricostruire per momenti la storia cui si fa riferimento e quello filatelico è certamente un momento minore, apparentemente disaggregato, ma ritessuto in spazi informativi di ricerca ben più ampi di quelli propri della cronaca. La materia non è solo vasta, ma è anche ricca di dettagli di carattere non soltanto storico o di costume. Si tratta di una metodologia innovativa che nel settore va oltre il nozionismo per farsi cultura e la filatelia è innanzitutto un fatto culturale.
Spoglio di qualsiasi intento di calcolo o di ambizioni letterarie, allo scopo non solo di tramandare ai posteri la memoria, ma di soddisfare un impegno assunto dall'amore della materia finalizzato a promuovere consapevolezza, ho ritenuto stimolante proporre una raccolta di alcuni dei miei scritti di filatelia, quelli ritenuti più salienti, che raccontano e destano tanti ricordi molti dei quali legati a vicende personali.
Una raccolta di questo genere, oltre a costituire una valido contributo per infondere soprattutto nei neofiti l'amore per la filatelia e le sue origini storiche, ritengo sia l'unica, la vera eredità che si possa lasciare di sé. Sono ricordi, nozioni, sentimenti che evocano momenti di vita vissuta. La memoria, disse Eugenio Scalfari, sono le opere di ciascuno di noi; indubbiamente non c'è eredità più valida della memoria.
.......

 

Collezionare libera...mente - edito da Posteitaliane - pp. 96, illustrazioni a colori - fuori commercio

Presentazione di Marisa Giannini, Responsabile Filatelia Poste Italiane S.p.A.:

"Le grandi idee nascono a volte da piccole cose. Il progetto "Filatelia nelle carceri", sviluppato dalla funzione Filatelia di Poste Italiane, prende spunto da un interesse manifestato da alcuni detenuti del Carcere di Bollate, che nel 2010 diedero vita ad un circolo filatelico interno all'istituto penitenziario.
Attraverso la filatelia, i partecipanti a tale primo progetto hanno costituito un significativo percorso educativo, approfondendo tematiche sulle materie più disparate come la storia, la musica, l'arte, la geografia e la religione.
Tutto, naturalmente, attraverso i francobolli .
La lusinghiera esperienza di Bollate ha permesso a Poste Italiane di realizzare un progetto formativo, pensato come un contributo, attraverso la filatelia e i suoi strumenti, per favorire quel senso di umanità necessario in un percorso di rinascita, estendendolo ai detenuti di tutte le strutture carcerarie dislocate sul territorio ed a quanti, operando all'interno degli Istituti, sono preposti per il loro reinserimento nella società anche mediante relazioni continue con la realtà esterna, ottenendo così quella riabilitazione che è alla base del sistema carcerario italiano. L’iniziativa ha coinvolto anche altri soggetti pubblici e privati, che sono diventati partner fondamentali del progetto.
Anzitutto i ministeri della Giustizia e dello Sviluppo economico, quest'ultimo interessato in quanto titolare della competenza in materia di emissione di carte valori postali e politica filatelica. Inoltre la Federazione fra le Società Filateliche Italiane e l'Unione Stampa Filatelica Italiana, i cui soci hanno offerto la propria disponibilità a sostenere l'iniziativa a livello territoriale.
La collaborazione e la sinergia fra tutti questi soggetti hanno dato luogo ad un apposito protocollo d'intesa, firmato a Roma il12 febbraio 2013, con il quale si è voluto formalizzare il progetto di carattere sociale preconizzato da Poste Italiane.
Il presente volume fa parte del kit in dotazione ai detenuti ed ai loro formatori, unitamente al materiale filatelico che sarà messo a disposizione da Poste Italiane e dagli altri partner del progetto. A tutti va il mio ringraziamento sincero, così come ringrazio quanti - e sono davvero tanti, in primis i vertici di Poste- hanno creduto nell'iniziativa, offrendoci il proprio supporto.
Si tratta, infatti, di un progetto ambizioso, che non avrebbe potuto prendere il volo senza lo stimolo e l'incoraggiamento dei tanti amici della filatelia, che ancora una volta hanno riconosciuto l'alta valenza culturale del francobollo, tanto più se applicata ad un contesto particolare come quello delle carceri dove, più che altrove, è necessario focalizzare gli sforzi per raggiungere un obiettivo che assume un preciso e forte significato sociale."

 

 

50 ANNI APPASSIONANTI - I primi cinquant'anni del Circolo Filatelico Numismatico e Iconografico Pisano, a cura di Claudio Grande
casella postale 104, 56125 Pisa

INTRODUZIONE DEL PRESIDENTE
Quando, oltre vent'anni fa, mi iscrissi per la prima volta al Circolo Filatelico Pisano, non avrei mai pensato che sarebbe toccato proprio a me l'onore di essere il Presidente del cinquantenario.
Molta acqua è passata sotto i ponti dell'Arno , ed anche sopra durante l'alluvione del 1966, da quando un gruppo di appassionati decise nel 1963 di costituire un circolo filatelico nella città della Torre Pendente. Nel tempo il sodalizio ha ampliato la sua denominazione in numismatico ed iconografico, ed in effetti è proprio grazie alla iconografia che il circolo nel corso degli anni si è fatto conoscere dai pisani e non solo. Non c'è stata manifestazione o ricorrenza in città che non sia stata ricordata con una cartolina e/o con un annullo postale. l tempi però, purtroppo, sono cambiati, ed oggi ci dobbiamo arrampicare sui proverbiali specchi per raggiungere quello che solo
pochi anni fa era una cosa facilissima. L'età media dei soci si è pericolosamente innalzata, molti ci hanno lasciato anche prematuramente, le istituzioni non ci danno più una mano come una volta, insomma tutto è più difficile. Comunque oggi dobbiamo pensare al nostro cinquantenario, e lo facciamo presentando ai pisani, e non solo, questa pubblicazione preparata con molta bravura dal
nostro vicepresidente Claudio Grande. Ho letto da qualche parte che " un cinquantenario significa rinverdire i valori sociali dei fondatori attraverso le opere, rendendone partecipi i più giovani ". A questo proposito mi è impossibile non ricordare colui che per tanti anni, sia come consigliere sia come presidente, è stato l'anima trainante del nostro circolo, e cioè Giuseppe (Beppe) Orazini. E' a lui che io e gli altri componenti del Consiglio Direttivo desideriamo dedicare questo "lavoro" . Da lassù senz'altro ci aiuterà, assieme a tutti gli altri che sono con lui, a superare gli scogli che ci ritroveremo davanti nei prossimi ... cinquant'anni.

Fabrizio Paolicchi

Storia della Navigazione a Vapore e dei Servizi Postali sul Mediterraneo di Alessandro ARSENI - Le Navi a Vapore, Volume 1 1818 - 1839 - pp. 128, illustrazioni a colori - € 50,00.
reperibile presso l'autore: arseni@thepostalgazette.com o presso: www.vaccari.it   E-mail info@vaccari.it

dalla seconda di copertina
:
Il mare, da sempre, più che essere qualcosa capace di dividere i vari Paesi è stato proprio inteso come mezzo di comunicazione.
Per moltissimi secoli, però, i collegamenti, affidati a navi spinte dalla forza muscolare o dal vento, sono stati estremamente aleatori. È solo coi primi decenni del XIX secolo che l'introduzione della propulsione a vapore, prima a ruote e poi ad elica, permise di istituire, fra i diversi porti, regolari servizi di linea.
Ovviamente, la nuova situazione non poteva non essere sfruttata dai servizi postali che, da sempre, hanno rappresentato l'asse portante di qualsiasi forma di commercio.
La nascita dei primi vapori, quindi, non poteva che dare un notevole impulso al trasporto della corrispondenza.
Nel secolo XIX il servizio postale era già, pressoché in tutti i Paesi, monopolio statale. Però la gestione delle linee di navigazione, almeno dal punto di vista del traffico postale, non poté essere immediatamente esercitata in prima persona dai diversi stati. Per molti anni ancora, quindi, la posta veniva affidata direttamente dagli uffici postali del porto di partenza o addirittura dai privati cittadini alle navi che stavano per salpare. Solo in seguito cominceranno ad arrivare le prime convenzioni tendenti ad istituire, a bordo delle navi, veri uffici postali destinati a gestire l'inoltro della corrispondenza.
Prima dell'introduzione dei timbri postali con l'indicazione del nome del battello, avvenuta solo nel 1892, ben poco o nulla si sapeva sulla nave che aveva effettivamente trasportato la corrispondenza. Però basta guardare un po' di lettere viaggiate di quell'epoca per accorgersi che, in genere, il nome del vapore utilizzato per il trasporto è ben evidente. Non è riportato mediante uno speciale timbro ma è trascritto a mano. E il nome era trascritto dal mittente o dall'impiegato dell'ufficio postale che, con quella indicazione, intendevano specificare la nave prescelta per il trasporto della corrispondenza.
È evidente che uno studio che tenga conto di tutte le possibili indicazioni manoscritte del genere appare estremamente difficile e, ancora di più, quando la lettera manca dell'indicazione e reca solo un generico timbro "Via di Mare".
Di ricerche del genere ne sono già state effettuate, in passato, per alcuni Paesi. Nulla del genere, però, era stato tentato fino ad ora per l'Italia.
L'opera che presentiamo definisce le navi appartenenti alle Compagnie di Navigazione che hanno operato nel XIX secolo dai porti italiani e stranieri, le date di partenza e arrivo, le Linee di Navigazione e, in particolare, quali sono stati i vapori che hanno trasportato la corrispondenza in quegli anni.
L'Autore ha l'indubbio merito di aver aperto un nuovo capitolo nella storia postale italiana. Capitolo che, se opportunamente analizzato e approfondito, potrà dare le più ampie soddisfazioni sia a chi si è già occupato dell'argomento sia a chi, invogliato da questa ricerca, vorrà cimentarsi in uno studio di sicuro interesse storico e collezionistico.
 

 

FILATELICA - ATTI del Sesto Congresso Nazionale: Tutti i colori della filatelia - a cura del forum di Filatelia&Francobolli, Editing di Rosalba PIGINI - pp. 254 con 540 immagini a colori, con CD completo delle immagini di tutte le collezioni esposte - € 32,00.
I soci del forum possono rivolgersi a Rosalba e riceveranno anche le etichette di FilateliCa in omaggio oppure è reperibile presso www.vaccari.it   E-mail info@vaccari.it

vedi la recensione in "Storie di Posta" n. 8 >>>>>>>

Sommario
Pag.3 l Benemeriti - Pag. 5 La locandina - Pag. 6 l ringraziamenti - Pag. 9 Le presentazioni - Pag. 13 L'annullo e i francobolli - Pag. 14 Le cartoline
LE RELAZIONI
Pag. 15 Enrico Carsetti: Cuba, una storia di rivoluzioni; Pag. 31 Roberto Monticini: La filatelia non è un hobby, è cultura: l'esperienza de "Il postalista"; Pag. 47 Fabio Vaccarezza: l tesori del/'isla del Coco, fra pirati e uffici postali temporanei; Pag. 58 Sebastian Felderer; La città di Merano: anni di grande filatelia; Pag. 72 Claudio Ernesto Manzati: Francesco Gagliardi: La posta delle missioni militari italiane di pace nel mondo; Pag. 77 Paolo Vaccari: Stato Pontificio 1869- centesimi 80 rosa carminato detto Fragolone; Pag. 86 Massimiliano Ferroni: Le croci di Sant'Andrea nei colori della l e Il emissione del Lombardo Veneto; Pag. 107 Francesco Riboldi: Succedeva 150 anni fa; Pag. 122 Domenico Griseri: l francobolli del Perù; Pag. 127 Renato Dicati: Le comete: dal mistero alla scienza; Pag. 142 Luigi Loretoni: Le scandalose vicende di Amelia; Pag. 152 Valeria Vignati: La percezione del colore e il saturation cost; Pag. 174 Flavio Riccitelli: La posta aerea commerciale italiana via Zeppe/in per il Sudamerica dal 1932 al 1936; Pag. 196 Andrea Marini: Imperia/ Trans Antarctic Expedition 1914-1916 SHACKLETON: mission impossible; Pag. 207 Luigi Santini: l francobolli con il pandino (le emissioni WWF); Pag. 222 Rosalba Pigini: L 'avventuroso viaggio del capitano Ood sulla Giri Pat; Pag. 230 Stephan Jorgens: Francesco Dodi La macchina bollatrice delle officine Dani di Firenze; Pag. 240 Paolo Cardillo: l così detti "non emessi" del 1854-55; Pag. 247 Franco Filanci: FilateliCamente parlando - Il Novellario
LE COLLEZIONI (Con le immagini di tutti i fogli illustrate nel CD)
Paolo Cardillo - Prove, saggi e ristampe della Il e 111 emissione del Regno di Sardegna; Giuseppe Cirneco - Dallo Sparre ai De la Rue, pei saggi et le prove; Giuseppe Cirneco - 1864-66 Dal bollo sperimentale al numerale a punti; Sergio De Benedictis - Dai Flying doctors ai medici nello spazio; Sebastian Felderer - Freigemacht! l Affrancato!; Sebastian Felderer - GroBe Meister, kleine Werke l Grandi Maestri, piccole Opere; Sebastian Felderer - SEPAC, la nuova esperienza filatelica; Andrea Fusati - Gli uffici postali dell'antica provincia di Venezia durante il Regno Lombardo Veneto; Luigi Loretoni - Storia postale di Amelia; Ruben Berta - Nadir Castagneri - Roberto Cruciani - Francesco Gagliardi - Claudio Ernesto Manzati - Domenico Matera: Collezione collettiva- Le missioni militari in tempo di pace: rarità storico postali; Francesco Riboldi - Le prime marche da bollo del Regno d'Italia; Flavio Riccitelli - l voli di anticipazione degli anni '30 da l per i transatlantici in viaggio sulla rotta Nord-Atlantica; Mario Serone - 1O centesimi Lombardo Veneto; Antonio Galante - L'anno polare internazionale - Salvaguardia dei ghiacci e dei poli.
 

 

«Francobolli... con il naso lungo. Breve storia delle Avventure "filateliche" del burattino più famoso al mondo, Catalogo tematico illustrato a colori dei francobolli, degli annulli e degli interi postali dedicati a Pinocchio in Italia e nel mondo di Renato BALDONI (seconda edizione riveduta e accresciuta) – De Frede Editore – pp. 64 con riproduzioni a colori su carta patinata – 50 esemplari - € 15,00 su prenotazione, distribuito dallo Studio Bibliografico "Il Mosaico" del dott. Renato Baldoni - Via S. Aspreno, 13 - 80133 Napoli - email ilmosaicolibri@fastwebnet.it

Questa "Breve storia delle Avventure "filateliche..." è la seconda edizione riveduta ed accresciuta ed è in realtà l'unico catalogo di francobolli, annulli ed interi postali della tematica relativa a Pinocchio, tematica che non ci risulta affrontata sino ad oggi malgrado il personaggio di Collodi sia una delle figure più conosciute in Italia e nel mondo; la pubblicazione coincide con il 130° anniversario della Prima Edizione del libro italiano più famoso del mondo "Le Avventure di Pinocchio".

Non voglio soffermarmi sui luoghi comuni di molte recensioni, ma sull'impatto emozionale fortissimo che produce in quanto in ciascun lettore, non importa se collezionista o semplice fruitore casuale, penetra nel profondo... risvegliando ricordi, fantasie..., cose dimenticate risvegliando quindi il bambino nascosto che in silenzio vive in ciascuno di noi e non chiede altro che qualche opportunità per farci sentire la sua voce dimenticata.
 

“BIMILLENARI, SCRITTORI E ALTRI PRETESTI” DI FRANCESCO GIULIANI - “Prose creative sui francobolli del Regno d’Italia”.  Edizioni del Rosone, Foggia, 2013, pp. 278, euro 20 - Il libro è in vendita presso le Edizioni del Rosone di Foggia, http://www.edizionidelrosone.it/ o attraverso i siti di vendita on line.

QUANDO LA LETTERATURA SPOSA LA FILATELIA
E’ appena giunto in libreria, dopo la presentazione in anteprima nel corso del Salone del libro di Torino 2013, nello stand della Regione Puglia, il volume di Francesco Giuliani “Bimillenari, scrittori e altri pretesti”.
Il testo, singolare e felice incontro tra letteratura e filatelia, si ricollega idealmente a quello apparso nel 2012, per i tipi dello stesso editore, “La fucina, la vendemmia e il legname”, dedicato alla serie ordinaria del 1950 “Italia al lavoro”.
Lì Giuliani aveva composto 19 prose, una per ognuna delle regioni ritratte (l’Abruzzo e il Molise erano ancora uniti…). Ora, invece, l’Autore ha fatto cadere la sua scelta su 8 serie del Regno d’Italia, apparse dal 1923 al 1942, particolarmente importanti.
Si tratta, per le precisione, del Cinquantenario della morte di Manzoni (1923); del bimillenario della morte di Virgilio (1930); della serie “Pro Dante Alighieri” (1932); del decennale della marcia su Roma (1932); della mostra delle colonie estive (1937); del bimillenario della nascita di Augusto (1937); del bimillenario della nascita di Tito Livio (1941); del terzo centenario della morte di Galileo Galilei (1942).
Ispirandosi a queste vignette, Giuliani ha composto 77 prose d’arte (o creative che dir si voglia), tutte della stessa lunghezza di 2.000 battute, spazi inclusi, traendo spunto dai grandi nomi del mondo classico (Augusto, Virgilio, Livio), ma anche dai protagonisti del secondo millennio, da Dante a Manzoni, da Galilei a Leopardi, senza dimenticare l’affresco dell’Italia della prima parte del Novecento, con le sue ambizioni e le sue tragedie.
I francobolli, insomma, come ricorda il titolo, offrono all’Autore pretesti narrativi per raccontare il destino dell’uomo di sempre.
Il volume riproduce a colori i singoli esemplari filatelici, ingranditi, in modo da esaltarne i dettagli. Varie vignette, tra l’altro, sono opera del principe dei disegnatori, l’artista romano Corrado Mezzana.
Le prose sono precedute dall’ampia ed acuta prefazione di Francesco De Martino, “Per amor di atéleia. Le ekphraseis di Francesco Giuliani”. De Martino, docente ordinario di Lingua e Letteratura Greca nell’Università di Foggia, ricostruisce opportunamente e da par suo il contesto storico e letterario nel quale affondano i soggetti dei francobolli e le prose di Giuliani, aggiungendo ancora un’altra nota di interesse al libro.

FRANCESCO GIULIANI (San Severo, 1961), italianista, è docente a contratto di Letteratura italiana contemporanea nella Facoltà di Lettere dell’Università di Foggia.
Nel corso degli anni ha dedicato, tra l’altro, lavori a Verga, a Carducci (recente è il corposo volume In cerca di Melisenda, incentrato sulle liriche della raccolta Rime e ritmi) e ai Futuristi.
Si è poi soffermato sui rapporti letterari tra la Puglia e il quadro nazionale, con alcuni densi volumi che hanno riscosso dei lusinghieri apprezzamenti in ambito scientifico, portando in primo piano autori non di rado sconosciuti o ingiustamente sottovalutati.
Con le “Edizioni del Rosone” di Foggia ha tra l’altro pubblicato: Viaggi letterari nella pianura (2002), Occasioni letterarie pugliesi (2004), Saggi, scrittori e paesaggi. Nuove occasioni letterarie pugliesi (2005), Viaggi novecenteschi in terra di Puglia (2009) e Nel Nord della Puglia (2011).
A questo versante della sua ricerca si lega anche la riedizione di testi di letteratura di viaggio, come Il Gargano di Antonio Beltramelli, nel 2006, e Nostalgie di mari lontani di Michele Vocino, nel 2010.
Ha curato, infine, l’edizione di opere del poeta decadentista Umberto Fraccacreta e del futurista Mario Carli.


 

LA COMUNICAZIONE EPISTOLARE DA E PER TORINO - I dalle origini alla seconda Madama Reale (1684), di Italo ROBETTI e Achille VANARA, 228 pagine con illustrazioni a colori, Collana di studi sui bolli postali A.N.C.A.I., maggio 2013, € 20,00 per recupero spese, da richiedere agli autori: italo.robetti@alice.it oppure achille.vanara@alice.it

Dalla premessa degli autori:

Il comune interesse che ha sempre accomunato gli autori nei confronti degli aspetti postali e marcofili riguardanti Torino, la loro città, li ha portati, in passato, a rivolgere la loro attenzione e la loro ricerca al periodo in cui apparvero, sulla corrispondenza, le prime impronte di bolli di questa città. Apparve così, su L’ANNULLO, periodico dell’ANCAI, una serie di articoli che, dalla Nazione Piemontese alla Seconda Restaurazione, presero in considerazione, con un certo approfondimento tecnico, i timbri via via utilizzati presso l’ufficio postale di Torino.
Alla richiesta, da parte di alcuni collezionisti, di raccogliere tutto quanto scritto in un unico volumetto, essi si chiesero, a quel punto e forse con un po’ di presunzione, se non era il caso di fare una storia della comunicazione epistolare torinese cominciando dall’inizio. Ovvero da quando sulle lettere, in assenza di bolli, si contrassegnavano i frontespizi e il retro delle missive con segni, con date manoscritte di partenza e di arrivo, con inviti alla celerità del recapito, con indicazioni del percorso, con raccomandazioni finalizzate al reperimento del destinatario, con segni numerici dei compensi pagati o da pagare al vettore, con indicazioni sul tipo di vettore ecc. Tutti questi segni, ovvero marche, rientravano e rientrano di diritto nell’ambito della cosiddetta ‘marcofilia-postale’.
La principale difficoltà che gli autori hanno incontrato era quella di reperire il materiale per illustrare questa storia, ancorché limitata alla città di Torino. Accedendo all’Archivio di Stato di Torino per controllare ‘de visu’ i primi provvedimenti sui mastri di Posta, gli autori si resero conto che, esaminando con certi criteri i vari fondi a disposizione, si poteva reperire della corrispondenza, ricevuta e diligentemente conservata, dei vari conti e duchi di Savoia, delle loro consorti ma anche dei cosiddetti ‘particolari’. Si resero conto, altresì, che la comunicazione epistolare torinese non poteva essere disgiunta dalla storia dei personaggi che detenevano il potere in Piemonte, perché questi costituivano quella minoranza privilegiata che dettava le regole, dapprima in modo esclusivo al proprio servizio e poi, via via, concedendo il ‘servizio’ anche ai ‘particolari’, sempre però in regime monopolistico. È stata così quasi ineludibile la scelta di abbinare i vari capitoli ai periodi di governo dei conti, dei duchi e delle reggenti di casa Savoia.
L’abbondanza del materiale a disposizione, li ha portati ad interessarsi anche delle modalità di chiusura delle lettere, con le legature, con i ponticelli orizzontali e verticali, con i cordoncini di seta fissati dalla ceralacca, con i vari tipi di ‘nizze’, confrontandosi così col lavoro del Riggi, e in qualche caso aggiornandolo. Ne è scaturito, in loro, il vivo desiderio di condividere la conoscenza acquisita con tutti i collezionisti e ricercatori che, abitando in varie e lontane parti del paese, non hanno facilità di accesso a tali consultazioni.
Per il periodo compreso in questo primo volume, di tutte le fotografie scattate e dei particolari da esse ricavati, vengono proposte circa 500 immagini su un totale di 3.500 archiviate. Il tutto è inserito in un contesto di note storico-cronologiche, messe su uno sfondo grigio chiaro, che possono essere facilmente tralasciate da chi, a queste, non è interessato. Le immagini e la loro descrizione, in caratteri rosso prugna, sono state intervallate da notizie relative alla regolamentazione della posta dei cavalli e della posta delle lettere, ovviamente, in Piemonte. Per la posta delle lettere il periodo preso in considerazione non prevedeva ancora un pubblico tariffario per il loro trasporto, tariffario che comparirà soltanto nel 1698, quando, di fatto, il servizio postale fu aperto ufficialmente ai ‘particolari’. Il volume si completa con la bibliografia delle opere da cui sono state ‘prelevate’ notizie e considerazioni ovvero semplicemente consultate, con l’elenco dei fondi consultati, con delle tabelle sinottiche relative ai mastri di posta, alla cronologia dei papi e dei sovrani, concludendo, infine, con un indice analitico e alfabetico dei segni e delle frasi ‘postali’ che apparvero sui frontespizi od al verso delle lettere.

 

CAMPIONE L'EXCLAVE ITALIANA in terra svizzera, di Edoardo P. OHNMEISS, 92 pagine con illustrazioni a colori, editoriale SOMETTI, Mantova 2013, non in vendita, omaggio dell'autore.

dalla premessa dell'Autore
Iniziai a raccogliere sistematicamente notizie, documenti e materiale di Storia Postale relativi a Campione a partire dagli anni settanta. Ho potuto così constatare che la storia di quella exclave italiana era poco conosciuta dagli stessi cittadini italiani e il relativo materiale alquanto raro e difficile da reperire.
Ciò premesso, ritengo che tutto ciò che riguarda la storiografia di Campione, già affrontata con dovizia dagli svizzeri del Canton Ticino che ne hanno curato con precisione l'elencazione dei documenti amministrativi, necessitasse di un completamento per quanto concerne la parte dedicata alla Storia Postale.
Questo lavoro si divide concettualmente in due parti: quella storiografica e quella relativa ai collegamenti postali. Nella prima parte si affronta il tema dell'evoluzione di quella minuscola ex clave italiana, partendo dalle origini che si perdono nei tempi antichi per i quali non esiste che una scarna documentazione. Si sa soltanto che essendo il territorio a contatto con il lago Ceresio, comunemente conosciuto come lago di Lugano, per questo motivo le antichissime popolazioni sono identificate come protoliguri (lacustri) a cui succederanno varie altre civiltà come vedremo nella parte storica.
Per quanto riguarda lo studio della Storia Postale di Campione, i primi collegamenti e scambi si realizzano ali' epoca dei Comuni. Tra le prime lettere campionesi di servizi postali ufficiali si annoverano, tra l'altro, quelle di epoca napoleonica.
Grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato, assecondato e sostenuto nel portare a termine questo studio. Un particolare ringraziamento ai miei amici svizzeri per i quali Campione rimane sempre una loro interessante enclave.
 

DA LEGNANELLO A LEGNANO FRA STORIA E FILATELIA, di Raffaele Baroffio, 92 pagine con illustrazioni a colori, brossura, edizione 2013, prezzo di copertina € 15,00 inclusa spedizione piego di libri ordinaria, da richiedere all’autore raffabar@libero.it

Normalmente gli studi di filatelia prefilatelica riguardano ampie zone territoriali (provincie o intere regioni o antichi stati); del tutto infrequente uno studio particolareggiato su un’unica località. Invece questo volume cerca di creare un amalgama fra storia e filatelia. Il raro annullo di Legnanello è quanto ci rimane del ricordo dell’ufficio postale posto a lato dell’asse della strada postale che da Milano va verso Sesto Calende (in territorio del Lombardo Veneto) e oltrepassato il fiume Ticino si inoltra sul territorio posto sulle rive del Lago Maggiore (Regno di Sardegna). La ricerca dello studioso durata oltre un decennio cerca di gettare nuova luce su uno dei più rari timbri utilizzati nel regno LV. Timbro raro in periodo prefilatelico e ancora più raro se utilizzato per l’annullamento dei francobolli della prima emissione. Se è stato facile per tutti gli altri studiosi (Vollmeier lo indica utilizzata dal 1840 al 1850, il Banci dal 1847 al 1850) indicare che l’ultimo uso risale al 1850, più difficile stabilire i primi periodi d’uso. Baroffio grazie al rinvenimento del bando del 13 marzo 1839 che da Vienna l’I. R. Aul. Supr. Direzione delle poste istituiva l’ufficio postale di Legnanello coincidente con la stazione di posta-cavalli già ivi operante da tempo fa quindi risalire ad un anno prima la probabile istituzione e utilizzo del bel timbro in corsivo. Resta comunque ancora incerta la messa a riposo di questo timbro. Chiuso l’ufficio nei primi mesi del 1850 e spostato in prossimità del centro cittadino di Legnano, la dotazione dell’ufficio di Legnanello ha continuato ad essere in uso a Legnano dato che un documento lo fa vedere ancora in attività fino al 9 ottobre 1850, testimoniato dalla lettera presentata a pag. 70 del volume.
Comunque resta evidente nella lettura che anche solo una ricerca filatelica possa sottendere una visione storica più ampia. Il volume parte da lontano, dalle origini, per arrivare a l’altro ieri mostrando l’avvicendarsi dei vari timbri annullatori o meno. Cerca di essere esauriente per il lettore filatelico e cerca invece di incuriosire il lettore generalista. Una commistione di certo non usuale ma che può dare buoni frutti.


Danilo Vignati


IL NOVELLARIO Enciclatalogo della Posta in Italia - volume 1°: le Regie Poste Italiane 1861 - 1889 di Franco FILANCI (Accademia Italiana di Filatelia e Storia postale) - Cif/UNIFICATO  - 144 pp - illustrazioni a colori - € 16,90
reperibile:
http://www.unificato.it/

Il Novellario che riporta nel sotto titolo "Enciclatalogo della Posta in Italia" non significa né ½ enciclopedia né ½ catalogo: è una vera enciclopedia e un intero catalogo anche se la parte catalogo si presenta in modo concettualmente e visivamente diverso da come siamo abituati mentalmente a concepirlo.

Il Novellario si presenta come elemento fortemente innovativo nel mondo della Filatelia, ma questa innovazione non è poi così rivoluzionaria, né tanto meno coglie di sorpresa coloro che da sempre seguono il pensiero e le elaborazioni in tema di Franco Filanci, che resta coerente con il suo concetto di Filatelia e Storia Postale tanto é che le sue parole di presentazione sono: "Lo scopo del Novellario è ricominciare da capo".

All'uscita de Il Novellario hanno fatto seguito molteplici e lunghissime recensioni, credo che servano a poco: occorre solo acquistarlo-aprirlo-leggerlo per comprendere il "ricominciamo da capo", una rivoluzione?. No, essa é solo la logica da seguire perché la Filatelia possa ritornare ad essere protagonista; chi propaganda che la filatelia è ormai in una crisi irreversibile, forse lo non accoglierà con benevolenza e forse non ne vedrà grandi benefici, chi invece ha compreso che la crisi é prodotta da un certo modo "di fare Filatelia", credo che, non solo faccia bene a leggerlo perché in esso troverà le linee guida per il rilancio della Filatelia, ma anche un nuovo arricchimento personale, con conseguenti nuovi stimoli per il proprio operare.

Direi che questo, per chiarezza e rigore, è un testo formativo ed utile sia agli addetti ai lavori che ai nuovi cultori, quindi da propagandare e diffondere anche fuori dalle mura delle nostre "roccaforti".

 





"INTERI POSTALI ITALIANI CON SOVRASTAMPA COMMEMORATIVA DI ASSOCIAZIONI FILATELICHE, DAL 1932 AL 1975", curata da GIUSEPPE FADDA insieme a CARLO SOPRACORDEVOLE e a PIETRO FRANCO STRACCHI.
Il libretto consta di 190 pagine, a colori, prezzo di copertina di 28 euro, in omaggio ai soci UFI, si può acquistare presso la Segreteria UFI: casoli@alice.it

 

“E’ con vero piacere che posso annunciare che l’UFI può presentare ai suoi soci e al mondo del collezionismo un nuovo lavoro: una inedita monografia attinente agli interi postali italiani.
L’argomento trattato questa volta riguarda un settore specifico piuttosto popolare fra i cultori degli interi moderni e semimoderni che annovera un numero piuttosto vasto di estimatori.
La monografia è frutto dell’impegno di Giuseppe Fadda, coadiuvato da Pietro Franco Stracchi, collezionista “storico” di questo tipo di interi e, in varia misura, da qualche altro, indicato in copertina e all’interno, e si occupa dunque degli “INTERI POSTALI ITALIANI CON SOVRASTAMPA COMMEMORATIVA DI ASSOCIAZIONI FILATELICHE DAL 1932 AL1975”.
La pubblicazione rientra a buon diritto fra quelle che contribuiscono a realizzare la storia della filatelia e viene a costituire il quarto “Speciale”dell’Unione Filatelisti Interofili. Vi si troveranno catalogati, descritti, riprodotti al recto e al verso tutti gli interi postali – praticamente soltanto le cartoline, però, oggetti che si prestano egregiamente a questo utilizzo – che nel giro di circa mezzo secolo vennero impiegati per celebrazioni e commemorazioni nate dall’iniziativa di associazioni e circoli filatelici vari. E per di più, essi sono associati agli annulli speciali che ne accompagnarono l’edizione. Per ciascuno di essi è inoltre stilata una doppia quotazione: con e senza annullo. Ovviamente non potevano essere prese in considerazione le varie cartoline di produzione privata, anche se spesso assai gradevoli e singolari, ma che non hanno avuto quale supporto un intero ufficiale emesso dalle poste.
Mentre porge un ringraziamento all’Autore per l’impegno profuso, l’UFI si augura che il proprio sforzo editoriale, dovuto soprattutto ai costi della stampa delle illustrazioni, circa 800 tutte riprese a colori, venga apprezzato dai collezionisti.

(Carlo Sopracordevole – Presidente UFI).”
 

 


Lodovico Josz incisore di bolli postali in una famiglia di artisti  - a cura di Paolo Saletti, con la collaborazione di Paolo Guglielminetti e Italo Robetti - Poste Italiane "Divisione Filatelia", nella "Collana di Studi sui Bolli Postali" dell'ANCAI (Associazione Nazionale Collezionisti di Annullamenti Italiani), con l'allegato CD e abbondante iconografia - NON IN VENDITA
Alcune copie sono ancora reperibili presso l'autore: paolosaletti@canneti.it

 

 

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Prove, saggi e ristampe della II e III emissione del Regno di Sardegna - Studio e catalogazione di Paolo CARDILLO - Vaccari Editoria
160 pp. - 14 tavole e 160 ill. a colori - carta patinata di alta qualità - formato cm 17x24 - brossura - ed. 2013 collana «gli Utili», valutazione in punti - In italiano e inglese - € 30,00
reperibile www.vaccari.it   E-mail info@vaccari.it

Approfondita ANALISI dei tipi di prove che Francesco Matraire utilizzò per la II e la III emissione del Regno di Sardegna, come e perché le utilizzò, i saggi definitivi presentati alle autorità ministeriali per l'approvazione, la genesi della IV emissione, le ristampe che il grande tipo-litografo produsse alla scadenza del suo contratto con le Regie Poste alla fine del 1863 autorizzate dallo stesso Ministero.
L'autore ha avuto la possibilità di esaminare una notevole quantità di materiale, parte del quale proveniente in condizioni sostanzialmente immutate dai confronti del Maestro Emilio Diena, unitamente a frammentari appunti e numerazioni progressive a matita da attribuirsi allo stesso Maestro se non addirittura a Matraire.
Allo studio segue una dettagliata CATALOGAZIONE di questi oggetti, in gran parte mai presentati in altre pubblicazioni, suddivisi in prove, saggi e ristampe, con una scala di valori in punti basata sulla grande esperienza dell'autore che permetterà al collezionista di comprendere quali dei molti oggetti catalogati siano più pregevoli e difficili da reperire.
Una ricca appendice di TAVOLE ILLUSTRATIVE con ingrandimenti ad alta definizione esemplifica il percorso di studio seguito e lo rende ancor più facilmente fruibile a chiunque abbia piacere di conoscere una parte fondamentale dell'appassionante storia dei nostri francobolli.
In allegato, la VALUTAZIONE ECONOMICA, riferita alla scala di punteggi presente nella catalogazione, con il prezzo relativo a questi oggetti quando essi siano di prima scelta (qualità "A" Vaccari).
La storia dei francobolli emessi e regolarmente usati per posta non può prescindere dal lavoro di studio e preparazione che ha portato a quel risultato. Francesco Matraire ha sorretto le sorti dei valori bollati del Regno di Sardegna, poi Regno d'Italia, per oltre 12 anni, e attraverso il suo operato oggi centinaia di collezionisti possono provare emozioni che non hanno eguali nel costruire le loro raccolte.
 



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