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La
Repubblica Sociale Italiana di Luigi SIROTTI (seconda edizione) – Ed.
A.I.C.P.M. Associazione Italiana Collezionisti Posta Militare – 528 pagine a
colori – 21x29,7 – Ed. 2010 – prezzo per i soci € 20,00 per i non soci € 40,00
- Versamenti sul ccp 49059124 intestato AICPM: indicare nella causale i volumi
richiesti.
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Vincenzo Fardella de
Quernfort e la sua attività pubblicistica, di Umberto Balistreri, pp. 270 in
formato A5, illustrazioni a colori.
Distribuito gratuitamente a chi ne farà richiesta alla Segreteria dell'A.S.P.S.
- Via Salvatore Aldisio, 3 - 90146 Palermo - dietro rimessa di € 5,00 per
spese di spedizione.
la presentazione di Rita Cedrini
Parlare del lavoro di un autore è sempre un atto di arroganza perché ci si
attribuisce la capacità di saper leggere tra le righe, di poter esplicitare
l'intento dell'intera opera, di sviscerare la visione che guida l'autore al
risultato.
Nel caso di Umberto Balistreri l'arroganza è duplice perché oggetto/soggetto
del suo libro è una delle figure più ragguardevoli, non solo della cultura
isolana, in ambito filatelico: Vincenzo Fardella de Quernfort.
Il sottotitolo esplicita chiaramente il contenuto: racconto fotografico di una
vita dedicata alla filatelia e alla storia postale siciliana.
Vincenzo Fardella de Quernfort è noto, infatti, per aver orientato i propri
interessi, fin da bambino, verso la filatelia. Interesse/amore che è divenuto
nel tempo ragione di incontri, di dibattiti, di viaggi, di convegni, di
pubblicazioni, di mostre e al contempo occasione di riconoscimenti sempre più
prestigiosi, sia a livello nazionale che internazionale.
Umberto Balistreri è vero che regala al lettore una passeggiata tra le cadenze
cronologiche di una vita, ma le cadenze sono tappe dove lo scorrere degli anni
segnano la crescita graduale e continua di un patrimonio di conoscenze e di
reperti che vanno a costituire le tessere per costruire il mosaico di una
storia che è cultura nel senso più completo del termine. Infatti, è storia di
una innovazione, di una grafica, di una tecnologia, di un sistema di
tassazione, di un costume che diventerà norma.
Non c'è archivio in cui Vincenzo Fardella de Quernfort non abbia compulsato
fonti, ricercato documenti, registrato notizie, trovato informazioni che hanno
esitato nel far cadere il velo su lacunosi vuoti storici. A leggere la sua
produzione di studioso, le numerose partecipazioni a congressi, le
innumerevoli conferenze viene da chiedersi come abbia potuto in un solo arco
temporale assolvere a un impegno cosi totalizzante. Per fugare ogni dubbio
Umberto Balistreri affianca un racconto fotografico, come ha voluto ben
definirlo, immagini che sono attimi di un percorso che vanno a costituire un
unico fil rouge dedicato tutto alla filatelia e per converso alla storia della
Correrìa.
In questa ricostruzione, che non è soltanto storia privata della vita di un
uomo, della sua attività, dei suoi interessi, delle due pubblicazioni, si
proietta la società e la cultura del nostro Novecento appena terminato, per i
grandi uomini e gli studiosi con cui Vincenzo Fardella si è incontrato e ha
condiviso scoperte e risultati di questo ambito di interessi, organizzato
eventi, promosso iniziative anche al fine di sensibilizzare proseliti e far
comprendere quanta testimonianza di storia ci fosse in quel piccolo pezzo di
carta assurto a documento di storia e per la storia. Un microcosmo, quello del
francobollo, che racconta di cambiamenti che hanno mutato i destini di intere
comunità non solo di quelle europee, anche di popolazioni che le mire
economiche avevano destinato a colonie.
Ci si sente debitori nei confronti di Umberto Balistreri per questa sua fatica
volta a rendere omaggio a un uomo davvero meritevole di tanto riguardo, a uno
studioso in continuo rapporto dialogico con il mondo della filatelia e non
solo. Un omaggio al filologo attento e preciso, al ricercatore scrupoloso e
fedele a quanto appreso dai documenti d'archivio, a cui il tributo sincero è
doveroso anche per il tempo, la pazienza, la costanza e la continuità
d'intenti.
In questo lungo racconto, organizzato in una sequenza tale da poter seguire
nella cadenza dei tempi, di luoghi e di immagini l'interrelarsi degli eventi,
dei saggi, dei risultati, non si esaurisce il contributo dato da Vincenzo
Fardella a questo ambito della cultura cosi aristocraticamente elitario.
Si sa che ha ancora sorprese da regalarci, anticipate talvolta nei brevi
incontri con l'entusiasmo di un bambino che ha negli occhi tutta la meraviglia
della scoperta.
La pubblicazione del volume, fatica immane nel raccordare il tutto, nel
ricordare tutto il percorso di una vita, non vuole essere soltanto l'omaggio a
chi ha raggiunto una tappa anagrafica ragguardevole, vuole essere
riconoscimento per chi non ha mai ceduto alle avversità che la vita riserva,
ai momenti inevitabili di stanchezza e di silenzio.
Se la ricerca esalta, l'assenza di risultati talvolta regala scoramento:
Vincenzo Fardella non ha mai ceduto, certo che la caparbia costanza prima o
poi avrebbe coronato con esiti la sua stanchezza.
Il dato anagrafico è pesante solo per chi non ha scopi da perseguire,
conquiste da raggiungere, sogni da trasformare in realtà. Quando gli interessi
si affievoliscono la vita non ha più nulla da regalare e si trascina come
fardello e non dono di cui godere. Credo che ben presto Umberto Balistreri
dovrà esitare in un'altra fatica: l'aggiornamento del volume dedicato alla
vita di Vincenzo Fardella perché egli non ha smesso di cercare negli archivi e
presto un altro capitolo della sua interessante storia sarà pronta per essere
raccontata.
Ancora una volta il miracolo incredibile di disvelare carte d'archivio si farà
conoscenza per regalare a noi una storia lontana ma affascinante nella
composita ritmicità di eventi e ci sarà regalata con la semplicità di un
racconto accompagnato da un sorriso incantato.
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Prontuario delle
specializzazioni francobolli del Vaticano - 2014 di Marcello Manelli - pp. 24
in formato A5
Inviato gratuitamente e su richiesta a tutti i soci in regola con la quota
sociale 2014 (non soci € 6 spese postali comprese)
Le richieste a: A.I.F.S. - Associazione Italiana Filatelia Specializzata -
casella Postale 311 – 40124 Bologna Centro -
aifs2010@virgilio.it
Dalla Presentazione: Questo lavoro contiene una
classificazione delle posizioni di filigrana e delle dentellature dei
francobolli del Vaticano. La prima classificazione delle posizioni di
filigrana dei francobolli del Vaticano, solo per quanto riguarda la filigrana
“chiavi decussate”, risale al Catalogo D’Urso dal quale ho ricavato molte
informazioni. Ritenendo insufficiente la quantità di materiale che ho potuto
visionare, non ho dato valutazioni e ho indicato (nella sola casella del
“nuovo”) quali sono le posizioni note.
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Il canone dei
francobolli. Gli scrittori italiani nella filatelia, di Francesco GIULIANI -
Edizioni del Rosone di Foggia
(2014, pp. 276, ill., euro 18).
Per ordinare il libro, basta
collegarsi al sito delle Edizioni del Rosone:
http://www.edizionidelrosone.it
Il volume sviscera in modo monografico e
completo i rapporti tra gli scrittori italiani e la filatelia, offrendo un
approccio particolare e originale allo studio della letteratura italiana, in
armonia con lo sviluppo impetuoso della civiltà dell’immagine.
La mediazione dell’immagine, a pensarci bene, ha condizionato lo stesso modo
in cui noi immaginiamo e apprezziamo autori come Dante, Petrarca o Leopardi,
ad esempio, e certi riferimenti iconografici sono ormai indispensabili, anche
se non sempre ce ne rendiamo conto.
Partendo da queste premesse, Giuliani, nella sua ampia trattazione, ha seguito
il modo in cui gli scrittori italiani sono stati rappresentati sui
francobolli.
Il francobollo non è solo un pezzo di carta utile per spedire una lettera, ma
è anche, se non soprattutto, un prezioso strumento che diffonde informazioni e
cultura. Stampati in milioni di esemplari, i valori postali hanno veicolato
capillarmente le immagini dei grandi autori della letteratura e dei loro
capolavori, rappresentando l’effetto di scelte molto significative.
Non a caso il primo autore celebrato nella filatelia è stato Dante Alighieri,
nel 1921, seguito da Alessandro Manzoni, due anni dopo. Da allora si contano a
decine gli scrittori ripresi in un francobollo. Spesso si tratta di autori
classici, ma negli ultimi decenni hanno trovato spazio anche i volti e gli
scritti degli autori più importanti del Novecento, da Primo Levi a Tomasi di
Lampedusa, da Montale a Quasimodo.
In questo modo, dunque, la filatelia offre un prezioso approccio visivo allo
studio della materia, prestandosi a molteplici collegamenti con la letteratura
italiana, ma anche con le altre discipline, visto che nel libro si parla anche
degli scrittori non italiani (latini e stranieri). Non mancano, poi, gli
intuibili agganci alla storia, dal momento che i francobolli contengono anche
un messaggio politico, in modo più o meno evidente, e riflettono il mutamento
del costume (si pensi, ad esempio, al ruolo delle donne nei francobolli, su
cui l’Autore non manca di scrivere delle pagine persuasive e informate).
IL LIBRO
Si può comprendere, a questo punto, il senso del titolo del libro, visto che
l’Autore segue in modo dettagliato il filo delle emissioni filateliche delle
tradizionali nazioni dell’area italiana, ossia Italia, San Marino e Città del
Vaticano, dividendo la trattazione in 14 densi capitoli.
Inoltre, in appendice al libro, sono rappresentati a colori 159 francobolli di
scrittori, in modo da poter avere un immediato riscontro visivo. Come appare
Dante nei francobolli? E quali scene della Commedia sono riprese? Chi è stato
più rappresentato tra Ariosto e Tasso? E qual è lo scrittore del Novecento più
apprezzato dalla filatelia, e perché? Sono, queste, solo alcune delle
tantissime domande che trovano una chiara risposta nel volume, anche grazie
all’ausilio delle Tavole filateliche, che vengono incontro a quanti non hanno
nessuna conoscenza dell’argomento, ma desiderano immediati riscontri.
L’AUTORE
Francesco Giuliani (San Severo, 1961), oltre che docente liceale di Italiano e
Latino, è docente a contratto di Letteratura Italiana Contemporanea nella
Facoltà di Lettere dell’Università di Foggia. Ha al suo attivo numerosi lavori
sulla letteratura italiana e su quella più specificamente pugliese. Ha al suo
attivo anche due libri di prose creative (La fucina, la vendemmia e il
legname. Prose creative sui francobolli dell’Italia al lavoro, Edizioni del
Rosone, Foggia, 2012, e Bimillenari, scrittori e altri pretesti. Prose
creative sui francobolli del Regno d’Italia, Id., 2013, pref. di Francesco De
Martino).
LA COLLANA “STUDI E TESTI”
Il canone dei francobolli. Gli scrittori italiani nella filatelia è stato
inserito, come quinto volume, nella collana universitaria Storia e testi,
diretta dal prof. Sebastiano Valerio, docente di Letteratura Italiana
nell’Ateneo di Foggia.
La collana si avvale di un Comitato scientifico e di referaggio formato da
accademici italiani e stranieri: Giancarlo Alfano (Seconda Università di
Napoli), Antonello Borra (University of Vermont), Domenico Cofano (Università
di Foggia), Claudia Corfiati (Università di Bari), Domenico Defilippis
(Università di Foggia), Laura Melosi (Università di Macerata), Roberta
Morosini (Wake Forest University), Piotr Salwa (University of Warsaw).
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Prontuario delle
specializzazioni francobolli della Repubblica Italiana, di Marcello Manelli -
pp. 34 in formato A5.
gratuito per tutti coloro che lo richiederanno a:
aifs2010@virgilio.it -
A.I.F.S. - Associazione Italiana Filatelia Specializzata - Casella Postale 311
– 40124 Bologna Centro
Nota dell'Autore:
Questo lavoro rispetto all’edizione del 2013 contiene alcune
correzioni e inserimenti. Per la numerazione del 100 lire Democratica ho
mantenuto quella dell’edizione 2008 del Catalogo Sassone specializzato, alla
quale avevo contribuito. Le valutazioni, soprattutto per quanto riguarda
francobolli di fascia alta o medio alta, ritengo dovrebbero essere considerate
punto di riferimento e indice di rarità che solo il mercato e il collezionismo
reale potranno confermare e semmai ulteriormente apprezzare. La
classificazione delle serie “Castelli d’Italia”, “Donna nell’Arte” e
“Prioritari adesivi” è quella proposta da Giovambattista Spampinato che
ringrazio. Gli aggiornamenti saranno pubblicati su “L’Odontometro”, notiziario
dell’A.I.F.S. - Associazione Italiana Filatelia Specializzata.
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STORIA POSTALE E
FILATELIA normative, testimonianze, curiosità e dintorni, di Vito MANCINI -
Editrice Frusinate - pp. 292, circa 300 illustrazioni a colori e bn - fuori
commercio - da richiedere a Vito Mancini, via S: Francesca 78, 03020 S.
Francesca di Veroli FR con offerta minima di € 12,00 che sarà devoluta in
beneficenza.
Dall'Introduzione dell'Autore:
Avanti negli anni, riandando con la mente al
passato, ritengo valga la pena soffermarsi per fare un consuntivo del tempo
trascorso, in particolar modo dell'impiego del tempo libero. Solitamente
molti, in specie i filatelisti, amano mettere per iscritto i risultati delle
proprie ricerche o le considerazioni intorno ad eventi e personaggi filatelici
che hanno suscitato il loro interesse. Tra le opportunità che si offrono a una
mente propensa ad arricchire le proprie cognizioni culturali è preferibile,
pertanto, la rilettura degli argomenti trattati sia per eventuali, ulteriori
approfondimenti, sia per portare all'altrui conoscenza fatti e personaggi che
resterebbero altrimenti ignorati, per cui si addice a questo scopo la raccolta
dei propri scritti.
Riproporre la lettura dei vari argomenti vuoi dire, quindi, ricostruire per
momenti la storia cui si fa riferimento e quello filatelico è certamente un
momento minore, apparentemente disaggregato, ma ritessuto in spazi informativi
di ricerca ben più ampi di quelli propri della cronaca. La materia non è solo
vasta, ma è anche ricca di dettagli di carattere non soltanto storico o di
costume. Si tratta di una metodologia innovativa che nel settore va oltre il
nozionismo per farsi cultura e la filatelia è innanzitutto un fatto culturale.
Spoglio di qualsiasi intento di calcolo o di ambizioni letterarie, allo scopo
non solo di tramandare ai posteri la memoria, ma di soddisfare un impegno
assunto dall'amore della materia finalizzato a promuovere consapevolezza, ho
ritenuto stimolante proporre una raccolta di alcuni dei miei scritti di
filatelia, quelli ritenuti più salienti, che raccontano e destano tanti
ricordi molti dei quali legati a vicende personali.
Una raccolta di questo genere, oltre a costituire una valido contributo per
infondere soprattutto nei neofiti l'amore per la filatelia e le sue origini
storiche, ritengo sia l'unica, la vera eredità che si possa lasciare di sé.
Sono ricordi, nozioni, sentimenti che evocano momenti di vita vissuta. La
memoria, disse Eugenio Scalfari, sono le opere di ciascuno di noi;
indubbiamente non c'è eredità più valida della memoria.
.......
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Collezionare libera...mente
- edito da Posteitaliane - pp. 96, illustrazioni a colori - fuori commercio
Presentazione di Marisa Giannini,
Responsabile Filatelia Poste Italiane S.p.A.:
"Le grandi idee nascono a volte da piccole
cose. Il progetto "Filatelia nelle carceri", sviluppato dalla funzione
Filatelia di Poste Italiane, prende spunto da un interesse manifestato da
alcuni detenuti del Carcere di Bollate, che nel 2010 diedero vita ad un
circolo filatelico interno all'istituto penitenziario.
Attraverso la filatelia, i partecipanti a tale primo progetto hanno costituito
un significativo percorso educativo, approfondendo tematiche sulle materie più
disparate come la storia, la musica, l'arte, la geografia e la religione.
Tutto, naturalmente, attraverso i francobolli .
La lusinghiera esperienza di Bollate ha permesso a Poste Italiane di
realizzare un progetto formativo, pensato come un contributo, attraverso la
filatelia e i suoi strumenti, per favorire quel senso di umanità necessario in
un percorso di rinascita, estendendolo ai detenuti di tutte le strutture
carcerarie dislocate sul territorio ed a quanti, operando all'interno degli
Istituti, sono preposti per il loro reinserimento nella società anche mediante
relazioni continue con la realtà esterna, ottenendo così quella riabilitazione
che è alla base del sistema carcerario italiano. L’iniziativa ha coinvolto
anche altri soggetti pubblici e privati, che sono diventati partner
fondamentali del progetto.
Anzitutto i ministeri della Giustizia e dello Sviluppo economico, quest'ultimo
interessato in quanto titolare della competenza in materia di emissione di
carte valori postali e politica filatelica. Inoltre la Federazione fra le
Società Filateliche Italiane e l'Unione Stampa Filatelica Italiana, i cui soci
hanno offerto la propria disponibilità a sostenere l'iniziativa a livello
territoriale.
La collaborazione e la sinergia fra tutti questi soggetti hanno dato luogo ad
un apposito protocollo d'intesa, firmato a Roma il12 febbraio 2013, con il
quale si è voluto formalizzare il progetto di carattere sociale preconizzato
da Poste Italiane.
Il presente volume fa parte del kit in dotazione ai detenuti ed ai loro
formatori, unitamente al materiale filatelico che sarà messo a disposizione da
Poste Italiane e dagli altri partner del progetto. A tutti va il mio
ringraziamento sincero, così come ringrazio quanti - e sono davvero tanti, in
primis i vertici di Poste- hanno creduto nell'iniziativa, offrendoci il
proprio supporto.
Si tratta, infatti, di un progetto ambizioso, che non avrebbe potuto prendere
il volo senza lo stimolo e l'incoraggiamento dei tanti amici della filatelia,
che ancora una volta hanno riconosciuto l'alta valenza culturale del
francobollo, tanto più se applicata ad un contesto particolare come quello
delle carceri dove, più che altrove, è necessario focalizzare gli sforzi per
raggiungere un obiettivo che assume un preciso e forte significato sociale."
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50 ANNI APPASSIONANTI -
I primi cinquant'anni del Circolo Filatelico Numismatico e Iconografico Pisano,
a cura di Claudio Grande
casella postale 104, 56125 Pisa
INTRODUZIONE DEL PRESIDENTE
Quando, oltre vent'anni fa, mi iscrissi per la prima volta al Circolo
Filatelico Pisano, non avrei mai pensato che sarebbe toccato proprio a me
l'onore di essere il Presidente del cinquantenario.
Molta acqua è passata sotto i ponti dell'Arno , ed anche sopra durante
l'alluvione del 1966, da quando un gruppo di appassionati decise nel 1963 di
costituire un circolo filatelico nella città della Torre Pendente. Nel tempo
il sodalizio ha ampliato la sua denominazione in numismatico ed iconografico,
ed in effetti è proprio grazie alla iconografia che il circolo nel corso degli
anni si è fatto conoscere dai pisani e non solo. Non c'è stata manifestazione
o ricorrenza in città che non sia stata ricordata con una cartolina e/o con un
annullo postale. l tempi però, purtroppo, sono cambiati, ed oggi ci dobbiamo
arrampicare sui proverbiali specchi per raggiungere quello che solo
pochi anni fa era una cosa facilissima. L'età media dei soci si è
pericolosamente innalzata, molti ci hanno lasciato anche prematuramente, le
istituzioni non ci danno più una mano come una volta, insomma tutto è più
difficile. Comunque oggi dobbiamo pensare al nostro cinquantenario, e lo
facciamo presentando ai pisani, e non solo, questa pubblicazione preparata con
molta bravura dal
nostro vicepresidente Claudio Grande. Ho letto da qualche parte che " un
cinquantenario significa rinverdire i valori sociali dei fondatori attraverso
le opere, rendendone partecipi i più giovani ". A questo proposito mi è
impossibile non ricordare colui che per tanti anni, sia come consigliere sia
come presidente, è stato l'anima trainante del nostro circolo, e cioè Giuseppe
(Beppe) Orazini. E' a lui che io e gli altri componenti del Consiglio
Direttivo desideriamo dedicare questo "lavoro" . Da lassù senz'altro ci
aiuterà, assieme a tutti gli altri che sono con lui, a superare gli scogli che
ci ritroveremo davanti nei prossimi ... cinquant'anni.
Fabrizio Paolicchi |
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Storia della
Navigazione a Vapore e dei Servizi Postali sul Mediterraneo di Alessandro
ARSENI - Le Navi a Vapore, Volume 1 1818 - 1839 - pp. 128, illustrazioni a
colori - € 50,00.
reperibile presso l'autore:
arseni@thepostalgazette.com o
presso: www.vaccari.it
E-mail info@vaccari.it
dalla seconda di copertina:
Il mare, da sempre, più che essere qualcosa capace di dividere i vari Paesi è
stato proprio inteso come mezzo di comunicazione.
Per moltissimi secoli, però, i collegamenti, affidati a navi spinte dalla
forza muscolare o dal vento, sono stati estremamente aleatori. È solo coi
primi decenni del XIX secolo che l'introduzione della propulsione a vapore,
prima a ruote e poi ad elica, permise di istituire, fra i diversi porti,
regolari servizi di linea.
Ovviamente, la nuova situazione non poteva non essere sfruttata dai servizi
postali che, da sempre, hanno rappresentato l'asse portante di qualsiasi forma
di commercio.
La nascita dei primi vapori, quindi, non poteva che dare un notevole impulso
al trasporto della corrispondenza.
Nel secolo XIX il servizio postale era già, pressoché in tutti i Paesi,
monopolio statale. Però la gestione delle linee di navigazione, almeno dal
punto di vista del traffico postale, non poté essere immediatamente esercitata
in prima persona dai diversi stati. Per molti anni ancora, quindi, la posta
veniva affidata direttamente dagli uffici postali del porto di partenza o
addirittura dai privati cittadini alle navi che stavano per salpare. Solo in
seguito cominceranno ad arrivare le prime convenzioni tendenti ad istituire, a
bordo delle navi, veri uffici postali destinati a gestire l'inoltro della
corrispondenza.
Prima dell'introduzione dei timbri postali con l'indicazione del nome del
battello, avvenuta solo nel 1892, ben poco o nulla si sapeva sulla nave che
aveva effettivamente trasportato la corrispondenza. Però basta guardare un po'
di lettere viaggiate di quell'epoca per accorgersi che, in genere, il nome del
vapore utilizzato per il trasporto è ben evidente. Non è riportato mediante
uno speciale timbro ma è trascritto a mano. E il nome era trascritto dal
mittente o dall'impiegato dell'ufficio postale che, con quella indicazione,
intendevano specificare la nave prescelta per il trasporto della
corrispondenza.
È evidente che uno studio che tenga conto di tutte le possibili indicazioni
manoscritte del genere appare estremamente difficile e, ancora di più, quando
la lettera manca dell'indicazione e reca solo un generico timbro "Via di
Mare".
Di ricerche del genere ne sono già state effettuate, in passato, per alcuni
Paesi. Nulla del genere, però, era stato tentato fino ad ora per l'Italia.
L'opera che presentiamo definisce le navi appartenenti alle Compagnie di
Navigazione che hanno operato nel XIX secolo dai porti italiani e stranieri,
le date di partenza e arrivo, le Linee di Navigazione e, in particolare, quali
sono stati i vapori che hanno trasportato la corrispondenza in quegli anni.
L'Autore ha l'indubbio merito di aver aperto un nuovo capitolo nella storia
postale italiana. Capitolo che, se opportunamente analizzato e approfondito,
potrà dare le più ampie soddisfazioni sia a chi si è già occupato
dell'argomento sia a chi, invogliato da questa ricerca, vorrà cimentarsi in
uno studio di sicuro interesse storico e collezionistico.
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FILATELICA - ATTI del
Sesto Congresso Nazionale: Tutti i colori della filatelia - a cura del forum
di Filatelia&Francobolli, Editing di Rosalba PIGINI - pp. 254 con 540
immagini a colori, con CD
completo delle immagini di tutte le collezioni esposte - € 32,00.
I soci del forum possono rivolgersi a Rosalba e riceveranno anche le etichette
di FilateliCa in omaggio oppure è reperibile presso www.vaccari.it
E-mail info@vaccari.it
vedi la
recensione in "Storie di Posta" n. 8
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Sommario
Pag.3 l Benemeriti - Pag. 5 La locandina - Pag. 6 l ringraziamenti - Pag. 9 Le
presentazioni - Pag. 13 L'annullo e i francobolli - Pag. 14 Le cartoline
LE RELAZIONI
Pag. 15 Enrico Carsetti: Cuba, una storia di rivoluzioni; Pag. 31
Roberto Monticini: La filatelia non è un hobby, è cultura: l'esperienza de
"Il postalista"; Pag. 47 Fabio Vaccarezza: l tesori del/'isla del Coco,
fra pirati e uffici postali temporanei; Pag. 58 Sebastian Felderer; La
città di Merano: anni di grande filatelia; Pag. 72 Claudio Ernesto Manzati:
Francesco Gagliardi: La posta delle missioni militari italiane di pace nel
mondo; Pag. 77 Paolo Vaccari: Stato Pontificio 1869- centesimi 80 rosa
carminato detto Fragolone; Pag. 86 Massimiliano Ferroni: Le croci di
Sant'Andrea nei colori della l e Il emissione del Lombardo Veneto; Pag. 107
Francesco Riboldi: Succedeva 150 anni fa; Pag. 122 Domenico Griseri:
l francobolli del Perù; Pag. 127 Renato Dicati: Le comete: dal mistero
alla scienza; Pag. 142 Luigi Loretoni: Le scandalose vicende di Amelia;
Pag. 152 Valeria Vignati: La percezione del colore e il saturation cost;
Pag. 174 Flavio Riccitelli: La posta aerea commerciale italiana via
Zeppe/in per il Sudamerica dal 1932 al 1936; Pag. 196 Andrea Marini:
Imperia/ Trans Antarctic Expedition 1914-1916 SHACKLETON: mission impossible;
Pag. 207 Luigi Santini: l francobolli con il pandino (le emissioni
WWF); Pag. 222 Rosalba Pigini: L 'avventuroso viaggio del capitano Ood
sulla Giri Pat; Pag. 230 Stephan Jorgens: Francesco Dodi La macchina
bollatrice delle officine Dani di Firenze; Pag. 240 Paolo Cardillo: l
così detti "non emessi" del 1854-55; Pag. 247 Franco Filanci:
FilateliCamente parlando - Il Novellario
LE COLLEZIONI (Con le immagini di tutti i fogli illustrate nel CD)
Paolo Cardillo - Prove, saggi e ristampe della Il e 111 emissione del
Regno di Sardegna; Giuseppe Cirneco - Dallo Sparre ai De la Rue, pei
saggi et le prove; Giuseppe Cirneco - 1864-66 Dal bollo sperimentale al
numerale a punti; Sergio De Benedictis - Dai Flying doctors ai medici
nello spazio; Sebastian Felderer - Freigemacht! l Affrancato!;
Sebastian Felderer - GroBe Meister, kleine Werke l Grandi Maestri, piccole
Opere; Sebastian Felderer - SEPAC, la nuova esperienza filatelica;
Andrea Fusati - Gli uffici postali dell'antica provincia di Venezia
durante il Regno Lombardo Veneto; Luigi Loretoni - Storia postale di
Amelia; Ruben Berta - Nadir Castagneri - Roberto Cruciani - Francesco
Gagliardi - Claudio Ernesto Manzati - Domenico Matera: Collezione
collettiva- Le missioni militari in tempo di pace: rarità storico postali;
Francesco Riboldi - Le prime marche da bollo del Regno d'Italia; Flavio
Riccitelli - l voli di anticipazione degli anni '30 da l per i
transatlantici in viaggio sulla rotta Nord-Atlantica; Mario Serone - 1O
centesimi Lombardo Veneto; Antonio Galante - L'anno polare
internazionale - Salvaguardia dei ghiacci e dei poli.
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«Francobolli... con il
naso lungo. Breve storia delle Avventure "filateliche" del burattino più
famoso al mondo, Catalogo tematico illustrato a colori dei francobolli, degli
annulli e degli interi postali dedicati a Pinocchio in Italia e nel mondo di
Renato BALDONI (seconda edizione riveduta e accresciuta) – De Frede Editore – pp.
64 con
riproduzioni a colori su carta patinata – 50 esemplari - € 15,00 su
prenotazione, distribuito dallo Studio Bibliografico "Il Mosaico" del dott.
Renato Baldoni - Via S. Aspreno, 13 - 80133 Napoli - email
ilmosaicolibri@fastwebnet.it
Questa "Breve storia delle Avventure
"filateliche..." è la seconda edizione riveduta ed accresciuta ed è in realtà
l'unico catalogo di francobolli, annulli ed interi postali della tematica
relativa a Pinocchio, tematica che non ci risulta affrontata sino ad oggi
malgrado il personaggio di Collodi sia una delle figure più conosciute in
Italia e nel mondo; la pubblicazione coincide con il 130° anniversario della
Prima Edizione del libro italiano più famoso del mondo "Le Avventure di
Pinocchio". Non voglio soffermarmi sui
luoghi comuni di molte recensioni, ma sull'impatto emozionale fortissimo che
produce in quanto in ciascun lettore, non importa se collezionista o semplice
fruitore casuale, penetra nel profondo... risvegliando ricordi, fantasie...,
cose dimenticate risvegliando quindi il bambino nascosto che in silenzio vive
in ciascuno di noi e non chiede altro che qualche opportunità per farci
sentire la sua voce dimenticata.
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“BIMILLENARI,
SCRITTORI E ALTRI PRETESTI” DI FRANCESCO GIULIANI -
“Prose creative sui francobolli del
Regno d’Italia”.
Edizioni del Rosone, Foggia, 2013, pp. 278, euro 20 - Il libro è in vendita
presso le Edizioni del Rosone di Foggia, http://www.edizionidelrosone.it/ o
attraverso i siti di vendita on line.
QUANDO LA LETTERATURA SPOSA LA FILATELIA
E’ appena giunto in libreria, dopo la presentazione in anteprima nel corso del
Salone del libro di Torino 2013, nello stand della Regione Puglia, il volume
di Francesco Giuliani “Bimillenari, scrittori e altri pretesti”.
Il testo, singolare e felice incontro tra letteratura e filatelia, si
ricollega idealmente a quello apparso nel 2012, per i tipi dello stesso
editore, “La fucina, la vendemmia e il legname”, dedicato alla serie ordinaria
del 1950 “Italia al lavoro”.
Lì Giuliani aveva composto 19 prose, una per ognuna delle regioni ritratte
(l’Abruzzo e il Molise erano ancora uniti…). Ora, invece, l’Autore ha fatto
cadere la sua scelta su 8 serie del Regno d’Italia, apparse dal 1923 al 1942,
particolarmente importanti.
Si tratta, per le precisione, del Cinquantenario della morte di Manzoni
(1923); del bimillenario della morte di Virgilio (1930); della serie “Pro
Dante Alighieri” (1932); del decennale della marcia su Roma (1932); della
mostra delle colonie estive (1937); del bimillenario della nascita di Augusto
(1937); del bimillenario della nascita di Tito Livio (1941); del terzo
centenario della morte di Galileo Galilei (1942).
Ispirandosi a queste vignette, Giuliani ha composto 77 prose d’arte (o
creative che dir si voglia), tutte della stessa lunghezza di 2.000 battute,
spazi inclusi, traendo spunto dai grandi nomi del mondo classico (Augusto,
Virgilio, Livio), ma anche dai protagonisti del secondo millennio, da Dante a
Manzoni, da Galilei a Leopardi, senza dimenticare l’affresco dell’Italia della
prima parte del Novecento, con le sue ambizioni e le sue tragedie.
I francobolli, insomma, come ricorda il titolo, offrono all’Autore pretesti
narrativi per raccontare il destino dell’uomo di sempre.
Il volume riproduce a colori i singoli esemplari filatelici, ingranditi, in
modo da esaltarne i dettagli. Varie vignette, tra l’altro, sono opera del
principe dei disegnatori, l’artista romano Corrado Mezzana.
Le prose sono precedute dall’ampia ed acuta prefazione di Francesco De
Martino, “Per amor di atéleia. Le ekphraseis di Francesco Giuliani”. De
Martino, docente ordinario di Lingua e Letteratura Greca nell’Università di
Foggia, ricostruisce opportunamente e da par suo il contesto storico e
letterario nel quale affondano i soggetti dei francobolli e le prose di
Giuliani, aggiungendo ancora un’altra nota di interesse al libro.
FRANCESCO GIULIANI (San Severo, 1961), italianista, è docente
a contratto di Letteratura italiana contemporanea nella Facoltà di Lettere
dell’Università di Foggia.
Nel corso degli anni ha dedicato, tra l’altro, lavori a Verga, a Carducci
(recente è il corposo volume In cerca di Melisenda, incentrato sulle liriche
della raccolta Rime e ritmi) e ai Futuristi.
Si è poi soffermato sui rapporti letterari tra la Puglia e il quadro
nazionale, con alcuni densi volumi che hanno riscosso dei lusinghieri
apprezzamenti in ambito scientifico, portando in primo piano autori non di
rado sconosciuti o ingiustamente sottovalutati.
Con le “Edizioni del Rosone” di Foggia ha tra l’altro pubblicato: Viaggi
letterari nella pianura (2002), Occasioni letterarie pugliesi (2004), Saggi,
scrittori e paesaggi. Nuove occasioni letterarie pugliesi (2005), Viaggi
novecenteschi in terra di Puglia (2009) e Nel Nord della Puglia (2011).
A questo versante della sua ricerca si lega anche la riedizione di testi di
letteratura di viaggio, come Il Gargano di Antonio Beltramelli, nel 2006, e
Nostalgie di mari lontani di Michele Vocino, nel 2010.
Ha curato, infine, l’edizione di opere del poeta decadentista Umberto
Fraccacreta e del futurista Mario Carli.
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LA COMUNICAZIONE
EPISTOLARE DA E PER TORINO - I dalle origini alla seconda Madama Reale (1684),
di Italo ROBETTI e Achille VANARA, 228 pagine con illustrazioni a colori,
Collana di studi sui bolli postali A.N.C.A.I., maggio 2013, € 20,00 per
recupero spese, da richiedere agli autori:
italo.robetti@alice.it oppure
achille.vanara@alice.it
Dalla premessa degli autori:
Il comune interesse che ha sempre accomunato
gli autori nei confronti degli aspetti postali e marcofili riguardanti Torino,
la loro città, li ha portati, in passato, a rivolgere la loro attenzione e la
loro ricerca al periodo in cui apparvero, sulla corrispondenza, le prime
impronte di bolli di questa città. Apparve così, su L’ANNULLO, periodico dell’ANCAI,
una serie di articoli che, dalla Nazione Piemontese alla Seconda
Restaurazione, presero in considerazione, con un certo approfondimento
tecnico, i timbri via via utilizzati presso l’ufficio postale di Torino.
Alla richiesta, da parte di alcuni collezionisti, di raccogliere tutto quanto
scritto in un unico volumetto, essi si chiesero, a quel punto e forse con un
po’ di presunzione, se non era il caso di fare una storia della comunicazione
epistolare torinese cominciando dall’inizio. Ovvero da quando sulle lettere,
in assenza di bolli, si contrassegnavano i frontespizi e il retro delle
missive con segni, con date manoscritte di partenza e di arrivo, con inviti
alla celerità del recapito, con indicazioni del percorso, con raccomandazioni
finalizzate al reperimento del destinatario, con segni numerici dei compensi
pagati o da pagare al vettore, con indicazioni sul tipo di vettore ecc. Tutti
questi segni, ovvero marche, rientravano e rientrano di diritto nell’ambito
della cosiddetta ‘marcofilia-postale’.
La principale difficoltà che gli autori hanno incontrato era quella di
reperire il materiale per illustrare questa storia, ancorché limitata alla
città di Torino. Accedendo all’Archivio di Stato di Torino per controllare ‘de
visu’ i primi provvedimenti sui mastri di Posta, gli autori si resero conto
che, esaminando con certi criteri i vari fondi a disposizione, si poteva
reperire della corrispondenza, ricevuta e diligentemente conservata, dei vari
conti e duchi di Savoia, delle loro consorti ma anche dei cosiddetti ‘particolari’.
Si resero conto, altresì, che la comunicazione epistolare torinese non poteva
essere disgiunta dalla storia dei personaggi che detenevano il potere in
Piemonte, perché questi costituivano quella minoranza privilegiata che dettava
le regole, dapprima in modo esclusivo al proprio servizio e poi, via via,
concedendo il ‘servizio’ anche ai ‘particolari’, sempre però in regime
monopolistico. È stata così quasi ineludibile la scelta di abbinare i vari
capitoli ai periodi di governo dei conti, dei duchi e delle reggenti di casa
Savoia.
L’abbondanza del materiale a disposizione, li ha portati ad interessarsi anche
delle modalità di chiusura delle lettere, con le legature, con i ponticelli
orizzontali e verticali, con i cordoncini di seta fissati dalla ceralacca, con
i vari tipi di ‘nizze’, confrontandosi così col lavoro del Riggi, e in qualche
caso aggiornandolo. Ne è scaturito, in loro, il vivo desiderio di condividere
la conoscenza acquisita con tutti i collezionisti e ricercatori che, abitando
in varie e lontane parti del paese, non hanno facilità di accesso a tali
consultazioni.
Per il periodo compreso in questo primo volume, di tutte le fotografie
scattate e dei particolari da esse ricavati, vengono proposte circa 500
immagini su un totale di 3.500 archiviate. Il tutto è inserito in un contesto
di note storico-cronologiche, messe su uno sfondo grigio chiaro, che possono
essere facilmente tralasciate da chi, a queste, non è interessato. Le immagini
e la loro descrizione, in caratteri rosso prugna, sono state intervallate da
notizie relative alla regolamentazione della posta dei cavalli e della posta
delle lettere, ovviamente, in Piemonte. Per la posta delle lettere il periodo
preso in considerazione non prevedeva ancora un pubblico tariffario per il
loro trasporto, tariffario che comparirà soltanto nel 1698, quando, di fatto,
il servizio postale fu aperto ufficialmente ai ‘particolari’. Il volume si
completa con la bibliografia delle opere da cui sono state ‘prelevate’ notizie
e considerazioni ovvero semplicemente consultate, con l’elenco dei fondi
consultati, con delle tabelle sinottiche relative ai mastri di posta, alla
cronologia dei papi e dei sovrani, concludendo, infine, con un indice
analitico e alfabetico dei segni e delle frasi ‘postali’ che apparvero sui
frontespizi od al verso delle lettere.
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CAMPIONE L'EXCLAVE
ITALIANA in terra svizzera, di Edoardo P. OHNMEISS, 92 pagine con
illustrazioni a colori, editoriale SOMETTI, Mantova 2013, non in vendita,
omaggio dell'autore.
dalla premessa dell'Autore
Iniziai a raccogliere sistematicamente notizie, documenti e materiale di
Storia Postale relativi a Campione a partire dagli anni settanta. Ho potuto
così constatare che la storia di quella exclave italiana era poco conosciuta
dagli stessi cittadini italiani e il relativo materiale alquanto raro e
difficile da reperire.
Ciò premesso, ritengo che tutto ciò che riguarda la storiografia di Campione,
già affrontata con dovizia dagli svizzeri del Canton Ticino che ne hanno
curato con precisione l'elencazione dei documenti amministrativi, necessitasse
di un completamento per quanto concerne la parte dedicata alla Storia Postale.
Questo lavoro si divide concettualmente in due parti: quella storiografica e
quella relativa ai collegamenti postali. Nella prima parte si affronta il tema
dell'evoluzione di quella minuscola ex clave italiana, partendo dalle origini
che si perdono nei tempi antichi per i quali non esiste che una scarna
documentazione. Si sa soltanto che essendo il territorio a contatto con il
lago Ceresio, comunemente conosciuto come lago di Lugano, per questo motivo le
antichissime popolazioni sono identificate come protoliguri (lacustri) a cui
succederanno varie altre civiltà come vedremo nella parte storica.
Per quanto riguarda lo studio della Storia Postale di Campione, i primi
collegamenti e scambi si realizzano ali' epoca dei Comuni. Tra le prime
lettere campionesi di servizi postali ufficiali si annoverano, tra l'altro,
quelle di epoca napoleonica.
Grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato, assecondato e sostenuto nel
portare a termine questo studio. Un particolare ringraziamento ai miei amici
svizzeri per i quali Campione rimane sempre una loro interessante enclave.
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DA LEGNANELLO A
LEGNANO FRA STORIA E FILATELIA, di Raffaele Baroffio, 92 pagine con
illustrazioni a colori, brossura, edizione 2013, prezzo di copertina € 15,00
inclusa spedizione piego di libri ordinaria, da richiedere all’autore
raffabar@libero.it
Normalmente gli studi di filatelia prefilatelica riguardano
ampie zone territoriali (provincie o intere regioni o antichi stati); del
tutto infrequente uno studio particolareggiato su un’unica località. Invece
questo volume cerca di creare un amalgama fra storia e filatelia. Il raro
annullo di Legnanello è quanto ci rimane del ricordo dell’ufficio postale
posto a lato dell’asse della strada postale che da Milano va verso Sesto
Calende (in territorio del Lombardo Veneto) e oltrepassato il fiume Ticino si
inoltra sul territorio posto sulle rive del Lago Maggiore (Regno di Sardegna).
La ricerca dello studioso durata oltre un decennio cerca di gettare nuova luce
su uno dei più rari timbri utilizzati nel regno LV. Timbro raro in periodo
prefilatelico e ancora più raro se utilizzato per l’annullamento dei
francobolli della prima emissione. Se è stato facile per tutti gli altri
studiosi (Vollmeier lo indica utilizzata dal 1840 al 1850, il Banci dal 1847
al 1850) indicare che l’ultimo uso risale al 1850, più difficile stabilire i
primi periodi d’uso. Baroffio grazie al rinvenimento del bando del 13 marzo
1839 che da Vienna l’I. R. Aul. Supr. Direzione delle poste istituiva
l’ufficio postale di Legnanello coincidente con la stazione di posta-cavalli
già ivi operante da tempo fa quindi risalire ad un anno prima la probabile
istituzione e utilizzo del bel timbro in corsivo. Resta comunque ancora
incerta la messa a riposo di questo timbro. Chiuso l’ufficio nei primi mesi
del 1850 e spostato in prossimità del centro cittadino di Legnano, la
dotazione dell’ufficio di Legnanello ha continuato ad essere in uso a Legnano
dato che un documento lo fa vedere ancora in attività fino al 9 ottobre 1850,
testimoniato dalla lettera presentata a pag. 70 del volume.
Comunque resta evidente nella lettura che anche solo una ricerca filatelica
possa sottendere una visione storica più ampia. Il volume parte da lontano,
dalle origini, per arrivare a l’altro ieri mostrando l’avvicendarsi dei vari
timbri annullatori o meno. Cerca di essere esauriente per il lettore
filatelico e cerca invece di incuriosire il lettore generalista. Una
commistione di certo non usuale ma che può dare buoni frutti.
Danilo Vignati |
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IL NOVELLARIO
Enciclatalogo della Posta in Italia - volume 1°: le Regie Poste Italiane 1861
- 1889 di Franco FILANCI (Accademia Italiana di Filatelia e Storia postale) -
Cif/UNIFICATO - 144 pp - illustrazioni a colori - € 16,90
reperibile:
http://www.unificato.it/
Il Novellario che riporta nel sotto
titolo "Enciclatalogo della Posta in Italia" non significa né ½ enciclopedia
né ½ catalogo: è una
vera enciclopedia e un intero catalogo anche se la parte catalogo si presenta in modo
concettualmente e visivamente diverso da come siamo abituati mentalmente a
concepirlo.
Il Novellario si presenta come elemento
fortemente innovativo nel mondo della Filatelia, ma questa innovazione non è
poi così rivoluzionaria, né tanto meno coglie di sorpresa coloro che da sempre
seguono il pensiero e le elaborazioni in tema di Franco Filanci, che resta coerente con il suo concetto di
Filatelia e Storia Postale tanto é che le sue parole di presentazione sono:
"Lo scopo del Novellario è ricominciare da capo".
All'uscita de Il Novellario hanno fatto seguito
molteplici e lunghissime recensioni, credo che servano a poco: occorre solo acquistarlo-aprirlo-leggerlo per comprendere il
"ricominciamo da capo",
una rivoluzione?. No, essa é solo la logica da seguire perché la Filatelia
possa ritornare ad essere protagonista; chi propaganda che la filatelia è
ormai in una crisi irreversibile, forse lo non accoglierà con benevolenza e
forse non ne vedrà grandi benefici, chi invece ha compreso che la crisi é
prodotta da un certo modo "di fare Filatelia", credo che, non solo faccia bene
a leggerlo perché in esso troverà le linee guida per il rilancio della
Filatelia, ma anche un nuovo arricchimento personale, con conseguenti nuovi
stimoli per il proprio operare.
Direi che questo, per chiarezza e rigore, è un
testo formativo ed utile sia agli addetti ai lavori che ai nuovi cultori,
quindi da propagandare e diffondere anche fuori dalle mura delle nostre
"roccaforti".
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"INTERI POSTALI ITALIANI CON SOVRASTAMPA
COMMEMORATIVA DI ASSOCIAZIONI FILATELICHE, DAL 1932 AL 1975", curata da
GIUSEPPE FADDA insieme a CARLO SOPRACORDEVOLE e a PIETRO FRANCO STRACCHI.
Il libretto consta di 190 pagine, a colori, prezzo di copertina di 28 euro, in
omaggio ai soci UFI, si può acquistare presso la Segreteria UFI:
casoli@alice.it
“E’ con vero piacere che posso annunciare che
l’UFI può presentare ai suoi soci e al mondo del collezionismo un nuovo
lavoro: una inedita monografia attinente agli interi postali italiani.
L’argomento trattato questa volta riguarda un settore specifico piuttosto
popolare fra i cultori degli interi moderni e semimoderni che annovera un
numero piuttosto vasto di estimatori.
La monografia è frutto dell’impegno di Giuseppe Fadda, coadiuvato da Pietro
Franco Stracchi, collezionista “storico” di questo tipo di interi e, in varia
misura, da qualche altro, indicato in copertina e all’interno, e si occupa
dunque degli “INTERI POSTALI ITALIANI CON SOVRASTAMPA COMMEMORATIVA DI
ASSOCIAZIONI FILATELICHE DAL 1932 AL1975”.
La pubblicazione rientra a buon diritto fra quelle che contribuiscono a
realizzare la storia della filatelia e viene a costituire il quarto
“Speciale”dell’Unione Filatelisti Interofili. Vi si troveranno catalogati,
descritti, riprodotti al recto e al verso tutti gli interi postali –
praticamente soltanto le cartoline, però, oggetti che si prestano egregiamente
a questo utilizzo – che nel giro di circa mezzo secolo vennero impiegati per
celebrazioni e commemorazioni nate dall’iniziativa di associazioni e circoli
filatelici vari. E per di più, essi sono associati agli annulli speciali che
ne accompagnarono l’edizione. Per ciascuno di essi è inoltre stilata una
doppia quotazione: con e senza annullo. Ovviamente non potevano essere prese
in considerazione le varie cartoline di produzione privata, anche se spesso
assai gradevoli e singolari, ma che non hanno avuto quale supporto un intero
ufficiale emesso dalle poste.
Mentre porge un ringraziamento all’Autore per l’impegno profuso, l’UFI si
augura che il proprio sforzo editoriale, dovuto soprattutto ai costi della
stampa delle illustrazioni, circa 800 tutte riprese a colori, venga apprezzato
dai collezionisti.
(Carlo Sopracordevole – Presidente UFI).”
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Lodovico Josz incisore
di bolli postali in una famiglia di artisti - a cura di Paolo Saletti,
con la collaborazione di Paolo Guglielminetti e Italo Robetti - Poste
Italiane "Divisione Filatelia", nella "Collana di Studi sui Bolli Postali"
dell'ANCAI (Associazione Nazionale Collezionisti di Annullamenti Italiani),
con l'allegato CD e abbondante iconografia - NON IN VENDITA
Alcune copie sono ancora reperibili presso l'autore: paolosaletti@canneti.it
vai ALLA PAGINA DELLA RECENSIONE >>>> |
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Prove, saggi e
ristampe della II e III emissione del Regno di Sardegna - Studio e
catalogazione di Paolo CARDILLO - Vaccari Editoria
160 pp. - 14 tavole e 160 ill. a colori - carta patinata di alta qualità -
formato cm 17x24 - brossura - ed. 2013 collana «gli Utili», valutazione in
punti - In italiano e inglese - € 30,00
reperibile
www.vaccari.it
E-mail info@vaccari.it
Approfondita ANALISI dei tipi di prove che
Francesco Matraire utilizzò per la II e la III emissione del Regno di
Sardegna, come e perché le utilizzò, i saggi definitivi presentati alle
autorità ministeriali per l'approvazione, la genesi della IV emissione, le
ristampe che il grande tipo-litografo produsse alla scadenza del suo contratto
con le Regie Poste alla fine del 1863 autorizzate dallo stesso Ministero.
L'autore ha avuto la possibilità di esaminare una notevole quantità di
materiale, parte del quale proveniente in condizioni sostanzialmente immutate
dai confronti del Maestro Emilio Diena, unitamente a frammentari appunti e
numerazioni progressive a matita da attribuirsi allo stesso Maestro se non
addirittura a Matraire.
Allo studio segue una dettagliata CATALOGAZIONE di questi oggetti, in gran
parte mai presentati in altre pubblicazioni, suddivisi in prove, saggi e
ristampe, con una scala di valori in punti basata sulla grande esperienza
dell'autore che permetterà al collezionista di comprendere quali dei molti
oggetti catalogati siano più pregevoli e difficili da reperire.
Una ricca appendice di TAVOLE ILLUSTRATIVE con ingrandimenti ad alta
definizione esemplifica il percorso di studio seguito e lo rende ancor più
facilmente fruibile a chiunque abbia piacere di conoscere una parte
fondamentale dell'appassionante storia dei nostri francobolli.
In allegato, la VALUTAZIONE ECONOMICA, riferita alla scala di punteggi
presente nella catalogazione, con il prezzo relativo a questi oggetti quando
essi siano di prima scelta (qualità "A" Vaccari).
La storia dei francobolli emessi e regolarmente usati per posta non può
prescindere dal lavoro di studio e preparazione che ha portato a quel
risultato. Francesco Matraire ha sorretto le sorti dei valori bollati del
Regno di Sardegna, poi Regno d'Italia, per oltre 12 anni, e attraverso il suo
operato oggi centinaia di collezionisti possono provare emozioni che non hanno
eguali nel costruire le loro raccolte.
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