Chi desidera proporre una pubblicazione che faccia riferimento alla Filatelia o alla Storia Postale
è pregato di far giungere una breve presentazione e l'immagine del frontespizio oppure la pubblicazione stessa al mio indirizzo
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Roberto Monticini - Via S. Domenico 1 - 52100 Arezzo
 

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letteratura filatelica e storico postale 1

letteratura filatelica e storico postale 2


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"La Croce, il Crocifisso e le testimonianze ... nei francobolli" di Giorgio GOBBATO - Tipografia Caregnato di Gerenzano (VA) - formato 22 cm. x 22 cm., di circa 320 pagg. - a colori - € 38,00 (compreso l'invio postale in contrassegno, con merce che
viaggia - come di norma - a rischio del committente).

da richiedere a giorgio.gobbato@tin.it oppure a: Giorgio Gobbato - Via Pietro Nenni, 6 - 58022 - Follonica (GR) - fax allo 0566 - 57429

Dalla prefazione di Don Sandro Spinelli.
"......... Proprio questa è la tematica dell’opera qui presentata, che raccoglie francobolli emessi da numerosi paesi del mondo. In questo volume infatti si possono ammirare alcuni francobolli che presentano semplicemente il simbolo della Croce, altri che raffigurano l’uomo su di essa crocifisso: Cristo Signore, ed altri ancora che mostrano il compito della testimonianza alla Croce di Gesù da parte di uomini di fede.
Ma la preziosità di questa raccolta, oltre all’interesse puramente filatelico, è pure significata dalla meticolosa ricerca storico-teologica che accompagna i singoli o le serie di francobolli presentati; vi si potranno trovare importanti note con riferimento alle Sacre Scritture, commenti dei Padri della Chiesa e testi di teologi e mistici. Sono proprio queste note che mettono in evidenza come l’avvenimento della Passione e morte dell’uomo Gesù Cristo fu per taluni una solenne sconfitta, ma per i credenti fu la ragione della salvezza dal male umano. Infatti, proprio nella croce e nella sicura Resurrezione trova fondamento tutta la speranza cristiana.
Un ulteriore ricchezza in questa ricerca, oltre il ciclo dedicato alla Croce e al Crocifisso, ossia tutto il cammino della “Via Crucis”, è rappresentata dalla lunghissima storia della diffusione del Cristianesimo: si troveranno francobolli dedicati a numerosi testimoni martiri, ai tanti missionari di Cristo, alle rievocazioni offerte sui Sacri Monti, alle grandi reliquie a noi note (la Santa Sindone, il sudario, i chiodi, ecc.) e a molte guide spirituali.
L’abbondanza del materiale ci rende difficoltosa la presentazione dei tanti francobolli che possiamo ammirare nella raccolta di Giorgio Gobbato; voglio allora, semplicemente, invitarvi a visitare questa sorta di mostra. Resterete sorpresi e meravigliati nel constatare che questi minuscoli rettangoli di carta sanno diventare documenti della storia, illuminando il passato e rendendo luminoso il presente, la cultura, la religione, insomma diventando specchio della fede.
Accanto al messaggio religioso, questo lavoro contiene in sé anche un importante simbolo culturale; simbolo di una feconda attività, frutto dell’ispirazione, dell’abilità, del sottile genio creativo, della perizia, della capacità espressiva, insomma della tradizione e della solida fede dell’autore. La ricchezza filatelica, che sa sorprendere positivamente, si accompagna, (anzi oserei dire: diventa funzionale) a questa evidenza.
Attraverso questa diversa e interessante modalità di espressione (il francobollo), Gobbato ha saputo rappresentare le difficoltà del percorso che l’umanità compie quotidianamente alla ricerca dei valori guida dell’esistenza; nel Crocifisso si esprime infatti tutto il travaglio che ogni essere umano – in particolar i giovani di oggi - vive nella ricerca del Signore e nel tentativo di testimoniarlo nella società in cui esistiamo ... (Don Sandro Spinelli) ".
 

 

 

AEROFILIA ITALIANA 1884-1920 Dai Pionieri dell'aviazione agli «Assi» della Grande Guerra - CATALOGO DEI TIMBRI DI REPARTO DELL'AVIAZIONE Periodo pionieristico, Guerra italo-turca, Prima guerra mondiale - 240 pp. - 607 ill. a colori - 80 tavole - formato cm 21x29,7 - ril. - ed. 2015 - collana "gli Utili" - VALUTAZIONI IN PUNTI - In italiano - € 60,00 (sconto 10% ai soci AIDA, AICPM e agli abbonati a Vaccari Magazine)
da richiedere a Vaccari Srl

A me sembra un errore aver inserito questa pubblicazione nella collana "gli Utili", meglio sarebbe stato inserirla ne: "gli Indispensabili", è certo che solo sfogliandola stimola, fino da subito, il bisogno di iniziare una nuova avventura collezionistica. 

La presentazione di Roberto Gentilli, storico aeronautico >>>

La premessa di Fiorenzo Longhi >>>

L'indice della pubblicazione >>>


TemaEUROPA Catalogazione e quotazione dei francobolli di EUROPA CEPT - POSTEUROP Precursori - Europeistici - NATO - EFTA - OSCE - NORDEN - Consiglio d'Europa 2016-17 pp. 198 a colori - Ed Unificato-Cif - Prezzo di copertina € 29,00
da richedere a UNIFICATO

Dalla prefazione:

TemaEUROPA

Dopo la Seconda guerra mondiale in Europa nacquero diverse istituzioni tese soprattutto all'avvicinamento delle nazioni. La più importante di queste, è l'Unione europea (UE), nata nel 1992, che oggi conta 28 Stati membri. Alla UE si è arrivati per fasi successive, a partire dalla CECA (Comunità europea del carbone e dell'acciaio), nata nel 1951, anche se qualcosa di più simile all'odierna istituzione si è visto con la CEE (Comunità economica europea), in vita fra il 1957 e il1992.
Fra le altre organizzazioni quella più spiccatamente postale è la CEPT, Conferenza europea delle amministrazioni delle poste e delle telecomunicazioni, che nacque nel 1959. Fu creata in Francia per uniformare norme procedurali e tecniche, e per organizzare gli standard di telecomunicazione e i servizi postali. La CEPT nel1988 ha poi costituito I'ETSI {Istituto europeo per gli standard nelle telecomunicazioni) per meglio adempiere a parte di questi compiti, soprattutto riguardo la parte più tecnologica come gestione di reti, service provider, e telefonia cellulare.
Sempre in ambito postale figura PostEurop, l'associazione degli operatori pubblici europei, una delle unioni ristrette dell'Unione postale universale (UPU). Nata nel 1993, inizialmente era costituita da 26 operatori europei, mentre oggi raggruppa 54 amministrazioni di 52 Paesi. Fin dalla sua creazione ha sostituito la CEPT nella gestione dell'emissione congiunta annuale dei francobolli a tema comune, noti come Emissione Europa.
Fra le altre istituzioni si annovera I'OSCE, Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, un ente (57 Stati membri) per la promozione della pace, del dialogo politico, della giustizia, della cooperazione, ma anche dello sviluppo economico e sociale e dello sfruttamento sostenibile delle risorse. L'OSCE nacque nel 1995 ed è la più vasta organizzazione regionale per la sicurezza del vecchio continente.
Sotto un segno più militare è avvenuta invece la nascita dell 'Organizzazione del trattato dell'Atlantico del Nord (NATO). La firma istitutiva fu apposta a Washington nel 1949 e da subito si pose come contrappeso a guida americana al blocco orientale comunista. Dalla caduta del muro di Berlino si è allargata anche a est e oggi conta 28 Stati membri.
Il Consiglio Nordico (NORDEN) è limitato ai Paesi scandinavi e dell 'area del Nord Atlantico ed è nato con lo scopo di creare un mercato del lavoro comune, della sicurezza sociale e della libera circolazione per i cittadini degli Stati membri, obiettivo raggiunto nel 1952. Del NORDEN fanno parte Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia e Islanda, con Féer 0er, Groenlandia e Isole Àland.
L'EFTA, con sede a Ginevra, è l'Associazione europea di libero scambio fondata nel1960 come alternativa per gli Stati europei che non volevano, o ancora non potevano, entrare nella comunità economica.
Fra gli organismi europei figura anche il Consiglio d'Europa, il cui scopo è promuovere la democrazia, i diritti dell'uomo, l'identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali nel continente.
L'organizzazione fu fondata nel1949 col Trattato di Londra e conta oggi 47 Stati membri.

 

UNIFICATO Super Catalogazione e quotazione dei francobolli di Italia&Antichi Stati, San Marino, Vaticano, S.M. Ordine di Malta 2016 - pp. 968 a colori - Ed. Unificato-Cif - Prezzo di copertina € 30,00
da richedere a UNIFICATO

dalla presentazione: Vocabolario ed Enciclopedia

"Il catalogo è una fonte preziosa di sogni e di immaginazioni, che possono donarci degli attimi di vera felicità, anche quando si sente il bisogno di andare oltre, di fuggire prendendo spunto da un foglio costellato di scritte, immagini e valori in euro. Ma cos'è un catalogo? Possiamo senz'altro paragonar/o a un vocabolario, dal momento che è il libro che contiene tutti gli altri libri. Ma il catalogo deve essere anche un'enciclopedia. Ossia, deve fornire la base e lo stimolo necessari per ampliare ed approfondire le proprie conoscenze".
Questo è quanto pensa uno come Francesco Giuliani - docente universitario, scrittore e giornalista nonché appassionato filatelista e collaboratore dell'Arte del Francobollo circa la funzione dei cataloghi di francobolli.
E sono parole che UNIFICATO non può che condividere, avendo da sempre abbinato cultura e mercato nella sua stesura, come mostrano le sue note, a partire da quelle tecniche iniziali, e il modo di presentare certo materiale che in altre pubblicazioni non figura neppure.
Non resta molto da aggiungere se non che la parte più succulenta per molti collezionisti rimane sempre quella delle quotazioni. In un mondo dove l'informazione corre velocemente da un computer all'altro è indispensabile che il catalogo sappia tramutare
in cifra le effettive proiezioni del mercato che solo professionisti seri e informati possono mettere nero su bianco.
Certo, la base delle quotazioni deve essere reale e in questa edizione potrete constatare con quale coraggio UNIFICATO ha saputo anche ridimensionare, ove necessario, i prezzi. Il mercato è ormai maturo ad accettare qualunque quotazione, purché sia il più possibile vicina alla realtà (che, è bene ricordarlo, non è l'eccezione di un giorno o di una svendita).
L'importante è, come dice il prof. Giuliani, che il catalogo assuma la funzione primaria di vocabolario e/o di enciclopedia al servizio del collezionista. E UNIFICATO da 42 anni prosegue su questa strada.

 

LETTERE DAL FRONTE un carteggio autentico, un amore più grande della guerra di Giuseppe Tonini e Ausonia Curti, a cura di Maria Ausonia Saccarello - pp. 128, 70 foto, 1 cartina - 2015 - edito da Itinera Progetti - Prezzo di copertina € 18,00 da richiedere a http://www.itineraprogetti.com/home/76-lettere-dal-fronte.html

vedi: https://www.facebook.com/letteredalfronte.saccarello

Recensione da http://www.centenario1914-1918.it/it/2015/03/10/lettere-dal-fronte 

"Un’inedita e originale raccolta di lettere e testimonianze della Grande Guerra, quasi un edificante romanzo d’altri tempi, dove l’amore e il coraggio sono alimentati dallo scambio quotidiano tra i due protagonisti. Dal 16 Marzo 2015 sarà disponibile nelle librerie il nuovo volume della casa editrice Itinera Progetti 'Lettere dal Fronte' che racchiude un coinvolgente affresco storico in cui le vicende personali si intrecciano alla tragica realtà della Grande Guerra.

La narrazione, che si sviluppa dal 1914 al 1918, abbraccia luoghi ed avvenimenti diversi, dalla città di Vicenza alle insanguinate pendici del Monte Grappa, dal Passo San Pellegrino a Siena. I fatti d’arme raccontati dal Tenente Tonini, spesso aggirando le rigide regole imposte dalla censura militare, si specchiano nei racconti “dalle retrovie” di Ausonia, mescolandosi alle paure e alle incertezze di quegli anni il tutto accompagnato, come nelle migliori trame cinematografiche, da una fiducia assoluta in un futuro migliore.

Il libro nasce quasi casualmente dalla riscoperta da parte della curatrice, diretta discendente dei protagonisti, di un antico baule contenente oltre 1.200 fra lettere, documenti e foto d’epoca gelosamente conservati. La storia che se ne ricava riprende nei suoi tratti salienti, sebbene con un finale fortunatamente lieto, quella ben più celebre di Giulietta e Romeo; a far da sfondo la città di Vicenza e due importanti famiglie della città i Curti ed i Tonini. Anche in questo caso le rispettive famiglie osteggiavano il loro amore ma i due giovani, pur non dovendo affrontare intrighi e veleni, si trovarono ben presto divisi da un avversario ben più implacabile: la guerra. Dopo quattro lunghi anni il protagonista, sfuggito miracolosamente alla morte durante la “battaglia del solstizio” nel 1918, riuscirà finalmente a tornare a casa e a riabbracciare la sua amata, che sposerà nel 1919.
Un racconto quindi che ne racchiude in sé molti altri, un affascinante finestra aperta su un modo ormai scomparso ed in parte sconosciuto, una storia edificante ed autentica, testimonianza di come volontà e sentimenti possono portare al superamento di ogni difficoltà.

“Benissimo, sempre!” così si concludevano molte delle lettere inviate dall’autore durante la Grande Guerra, poche semplici parole che racchiudevano le speranze e la voglia di vivere di un giovane che, come molti suoi coetanei, era stato strappato ai suoi affetti e alla sua città, Vicenza, per essere catapultato nel tumultuoso caos della guerra. Ma la guerra non fu vissuta e subita solo da chi si trovava al fronte; genitori, mogli e fidanzate dei soldati convivevano ogni giorno con le dure privazioni che la guerra imponeva ma soprattutto con l’angoscia per il destino dei loro cari. È anche alla loro storia che Ausonia da voce nelle sue missive, cariche di affetto, indirizzate a Giuseppe. Le loro lettere, eccezionalmente giunte integralmente fino a noi, sono state accuratamente scelte dalla curatrice, loro diretta discendente, e collegate fra loro da interludi storici creando un vero e proprio percorso nella memoria che intreccia le loro vite ai destini del nostro paese.

Giuseppe Tonini, nacque il 1 settembre 1893. Si diplomò all’Istituto tecnico industriale Rossi di Vicenza come perito elettromeccanico. Prima del conflitto giocò nell’A.C. Vicenza come centromediano, con 16 reti in 122 partite. Suo padre fu Presidente dell’A.C. Vicenza dal 1911 al 1915. Nei primi anni trenta fu nuovamente militare, col grado di capitano. Prese parte alla guerra di Spagna, nella sezione cartografia, e si guadagnò due croci di guerra al valore, ebbe il grado di colonnello con ruolo d’onore, congedato nel 1940, si dedicò poi ad attività nell’edilizia. Sposò Ausonia Curti il 3 settembre 1919 ed ebbe due figli, Luigia (madre della redattrice del libro) e Virginio (tuttora vivente). Visse sempre a Vicenza dove morì nel 1980.

Ausonia Curti, nacque nel 1895, frequentò il collegio delle Dame Inglesi a Vicenza. Era di carattere piuttosto “ribelle” per i tempi e non amava le cerimonie e i formalismi che allora reggevano i rapporti fra le persone, a cui preferiva la natura e la vita all’aria aperta. Aveva inclinazione per le scienze e soprattutto per la meccanica; spesso si dedicava ad interessi “da uomini” come la fotografia o il funzionamento di motori. Fu sempre molto generosa ed aperta verso tutti. Morì a Vicenza nel 1969."


 

 

 

Il Francobollo Antitubercolare italiano dal 1931 al 2000 Catalogo-guida di Agostino MERLIN - 104 pp. - ill. a colori - carta fotografica - schede mobili in cartellina di cartone cm 26x34 con elastico - seconda ed. 2015 - In italiano - Edito a cura dell’Autore è un testo ricco di centinaia di illustrazioni, molto elegante, completissimo e che si legge come un fumetto,  tratta un settore di nicchia ma interessantissimo e tutto da scoprire. Hanno collaborato alla ricerca: Giuseppe Longo, Sergio De Benedictis e Francesco Riboldi.
Prezzo di copertina € 80,00 da richiedere a Vaccari Srl

Premessa

Con il diffondersi della cultura e dell'alfabetizzazione di massa, a partire dai primi decenni del '900 prese gradualmente piede il vezzo della personalizzazione delle missive postali (allora principale modo di comunicare) con degli Erinnofili o "Francobolli-chiudilettera" che dir si voglia.
Di tali Erinnofili, l'industria privata ne ha prodotti di tutti i generi: dai Commemorativi ai Religiosi (un po' santini un po' chiudilettera), dai Reggimentali sino agli "Assistenziali", chiudilettera questi ultimi atti a raccogliere fondi per Enti e Associazioni che si occupavano delle persone o famiglie disagiate, malate, colpite da gravi calamità naturali etc..
E' a quest'ultima categoria che appartiene "il francobollo antitubercolare", oggetto del presente catalogo­guida, i cui proventi in più di 60 anni di emissioni hanno permesso di sovvenzionare studi e ricerche fondamentali per la sconfitta di questo male ed al tempo stesso hanno contribuito a migliorare le condizioni di vita dei malati e dei loro familiari.
Questa seconda edizione del Catalogo si segnala subito per il grande spazio riservato alle illustrazioni delle varie emissioni, sia esse in libretto, in foglio o in foglietto, così da fornire ai collezionisti quante più immagini di riferimento possibili per le loro ricerche. E’ stato inevitabile, per la natura stessa dell’oggetto, che la parte del leone sia inevitabilmente toccata alle emissioni in libretto in quanto una loro corretta descrizione necessita la riproduzione non solo il del foglietto contenente i chiudilettera ma anche della copertina e degli eventuali inserti pubblicitari interni.

La nuova edizione è stata arricchita con una prima catalogazione dei Chiudilettera Antitubercolari Generici, ovvero quella serie di chiudilettera emessi in fogli e foglietti sempre dalla Federazione Nazionale, non legati alle iniziative promosse nell’ambito delle Campagne Antitubercolari, ma resesi necessari per una annuale raccolta di fondi da destinare alle medesime finalità sociali.
Tra le sporadiche emissioni di chiudilettera curate da singoli Consorzi Provinciali è stato scelto di fornire un elenco aggiornato (seppur probabilmente ancora incompleto) solo per quelle soprastampate a Lucca in quanto, tra il 1935 ed il 1940, essendo state le uniche a godere di una edizione annuale, risultano oggi particolarmente ricercate dai collezionisti del settore.
Rivista e ben completata risulta pure l’appendice conclusiva dedicata alla catalogazione delle principali "Grandi Serie" di cartoline divulgative emesse in occasione delle prime 10 Campagne Antitubercolari Nazionali.
Piccola-grande novità del Catalogo è l’inserimento di una indicazione sulla reperibilità nel mercato attuale dei vari oggetti catalogati. Tale indicazione non deve essere comunque confusa con una valutazione economica in quanto, secondo l’autore ed i suoi collaboratori, trattandosi di un collezionismo ancora troppo di nicchia, Il congruo valore di scambio non può che rimanere ancora legato alla contrattazione tra venditore ed acquirente.
 

 

 


 

Catalogo generale della Posta Aerea in italia 1941 - 2015 di Paolo Pellegrini - Edito in proprio dal CIRCOLO FILATELICO AERONAUTICA MILITARE - 234 pp. su carta patinata più 32 pp. a colori fuori testo, copertina illustrata policroma, rilegato a filorefe, con centinaia di riproduzioni, realizzato con tecniche d’avanguardia, è stato edito nel mese di aprile del 2015 - Prezzo di copertina €. 30,00 + spese di spedizione - i lettori de "il postalista" potranno ordinare la loro copia al prezzo scontato di € 30,00 comprensivo delle spese di spedizione, scaricando questa "cedola libraria".

Dal «CAMPINI-CAPRONI» ai DRONI: gli ultimi 75 anni della Posta Aerea italiana.
- La guida specializzata che tutti gli aerofilatelisti ed appassionati di aviazione aspettavano !
- Descritti analiticamente in ordine cronologico e quotati oltre 7.000 aerogrammi (primi voli da e per l’Italia; voli speciali effettuati con qualsiasi mezzo: dagli elicotteri ai razzi, dagli aerostati ai piccioni viaggiatori, dai velivoli militari agli alianti, dalla posta paracadutata agli idrovolanti, dirigibili, deltaplani, executive, ecc.)

Promotore di questo volume è Paolo Pellegrini di Roma, Maggior Generale Commissario dell’Aeronautica Militare Italiana e Presidente del Circolo filatelico di tale Forza Armata, un sodalizio che vanta ben 250 associati e centinaia di simpatizzanti e corrispondenti in Italia e nel mondo.

Il Catalogo della Posta Aerea moderna fu edito per la prima volta nel 1991, sempre ad opera del Pellegrini; non esisteva all’epoca nessuna pubblicazione in tale settore e la novità fu così avvertita che da allora cominciarono ad arrivare all’ autore migliaia di segnalazioni per integrare, correggere, modificare i contenuti dell’opera. Di fronte a tale mole di dati e notizie è nato il progetto di presentare una seconda edizione, con una serie di innovazioni che si sono via via sviluppate, mediante l’utilizzo di tecniche d’avanguardia e dove il Web ha rappresentato una fonte preziosa e inesauribile di dati in tempo reale.

Siamo d’accordo su quanto afferma Fiorenzo Longhi (uno di più autorevoli aerofilatelisti italiani, nonché perito di fama internazionale) nella sua prefazione al Catalogo: “Analogamente a quanto operato dal sottoscritto con la seconda edizione del Catalogo Storico Descrittivo 1898-1941 AEROFILIA ITALIANA, anche il caro amico e consocio A.I.D.A. Paolo Pellegrini è riuscito, dopo un quarto di secolo, a portare a termine il suo ambizioso progetto: rivedere, ampliare ed aggiornare sino ai tempi attuali il suo Catalogo della Posta Aerea. Scorrendo le pagine del volume mi è apparsa subito evidente la logica e singolare connessione temporale tra le due opere, quasi a simboleggiare una sorta di staffetta tra la storia della posta aerea sino al 1941, che potremmo ormai definire “classica” e quella descritta dal Pellegrini, che conseguentemente potremmo definire “moderna” e “contemporanea”.
L’ autore - oltre a inserire per la prima volta in un catalogo di posta aerea una serie di icone che simboleggiano tutti i tipi di vettori aerei con cui vengono traspostati gli aerogrammi - ha posto una attenzione particolare alla formulazione di ogni singola quotazione del materiale volato: ne è derivata una nuova impostazione delle quotazioni (all’epoca del primo catalogo esse erano espresse in lire; ora sono in EURO), che tiene inevitabilmente conto della situazione di mercato, determinatasi in questi ultimi anni di crisi economica globale ed italiana in particolare. Egli, quindi ha proceduto ad una sistematica semplificazione e chiarificazione di tutto il comparto, seguendo criteri di stretto rigore scientifico, non facendo concessioni di alcun genere e procedendo molto spesso ad utili e drastici ridimensionamenti, specie in ordine all’effettivo trasporto aeropostale. Lo scotto pagato alle esigenze della verità è comunque marginale ed è largamente compensato dalla più chiara luce di serietà e di attendibilità in cui ora appaiono gli aerogrammi che tanti appassionati custodiscono, o vorrebbero poter custodire, nei loro album.
Ci auguriamo che questo volume contribuisca a far convergere sul comparto aerofilatelico l’attenzione e l’interesse di un più vasto numero di collezionisti ed appassionati di aviazione, in maniera tale da far allargare ancora di più la platea dei cultori della Posta Aerea, di qualsiasi età o livello e che il Catalogo stesso rappresenti concretamente una solida base di orientamento per il mercato.
 

 

 

 

1860 Lettere dalla guerra d’Italia - Sulle tracce dei garibaldini di Rocco CASSANDRI, Giuseppe DI BELLA e Antonio FERRARIO - Club della filatelia d'oro italiana, Milano - pp. 402 a colori - € 50,00 - il volume verrà regalato a tutti i Soci ordinari del Club in regola con la quota di iscrizione per l’anno 2015 e sarà consegnato in omaggio a tutti coloro che, avendone le prerogative, faranno domanda di iscrizione al Club come Soci.

Prefazione storica di ANITA GARIBALDI

L'Italia ha da poco celebrato i centocinquant'anni della propria unità statuale. La macchina celebrativa ha stentato ad ingranare ed ha poi sviluppato con una qualche validità la propria azione solo dopo l'intervento del Capo dello Stato.
È tuttavia doveroso ammettere che a fronte di talune cerimonie rievocative organizzate per “dovere d'ufficio" e senza alcuna partecipazione emotiva, in molte altre occasioni è stato avvertito un sincero desiderio di ripercorrere e forse di “comprendere" finalmente la nostra complessa, ed a tratti sconosciuta, storia nazionale.
Si deve peraltro riconoscere che spesso le commemorazioni, a volte semplicistiche ed improvvisate, hanno risentito di quei pregiudizi ideologici che portano inevitabilmente a ricostruzioni faziose, specie quando la storia viene elaborata sulla base di preconcetti e senza dare ai documenti la loro giusta collocazione e valenza oggettiva.
Questi ultimi anni sono stati particolarmente fecondi di opere storiche sull'impresa dei Mille e questo libro si aggiunge alle decine di migliaia scritti in 150 anni su Garibaldi e le sue incredibili imprese, tra le quali quella siciliana fu certamente la maggiore. Il testo è incentrato sulla storia delle comunicazioni postali durante la conquista del Regno delle Due Sicilie, ma opportunamente lega indissolubilmente questo particolare aspetto alla storia globale degli avvenimenti e risulta infine ricco di notizie storico-postali ma non meno ricco di notizie storiche in senso stretto.
Credo che grande merito di questo libro sia quello di correlare e direi di “verificare" costantemente “la storia apparente e risultante", con una ricostruzione degli avvenimenti effettuata attraverso fonti documentali inoppugnabili, esito di testimonianze dell'epoca, che consentono finalmente di illuminare ulteriori complessi scenari sociali, politici e militari che fecero da sfondo agli avvenimenti e più specificamente quello, fin qui meno indagato, delle comunicazioni postali durante l'impresa dei Mille.
Il testo è infine un affresco storico e umano particolare che evidenzia contesti ambientali, personaggi, maggiori e minori, stati d'animo, e quindi aspettative, ipotesi e preoccupazioni, ma anche e soprattutto eventi, riportati come notizie di cronaca di prima mano. In particolare, i due inediti epistolari oggi pubblicati, aggiungono al patrimonio storico nazionale un corpus di notizie importanti e talvolta ignote.
Non si tratta quindi della rielaborazione effettuata da uno storico separato da centocinquant'anni dagli eventi, bensì di “un'altra" storia raccontata da chi l'ha vista e vissuta in prima persona.
Il testo ripercorre fedelmente quegli eventi che fecero la storia, destando meraviglia in una Europa che non credeva possibile l'unità d'Italia e tanto meno che questa sarebbe tornata grande tra le grandi nazioni sotto lo scettro dei Savoia. Il volume è fortemente legato ai fatti più che alle opinioni e sviluppa notazioni di grande interesse, corrispondenti ai giudizi storici oggi maggiormente condivisi, ma anche differenti da essi. Se è possibile una telegrafica sintesi dell'impresa, vi è in questo testo l'ulteriore conferma delle innate virtù militari e del carisma di Giuseppe Garibaldi, la cui sola presenza trasforma situazioni preoccupanti in vittorie.
Viene inoltre evidenziato l'apporto, poco conosciuto e poco valorizzato, di migliaia di soldati del Regno di Sardegna accorsi come volontari in Sicilia fin dall'inizio dell'impresa, ad arte presentati come disertori per motivi politici contingenti, mentre invece erano sostanzialmente inviati in missione al Sud per volontà di Vittorio Emanuele II.
Anche questo testo che pure tratta di un argomento definibile "tecnico", conferma circostanze storiche di grande rilievo: il Regno delle Due Sicilie, negli ultimi mesi della sua esistenza, offre il triste spettacolo di una classe dirigente civile e militare vecchia e superata, desiderosa e preoccupata solo di ricollocarsi nel nuovo Regno che si andava a costituire. I vertici militari si dimostrarono incapaci, deboli e corrotti, in special modo quelli della Marina, a fronte di tanti bravi soldati, leali, fedeli e valorosi.
Il Regno meridionale mostra tutti i limiti di una classe politica infida e decadente, sostanzialmente fuori dal tempo perché incapace di governare e di progettare un futuro per tutti. Il malconsigliato Re Francesco è poco più che un ragazzo con i suoi ventiquattro anni e pochissima esperienza del mondo, della vita e degli uomini.
L’impresa che fece l'Italia è sì una conquista militare ma è anche e soprattutto l'implosione di uno Stato ad un passo dal precipizio, un Regno decadente ormai superato dagli avvenimenti e dalla storia, è la caduta di una Dinastia miope che non voleva prendere atto dei cambiamenti sociali e politici, tecnologici ed economici. Una Dinastia che non voleva diventare costituzionale e che dunque si poneva al di fuori del tempo. La volontà assolutista, il mancato ammodernamento dell'architettura istituzionale dello Stato e macroscopici errori di programmazione economica, resero inconsistente un Regno millenario. Come invocare la fedeltà dei siciliani cui la Costituzione era stata più volte concessa e poi ritirata? Come sviluppare l'economia se la ricchezza restava nei forzieri dello Stato senza alcun investimento?
E l'Italia fu fatta sotto l'unica guida illuminata, la Monarchia moderna e costituzionale dei Savoia. Non sfugge agli estensori la divaricazione fra chi intendeva dare un'accelerazione al processo unitario, raggiungendo prima possibile anche Roma e poi Venezia come anelavano Garibaldi ed i mazziniani, e chi aveva programmi più limitati come Cavour, che si sarebbe accontentato del Regno dell'Alta Italia e che comunque voleva arrivare al risultato unitario avanzando più lentamente e per gradi.
Sullo sfondo degli avvenimenti il rapporto intenso e la collaborazione fra il Re Vittorio Emanuele ed il suo generale, la presa di distanza ufficiale e l'aiuto sottobanco, la lealtà del Generale e la sua generosità e disinteresse per qualsiasi compenso.
La storia non si giudica ... gli uomini sì: vi è un merito tra i tanti di Garibaldi che forse non è stato abbastanza indagato ovvero la distinzione da lui operata fra la figura del Sovrano, cui legava la sola possibilità di arrivare all'unità della Patria, ed una corte che avrebbe in ogni caso impedito la rivoluzione democratica e sociale che stava in effetti a cuore a Garibaldi. Pur essendo democratico e repubblicano, il Generale non indugiò a mettersi al servizio del Re per servire la Patria, anzi per costruirla, pur nella coscienza che questo era solo l'inizio di un lungo percorso che avrebbe portato l'Italia nel consesso delle grandi Nazioni, unica ad essere grande nell'antichità e nel mondo contemporaneo.
Questo libro è "vero": parla di storia e di posta e ne parla in modo equilibrato e documentato.
In questo sta il suo pregio. E non mi pare poco.


 

 

 

 

LE ARMATE FRANCESI IN ITALIA (1792-1814) Storia postale e catalogazione di Pietro GIRIBONE e Paolo VOLLMEIER - Editoriale Sometti, Mantova - pp. 784 a colori in due volumi di formato A4 - Prezzo € 160.- spedizione Europa inclusa.
Richiedere a Editoriale Sometti Valerio, Piazza Canossa 4, 46100 Mantova, e-mail: info@sometti.it

riportiamo integralmente l'introduzione di Pietro GIRIBONE

La storia postale delle Armate Francesi costituisce un settore ben noto ai cultori prefilatelici sia Italiani , che Europei e persino Americani, dal momento che il Genio militare di Bonaparte ha sempre destato un interesse che certamente trascende il solo comparto collezionistico del Vecchio Continente.
Le testimonianze marcofile delle lettere reperite delle Armée sono state negli anni oggetto di articoli, monografie più o meno approfondite dal punto di vista storico e postale, costituendo generalmente un tassello di conoscenza circoscritto nell'ambito di un quadro evolutivo degli eventi che copre circa un ventennio di oltre due secoli addietro.
Dunque un periodo limitato e lontano temporalmente dall'età contemporanea, ma oltremodo fecondo di avvenimenti la cui importanza ha traghettato la Storia Europea dall'ancien régime alla modernità, intesa nell'ottica Umanistica e Sociale.
La Storia Postale costituisce un interessante approccio allo studio, parallelo e trasversale, delle discipline storiche prettamente accademiche e il collezionismo, inteso nella sua forma più nobile - ossia di conservazione dei reperti, diffusione e condivisione delle nozioni tecnico-storiche intrinseche dei documenti - non può che favorire una positiva sinergia tra la microstoria e la Storia maggiore.
L' idea di proporre un lavoro organico che da un lato inquadrasse il correre degli eventi post-Rivoluzionari, così profondamente coinvolgenti il popolo italiano - allora suddiviso in molti Stati sovrani - e dall'altro presentasse ampie testimonianze documentali e postali, è parso agli Autori un approccio innovativo, basato su un 'ampia ricerca, sintesi di molti anni di studio e di repertoriamento degli aspetti postali, marcofili e filografi di ogni oggetto.
Il complesso del lavoro può essere concettualmente suddivisibile in tre settori:
- il primo rappresenta la narrazione storica e cronologica degli eventi che travolsero la penisola italiana a seguito della politica espansionistica francese con le armate rivoluzionarie prima e napoleoniche poi. La ben nota traccia storica è stata presentata secondo un equilibrato racconto suddiviso temporalmente e territorialmente, inserendo in ogni capitolo molte illustrazioni atte a coniugare la trattazione con reperti, cartine, lettere relative ai fatti riferiti, con immediata ricaduta nel contesto umano e sociale dell'epoca. Da alcune testimonianze traspare i l pathos delle tragedie, che immancabilmente coinvolsero la popolazione, da altre la sincera fede giacobina che accendeva gli spiriti protèsi verso nuove forme di governo illuminate. La parola "Libertà" per alcuni rappresentava una scelta di vita, un embrione di quel sentimento che il Risorgimento tramuterà in riscatto della Patria. Per altri, soprattutto da parte degli eserciti dominanti, assumeva spesso un significato demagogico, nascondendo in esso brame di potere e ricchezza.
- Il secondo settore, di carattere più tecnico, viene incentrato sull'organizzazione della posta militare nei suoi vari aspetti (reti di comunicazioni, leggi e tariffe postali, caratteristiche tecniche e modalità di spedizione delle lettere), che si sovrapponeva alla posta civile attiva negli stati interessati dalle guerre di conquista francesi. Il servizio postale militare costituiva l'unico mezzo di comunicazione tra le armate e la madrepatria e la posta accompagnava ogni evento di quel travagliato ventennio, potendo divenire essa stessa un efficace strumento di successo o fallimento di un'azione bellica. Napoleone ne comprese l' importanza strategica, infatti istituì e realizzò personalmente nel 1796 una rete postale militare attuata da corrieri delI'Armée d' ltalie, che volle "fulminea", proprio come le sue azioni di conquista.
- Il terzo settore è dedicato al Catalogo Generale delle bollature delle armate francesi in Italia.
Trattasi di un eccezionale lavoro enciclopedico, che comprende il più grande data-base delle impronte militari ad oggi conosciute, unitamente alle date ed ai luoghi del loro impiego, riportando per ciascuna tipologia uno o più esempi di utilizzo con commenti didascalici. Appare incredibile la vastità di ciò che Paolo Vollmeier è riuscito a repertoriare, catalogare e al grado di continuità di uso che è riuscito a dimostrare in relazione ai bolli delle Divisioni Militari.
L'Autore è ben noto per la sua attività di studioso e catalogatore, tuttavia appare davvero incredibile la mole di dati relativa ad un solo ventennio di Storia Militare che Egli è riuscito a studiare e proporre agli appassionati del settore in modo chiaro ed organico. La posta militare di questo periodo presenta oggettive difficoltà di studio e reperimento, se confrontata con analoghi lavori incentrati sulla posta civile. Si pensi, ad esempio, che le testimonianze di storia postale civile possono attingere reperti ed informazioni da archivi pubblici o privati , provenire dallo smembramento di giacenze epistolari di destinatari privilegiati come banchieri , armatori, nobili, grossi commercianti , che veicolavamo flussi postali enormi, con origini e destinazioni certe delle lettere. La posta militare era invece già soggetta ad una grande dispersione iniziale, in partenza da uffici postali mobili e quasi tutta la corrispondenza risulta indirizzata in madrepatria transalpina, con la conservazione di pochissimi e scarni archivi familiari. Molti documenti, che recano firme di importanti generali, giacciono correttamente in musei, altri sono dispersi in tutto il mondo, suddivisi tra collezionisti di documenti storici, autografi e postalisti. La rarefazione dei reperti di posta militare sul mercato antiquariale e il limitato arco di utilizzo delle impronte postali, ha reso davvero complessa la presente opera di catalogazione.
In ultimo gli Autori desiderano dichiarare l' incompletezza di questo lavoro, le immancabili omissioni ed errori di interpretazione.
L' inesistenza o il non reperimento di documenti originali e fonti archivistiche relativi all'istituzione dei bolli e servizi di posta militare nei territori occupati, ha motivato gli Autori ad operare mediante un approccio statistico-inferenziale, basato sullo studio campionario dei soli documenti repertoriati. Seppure la numerosità di questi elementi sia risultata straordinariamente grande rispetto a quelli di riferimento dell'esistente bibliografia settoriale, le tesi enunciate non possono che assumere un valore probabilistico.
Gli Autori saranno grati agli attenti lettori, che vorranno segnalare nuovi ritrovamenti, errori ed omissioni, utili per contribuire alla condivisione e diffusione della conoscenza Storico-Postale.

 

 

 

 

1866. LA TERZA GUERRA D'INDIPENDENZA. LA POSTA MILITARE ITALIANA di Lorenzo CARRA, Gianni e Diego CARRARO - AICPM ed., Rimini 2014, 304 pagine, formato 21x30, rilegato, centinaia di illustrazioni a colori, 35 euro.
Richiedere a http://www.aicpm.net/

Recensione di Franco FILANCI (gentilmente concessa, da Storie di Posta n. 10 nuova serie)

Certo, ci è stato già detto tutto - o quasi tutto – da Alberto Diena, Daniele Zanaria e Gabriele Serra, Beppe Ermentini e Lidia Cesarani, e Lorenzo Carra sui servizi della posta militare italiana durante la terza Guerra d'indipendenza, quella del 1866. Ma se uno volesse esaminare personalmente tutti i documenti esistenti in materia per valutarli con la sua teste e le sue conoscenze? Oppure se volesse sapere quante lettere si conoscono esattamente di ciascuno di quei bolli per valutare di persona se le valutazioni esistenti sono congrue?
Ebbene, oggi questo signore può festeggiare, grazie a questo inedito tipo di volume composto di due distinte parti che si differenziano completamente per carattere, metodo e stile - la prima, di Lorenzo Carra, di taglio storicodocumentale, l'altra dei Carraro di stampo filatelico-commerciale - ma sono motivate dallo stesso impegno per un approfondimento rigoroso e non fine a se stesso. In pratica integrandosi e completandosi, malgrado le totali diversità, con risultati inediti, veramente di alto livello; quasi una dimostrazione che studio, mercato e collezionismo possono arrivare a notevoli traguardi quando operano insieme in modo intelligente, con mire più alte che non l'affare, l'esibizione o il premio.
Nella prima parte, ben 166 pagine, Lorenzo Carra, presenta una documentazione frutto di ricerche pluridecennali delle fonti postali e in vari archivi privati e pubblici, che si potrebbe considerare esaustiva dell'attività della Posta militare italiana nel corso della breve e disastrosa guerra che però, malgrado le varie sconfitte, fruttò all'Italia Mantova, il Veneto e il Friuli. E lo fa con chiarezza e precisione, soprattutto riproducendo centinaia di documenti – non solo lettere ma gli interni delle corrispondenze, giornali, dispacci, stampe e tutto quanto potesse farci rivivere quei momenti col mezzo della posta - fino alla "pignoleria" della composizione di ogni ufficio di posta militare, con i nomi dei vari impiegati e perfino gli emolumenti da loro percepiti nel corso della campagna.
La seconda parte, opera di Gianni Carraro e del figlio Diego, presenta le schede relative a ciascun ufficio di posta militare in base al numerale, in cifre romane o con una sigla, e ai due successivi datari. Che vanno oltre la pura marcofilia per entrare nella misurazione storico-postale: rappresentano infatti un vero e proprio inventario delle lettere finora rinvenute e note agli autori (all'aprile 2014 soltanto 680 complessivamente) e per di più suddivise per servizio, affrancatura o tassazione, oltre che descritte per consentirne l'aggiornamento.
Schede che per una volta tanto e intelligentemente non riportano valutazioni e nemmeno punteggi, vista l'esiguità dei reperti noti, quasi incredibile se rapportata alla gran quantità di sacchi, contenenti corrispondenze, nominati e quasi lamentati, nella Relazione ufficiale sul servizio postale in Italia nel 1866.
Un lavoro di ricerca non solo mercantile visto che ha portato ad appurare per quale motivo non sia finora noto il bollo della 10a divisione nel secondo periodo, mentre resta il mistero sull'irreperibilità del bollo da usarsi ad Ancona sulle corrispondenze dei marinai della flotta italiana.
E il fatto che in presentazione un conoscitore della posta militare come Beniamino Cadioli lamenti solo l'assenza di più approfondite ricerche archivistiche tali da "ricostruire una cronologia più completa possibile delle dislocazioni dei vari organi postali durante la campagna, solo sommariamente indicati dagli autori; data la scarsità di lettere complete di testo per la maggior parte dei singoli uffici" suona come la migliore e più autorevole conferma della validità di quest'opera a sei mani, sei ottime mani.

 

 

 

EUROPA POSTALE. L’opera di Ottavio Codogno luogotenente dei Tasso nella Milano seicentesca . con testo anche in inglese, di Clemente Fedele, Marco Gerosa, Armando Serra - prefazione di Mark Brayshay, pubbllicata in Agosto 2014 dal Museo dei Tasso e della Storia Postale, di Camerata Cornello, Bergamo, 286 pagine con allegata una grande mappa delle Strade Postali in Europa 1608 - 1623. Prezzo 18 euro. Richiedere a  www.museodeitasso.com

Recensione di Lorenzo CARRA

La pubblicazione ripropone, dopo 400 anni, in una edizione annotata e commentata, la famosa guida di Ottavio Codogno alle Strade Postali in Europa 1608 – 1623, con anche una dettagliata mappa dall’Itinerario di Ottavio Codogno ad opera di Clemente Fedele con la collaborazione tecnica del Laboratorio di Cartografia Storica Università della Calabria.
La presentazione, anche in inglese, di Gianfranco Lazzarini, Sindaco di Camerata Corrnello, “anima e motore” di tutte le iniziative che ruotano attorno al Museo dei Tasso, introduce a quella nuova organizzazione delle comunicazioni che si venne strutturando nel continente europeo dal 1400 nelle due branche della posta cavalli e poi della posta lettere.
Vi è la prefazione, in inglese ed in italiano, di Mark Brayshay, professore di geografia storica all’Università di Plymouth, studioso ed autore di numerosi saggi sulle comunicazioni all’inizio dell’era moderna, nella quale viene fatto rilevare come il termine italiano “posta/e”, sul quale si svilupparono i modelli di gestione dei trasporti e di circolazione delle corrispondenze, sia stato rapidamente adottato ed adattato in tante lingue del mondo ed abbia assunto un significato universale.
Vi è poi, tradotto in inglese da Giorgio Migliavacca, un saggio di Clemente Fedele sulla “geografia postale al tempo del Codogno. Una dimensione europea ma non solo visto che spazia da Costantinopoli fino ai porti da e per l’America, e sempre con un occhio di riguardo alla direttrice Italia-Spagna resa strategica dalla centralità di Milano , città dove Codogno vive ed opera”. Quindi Marco Gerosa che, avvalendosi di nuove ricerche d’archivio, traccia una biografia di Ottavio Codogno, luogotenente delle poste di Milano, autore di guide postali, che fu una delle tante vittime della peste “manzoniana” del 1630.
Chiude Armando Serra, che tratta della ippoposta (la posta coi cavalli) che durò fino alla metà del 1800 quando le ferrovie ebbero il sopravvento e le lettere iniziarono a viaggiare quasi sempre sui treni.


 

 

 

 

IL SERVIZIO PRIORITARIO: storia, francobolli, tariffe ed aspetti collezionistici MONOGRAFIA FILATELICA E STORICO POSTALE di Nicola Luciano Cipriani, Claudio Ernesto Manzati, Giovanbattista Spampinato - Publistampa Snc- Pergine Valsugana (TN) - 352 pagine, formato 21×29.7, stampa a 4/4 colori, quadricromia su carta patinata opaca da gr. 115.
Per prenotazioni inoltrare la richiesta per posta a Segreteria CIFO c/o Dr. Stefano Proserpio – Via Serafino Balestra, 6 – 22100 Como – CO o via email a segreteria@cifo.eu - costo della Monografia € 50,00 + spese di spedizione € 5,00 - Con iscrizione annuale al CIFO 30,00 € + acquisto della Monografia 50,00 € + spese di spedizione a mezzo raccomandata 5,00 € = il Cifo offre il “pacchetto” al TOTALE SCONTATO NETTO 50,00 €

Sabato 11 aprile 2015, in occasione del Convegno Filatelico Milanofil 2015 è stata presentata ufficialmente dagli autori la Monografia sul Servizio Prioritario, di cui vedi qui di seguito l’immagine della copertina. Si tratta di un lavoro che ha richiesto oltre 15 anni per la ricerca del materiale e tre anni di studio. L’opera, quasi pronta l’estate scorsa, si è arricchita negli ultimi mesi di ulteriori capitoli grazie ai suggerimenti ricevuti da Danilo Bogoni, a cui era stata sottoposta in anteprima lo scorso mese di settembre. Il risultato ottenuto dagli autori, Nicola Luciano Cipriani, Claudio Ernesto Manzati e Giovanbattista Spampinato, è un opera che narra la storia del servizio, i francobolli in tutti i loro aspetti filatelici (carta, tracciatura, fustellatura, stampe e varianti trovate), nonché gli aspetti storico-postali legati ai cambi tariffari che hanno accompagnato la serie. Il volume rappresenta quindi una MONOGRAFIA FILATELICA E STORICO POSTALE che, dopo una anteprima sui servizi della posta urgente quali precursori del Servizio Prioritario in Italia, narra il contesto politico-economico nel quale le Poste Italiane idearono e avviarono questo prodotto: è quindi il racconto della nascita del servizio, avvenuta il 1 Dicembre 1997 come fase sperimentale, del suo reale avvio il 21 Giugno 1999 e della sua fine nel Maggio del 2006. Come per l’Espresso, il servizio era dotato di francobolli dedicati, inizialmente dorati, primi francobolli ordinari autoadesivi. Il primo di questi francobolli fu emesso con 7 giorni di anticipo sull’istituzione del servizio ed in questo periodo venne impiegato in modo improprio, generando interessanti combinazioni ed usi, per la felicità dei collezionisti. I francobolli prioritari continuarono ad essere stampati sino a metà del 2009, nonostante non fossero più necessari, per essere poi sostituiti dall’uscita della successiva serie ordinaria di Posta Italiana (Letterina in Volo con scia tricolore). Il volume accompagna il lettore in modo cronologico attraverso l’emissione dei vari francobolli (cinquanta, includendo i libretti), le innumerevoli varietà e falsi, i cambi tariffari e quindi i possibili usi, alcuni dei quali estremamente rari a causa delle tirature molto ridotte di alcuni tagli. Gli autori hanno anche individuato francobolli che presentano il disco interferenziale di dimensioni differenti: questi ritrovamenti non ancora catalogati si contano sulle dita di una mano. È in fase di realizzazione un addendum che sarà inviato a chi ne farà richiesta e, comunque, sarà scaricabile dal sito dell’Associazione www.cifo.eu : in esso tutti i francobolli e gli usi inseriti nel volume saranno valutati dal punto di vista della rarità e, quindi, economico. Gli autori hanno voluto disgiungere l’opera dagli aspetti economici, anche perché l’addendum potrà essere oggetto di revisioni nel tempo.

 

 

 

CATALOGO SPECIALIZZATO DEI FRANCOBOLLI DEl C.L.N. Documentati e Non Documentati - Emissioni Private e di Recapito di di Massimo ORLANDINI - con Foto illustrative , Decreti, e relative Quotazioni - 301 pagine a colori , € 30,00 spese postali gratis

Nato dall'integrazione del precedente riguardante i francobolli delle Vittime Politiche andato esaurito, con l'inserimento dei francobolli del C.L.N. sia Documentati che Non Documentati - Emissioni Private e di Recapito con tutti gli ultimi ritrovamenti e aggiornamenti.
Sara' presentato e si potra' consultare a Milanofil presso lo stand G-08 Filatelia Due Torri dove sara' possibile prenotarne l'acquisto con sconto 10% e verra' consegnato al 124° Veronafil dal 22 al 24 Maggio oppure inviato gratuitamente al proprio domicilio entro la fine di Maggio 2015
 

 

 

 

 

Catalogo delle specializzazioni francobolli della Repubblica italiana – 2015 di Marcello Manelli - volume di 412 pagine a colori, € 28 + € 2 per spese di spedizione. Può essere richiesto al seguente indirizzo mail: marcello.manelli@virgilio.it.

L’attuale edizione segue quelle precedenti del 2010 e 2012, è interamente a colori e contiene correzioni, aggiornamenti e l’inserimento di numerose immagini e nuovi capitoli.
Oltre ai francobolli di Repubblica, il catalogo tratta di libretti, edizioni non ufficiali, prove, progetti saggi, falsi postali, angoli di foglio, albums filatelici, non emessi ed altro ancora, è una guida completa non solo per i cultori della specializzazione.

 

 


CATALOGO POSTALE MARITTIMO Dai velieri del sec. XIV ai piroscafi del sec. XIX fra la Sicilia e i porti del Tirreno e del Mediterraneo di Vincenzo FARDELLA DE QUERNFORT - Volume di 540 pp. con 263 immagini a colori, note storiche e storico-postali - Carta patinata di alta qualità - formato 22 x 29,5 brossura - 1a edizione, febbraio 2015 - Prezzo di copertina € 100,00 - gli interessati possono farne richiesta direttamente alla A.S.P.S. - Associazione di Storia Postale Siciliana - Via Salvatore Aldisio n. 3 - 90146 PALERMO - con versamento sul c.c.p. 89101265

 Curato da Vincenzo FARDELLA DE QUERNFORT, con prefazione di Raffaele Maria Diena, il volume – attraverso i documenti postali (manifesti degli itinerari, tariffe, avvisi di partenza e di arrivo dei velieri e dei vapori della Amministrazione postale del Regno di Sicilia e delle varie Compagnie di Navigazione) oltre alla riproduzione di centinaia di lettere viaggiate nell’arco di 400 anni (dal 1384 al 1700 con i velieri mercantili), dal 1674 al 1823 con i velieri di Stato e dal 1824 al gennaio 1862 con i vapori napoletani, siciliani e delle messaggerie francesi – cataloga i movimenti (giorno dopo giorno) di tutti i natanti che hanno espletato il trasporto della corrispondenza e dei passeggeri lungo tutte le rotte che hanno collegato i porti siciliani con quelli del Tirreno e del Mediterraneo, con la Linea di Ponente, da Palermo e Messina con Napoli, Civitavecchia, Livorno e Genova sino a Marsiglia, e con quella di Levante, da Marsiglia, toccando i quattro porti tirrenici, Messina, Malta. Alessandria d’Egitto, Smirne sino a Costantinopoli.
I collezionisti di “Via di Mare” di Sicilia, di Napoli, del Granducato di Toscana e successivo Governo di Toscana, dello Stato Pontificio, del Regno di Sardegna, del Regno Lombardo-Veneto, del periodo dittatoriale garibaldino e della luogotenenza sardo-italiana, avranno l’opportunità di scoprire con quale veliero o vapore, e il nome del rispettivo comandante, hanno viaggiato le lettere delle loro collezioni.

 

 

LE COLLETTORIE POSTALI DELLA PUGLIA di Luigi Ruggero CATALDI e Vito MANCINI - pp. 72 in bn e colore
omaggio di
Ruggero Cataldi ai primi 15 lettori de "il postalista" che ne faranno richiesta a info@ilpostalista.it e sarà consegnato a Milanofil 2015 nei giorni 10 o 11 aprile in orario da concordare.

La presentazione di Enrico VESCHI al momento Direttore Generale di Poste e Telecomunicazioni

Credo sia insito in ogni studioso di argomenti filatelia; come del resto avviene in altri campi; il bisogno di far conoscere la propria
esperienza che, !ungi dall'essere fine a se stessa, deve confrontarsi con quella altrui e sollecitare quella di una cerchia sempre più vasta e preparata di collezionisti.
Sono questi i sentimenti che, con passione e modestia hanno ispirato e guidato gli autori di questo lavoro di ricerca storico-postale
sulle collettorie della Puglia che rappresenta, come studio, la valorizzazione, la difesa e la conservazione di un così importante patrimonio storico e culturale della regione.
Devo esprimere le mie congratulazioni ad entrambi; per la loro meritata qualificazione, quali cultori della filatelia.

 

 

REPERTORIO DEGLI ANNULLI SPECIALI MECCANICI E A MANO 2011, di Alcide SORTINO - A.N.C.A.I. Associazione Nazionale Collezionisti Annullamenti Italiani - pagine: 306 in bianco e nero - La pubblicazione è riservata ai soci ANCAI (quota di iscrizione € 30) al costo di € 10,00 - A.N.C.A.I. via Asinari di Bernezzo 34 - 10146 Torino TO - a.vanara@alice.it

Perchè repertorio e non catalogo?
Per almeno due motivi:

Il primo attiene al fatto che un "catalogo" comporta di norma anche una valutazione degli oggetti elencati, cosa che non abbiamo mai fatto e da cui deriva che non abbiamo mai usato la terminologia corretta.
Il secondo è la dimostrazione di quanto appena scritto, fornitaci dagli uffici governativi, i quali distinguono tra "catalogo" (pubblicazione che ha scopi commerciali) e "Repertorio" (pubblicazione con finalità informative), applicando ai due casi un differente regime IVA.

Con questa variazione rivestiamo l'abito che più ci compete.

Il repertorio contiene: catalogazione targhette - note generali bolli a mano - catalogazione bolli a mano - indice tematico - indice dei nomi - indice geografico e dati statistici bolli a mano.

 




SULLE ROTTE DELL'AQUILA, Gli scrittori italiani nella filatelia mondiale, di Francesco GIULIANI - per i tipi delle Edizioni del Rosone di Foggia, sesto titolo della collana accademica “Studi e Testi” (2015, pp. 250, ill., euro 17).
Per ordinare il libro, basta collegarsi al sito delle Edizioni del Rosone: http://www.edizionidelrosone.it


Il lavoro completa, in modo del tutto autonomo, l'analisi iniziata l’anno scorso con Il canone dei francobolli, in cui si parlava del rapporto tra gli scrittori italiani e la filatelia nazionale. Ora si esamina il modo in cui gli scrittori italiani sono stati considerati nella filatelia estera, in un lungo arco di tempo, fino ai giorni nostri.
In questo volume, pertanto, si studiano tutti i francobolli che varie nazioni, tra cui gli Stati Uniti, la Russia, la Germania e l’Argentina, hanno dedicato a scrittori del calibro di Dante, Petrarca, Boccaccio, Machiavelli e Goldoni, tra gli altri, risalendo fino ad incontrare autori recenti come Grazia Deledda, Dino Buzzati e Dario Fo.
Partendo dall'interpretazione dei dati filatelici, ampliando il discorso con i dati ricavati dalla storia, dalla storia dell’arte e, in generale, dall’universo della comunicazione, il testo, con un taglio apertamente e deliberatamente italianistico, si diffonde sulla considerazione che all'estero hanno mostrato verso i principali autori italiani, portando in primo piano tutti gli elementi culturali e non di rado nazionalistici che hanno condizionato la stessa interpretazione dello scrittore. Di qui, ad esempio, l'utilizzo di Dante, nel 1965, sia da parte sovietica che statunitense, o la presenza di Grazia Deledda in un’emissione della Turchia del 1935, dedicata all’emancipazione femminile, senza dimenticare il Petrarca “francese” del 1956 e il Foscolo “greco” del 1978. Nel francobollo degli Stati Uniti, in particolare, si leggono in filigrana (è il caso di dirlo…), con grande chiarezza, i rapporti esistenti tra la cultura italiana e quella americana, le idee e gli obiettivi che guidano il mondo politico e culturale degli States, sullo sfondo di milioni di statunitensi di origini più o meno direttamente italiane. Il risultato è una storia esemplare e di grande rilievo.
Il volume conferma, dati alla mano, la straordinaria importanza della cultura italiana, segnata ancora in gran parte dal prestigio internazionale delle tre “corone fiorentine”, evidenziando nel contempo anche alcune particolarità, come l'attenzione mostrata dai paesi dell'Est Europa verso Goldoni, negli anni Cinquanta del Novecento.
In appendice, una sezione a colori di tavole filateliche mostra i principali valoro postali di cui si parla nel testo.
Alla base dell’analisi, pertanto, c’è, ancora una volta, la consapevolezza che il francobollo non è solo un pezzo di carta utile per spedire una lettera, ma è anche, se non soprattutto, un prezioso strumento che diffonde informazioni e cultura. Stampati in milioni di esemplari, i valori postali hanno veicolato capillarmente le immagini dei grandi autori della letteratura e dei loro capolavori, rappresentando l’effetto di scelte molto significative.



IL LIBRO
Il titolo del libro prende spunto dall’accostamento tra Dante e l’aquila, che si ritrova in un francobollo italiano del 1921.
Lo scrittore fiorentino è sempre stato considerato all’estero, giustamente, come uno dei più pregnanti simboli di italianità e, di conseguenza, l’interesse per la sua persona e la sua opera ha finito non di rado per coincidere con l’attenzione riposta verso la cultura italiana in generale, o almeno verso quella letteraria.
Aquila, insomma, è, o dovrebbe essere, anche una nazione che possiede i due terzi dei beni artistici del mondo, che ha dato i natali a personaggi che hanno arricchito l’umanità con le loro scoperte e le loro opere, ma che, purtroppo, a differenza del re degli uccelli, ha scelto da tempo di volare basso, bassissimo, nella valorizzazione delle proprie ricchezze, tagliando senza pietà i fondi per la cultura e la scuola, azzerando nelle biblioteche le spese per l’acquisto di riviste e aggiornamenti bibliografici.
Di conseguenza, il libro vuole essere anche un modo per fare il punto sulla considerazione di cui godono gli scrittori italiani all’estero e per ribadire la loro importanza, confidando attivamente in tempi migliori.
Questo discorso, infine, trae un ulteriore spunto dal 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri, che cade per l’appunto nel 2015.

L’AUTORE
Francesco Giuliani (San Severo, 1961), oltre che docente liceale di Italiano e Latino, è docente a contratto di Letteratura Italiana Contemporanea nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia.
Ha al suo attivo numerosi lavori sulla letteratura italiana e su quella più specificamente pugliese. Ha pubblicato anche dei libri di prose creative, tra cui, ispirati ai francobolli, La fucina, la vendemmia e il legname. Prose creative sui francobolli dell’Italia al lavoro, Edizioni del Rosone, Foggia, 2012, e Bimillenari, scrittori e altri pretesti. Prose creative sui francobolli del Regno d’Italia, Id., 2013, pref. di Francesco De Martino.


LA COLLANA “STUDI E TESTI”
Il libro Sulle rotte dell’aquila. Gli scrittori italiani nella filatelia mondiale è stato inserito, come sesto titolo, nella collana universitaria Storia e testi, diretta dal prof. Sebastiano Valerio, docente di Letteratura Italiana nell’Ateneo di Foggia.
La collana si avvale di un Comitato scientifico e di referaggio formato da accademici italiani e stranieri: Giancarlo Alfano (Seconda Università di Napoli), Antonello Borra (University of Vermont), Domenico Cofano (Università di Foggia), Claudia Corfiati (Università di Bari), Domenico Defilippis (Università di Foggia), Laura Melosi (Università di Macerata), Roberta Morosini (Wake Forest University), Piotr Salwa (University of Warsaw).

 

 


LA PRIMA GUERRA MONDIALE NELLE COMUNICAZIONI GOVERNATIVE AL COMUNE DI CONZA DELLA CAMPANIA, di Giuseppe PREZIOSI - Istituto di Studi Politici "S.Pio V" - Roma - Editrice Apes 2014 - pagine: 86 in bianco e nero, il CD allegato contiene la raccolta di leggi, decreti, circolari e atti di governo. - € 15,00, comprensivo di spese di spedizione con versamento su ccp 18938845 intestato a Giuseppe Preziosi.

Dalla Presentazione di Giuseppe Acocella - vice presidente dell'Istituto "S.Pio V":

La ricerca che Giuseppe Preziosi ha completato è parsa all'Istituto "S. Pio V", che ne ha promosso la pubblicazione per ricordare quel
grande evento che fu la prima guerra mondiale a un secolo dallo scoppio nel 1914 della "Grande Guerra", un omaggio alle popolazioni che
la guerra subirono per un ideale che in gran parte era loro sconosciuto o difficile da comprendere, al di là della sincera adesione ai valori della "patria" che aveva accompagnato i pianti di coloro che altri figli, altri giovani, altri uomini validi avevano visto partire per terre lontane, lasciando lacerazioni e solchi affettivi incolmabili, in occasione della - anche questa Grande - emigrazione in terre lontane, per andare a guadagnarsi pane e dignità, spesso oltre oceano.

Dalla Introduzione di Giuseppe Preziosi:

… Uno scarto d'archivio di un comune della provincia irpina, mi ha dato modo, qualche anno fa, di confrontarmi con la realtà delle direttive di uno Stato centralista, trasmesse ai gangli periferici attraverso i Prefetti che hanno fatto da filtro al volere dei governi e, all'epoca, della monarchia … Mi è sembrato che non raccogliere, repertoriare e soprattutto rendere fruibile una messe di "informazioni" di tale entità fosse una grave omissione, visto che, in fondo, in quelle circolari si incontravano la macrostoria, valida per l'intera nazione, e la storia locale … Lo spaccato storico e sociale è quello di un Comune rurale del Mezzogiorno d'Italia, privo di industrie e fuori dalle vie di grande comunicazione, con una produzione prevalente di grano, vino e olio e con un tradizionale allevamento ovino … l bollettini dell'epoca dipingono un mondo pieno di insidie e malattie, in cui il lavoro è scarso … l governi che si sono succeduti, compreso quello fascista, poterono far fronte alle necessità contingenti attraverso due strumenti classici: le tasse e il debito pubblico … La macrostoria economica ben poco si riverbera a livello locale: si annoverano le raccomandazioni a riscuotere con solerzia le entrate dello Stato … Con la Prima guerra mondiale a morire non fu solo la crescita economica, che gli italiani avevano a stento intravista, legata ai consumi, ma il principio stesso di libero mercato … Ai nostri connazionali non è stato mai spiegato in modo chiaro ed esauriente che la Prima guerra mondiale è stata vinta per disgregazione e fame del nemico, soprattutto per fame … è lo stesso numero delle circolari, relative a temi legati all’agricoltura, a dipingere un’Italia rurale … a chi potrebbe maggiormente giovare l’utilizzo di questo repertorio e di quanto ancora potrebbe essere arricchito con altre ricerche? … in modo mirato a tutti gli studiosi di discipline storiche, sociali ed economiche, in modo lato anche a quelli di discipline giuridiche, agli statistici e ai cultori di scienze umane e sociali, in genere.

 


CATALOGO DEGLI ANNULLI SPECIALI ITALIANI 1961-1962, di Gian Franco MAZZUCCO - A.N.C.A.I. Associazione Nazionale Collezionisti Annullamenti Italiani - pagine: 72 in bianco e nero - € 10 + € 2 per le spese postali
Disponibile c/o A.N.C.A.I. via Asinari di Bernezzo 34 - 10146 Torino TO - a.vanara@alice.it
 

Il cerchio si è chiuso! Con il volume relativo agli anni 1961/62 si è conclusa la catalogazione degli annulli speciali italiani, impresa che ha impegnato l’ANCAI per oltre un quarantennio. Si iniziò nell’ormai lontano 1971, quando Italo Robetti ebbe l’iniziativa di redarre e pubblicare il catalogo relativo al precedente 1970. Si era ancora nel periodo immediatamente successivo alla caduta del “veto Spallino” ed il ritorno di annulli e targhette speciali, dopo anni di astinenza, aveva sollevato molto interesse e molti entusiasmi. Da allora, ad opera di vari soci succedutesi nel tempo, la catalogazione “in avanti” è continuata con regolarità ed il volume relativo al 2011 è ormai in fase di stampa (volume, perché trattandosi di 300 pagine, definirlo fascicolo ci sembrerebbe riduttivo). Ma si cominciò anche a pensare agli anni precedenti, attaccando, come si fa nello scavo dei tunnel, sui due fronti, ovvero dal 1871 in avanti e retrocedendo dal 1970. Dopo un primo tomo 1861-1900 (1861, perché descriveva anche i particolari bolli non obliteranti antecedenti al primo vero annullo speciale del 1871) i tempi si fecero lunghi, soprattutto per la cronica mancanza di tempo dei cirenei di turno, nonché per le difficoltà ad individuare e reperire in maniera completa bollature utilizzate svariati decenni prima.
Mentre il percorso all’indietro era giunto alla spicciolata al 1963, quello in avanti ha compiuto solo in epoca recente il balzo decisivo, grazie anche all’apporto di Poste italiane che se ne è assunto l’onere della stampa. Hanno così visto la luce, dapprima nel 2009 il volume “1871-1946”, ovvero il Regno, ad opera di Paolo Guglielminetti e Maurizio Tecardi e nel 2012 il volume “1946-1960” di Gian Franco Mazzucco. Mancava quindi, per completare la descrizione, il periodo 1961/62, rimasto allo stato preparatorio per l’improvvisa infermità di Crescenzio Gallo, che se ne era assunta la preparazione.
Un plauso quindi a Gian Franco Mazzucco, che ricominciando ex novo per la perdita del materiale accumulato da Gallo, ha celermente preparato la presente opera, nonostante le evidenti enormi difficoltà: basterà ricordare che a quei tempi non esistevano i comunicati stampa dei servizi temporanei e che la completa distruzione degli archivi rende impossibile qualsiasi ricerca presso le filiali di Poste Italiane. Questo volume, come detto all’inizio, ha chiuso il cerchio, permettendo all’ANCAI di appuntarsi il merito della completa trattazione degli annulli speciali dell’intera storia postale italiana. Cosa non certo di poco conto, visto che a tutto il 2011, gli annulli catalogati e descritti raggiungono l’incredibile quantitativo di quasi 56.000.
Infine una considerazione: se l’inusitata ed esagerata proliferazione di questi ultimi anni ha causato in molti l’annullofobia, o comunque un certo disinteresse e disaffezione per la loro ripetitività e per la banalità o incomprensibilità di molte vignette, il periodo fino ai primi anni sessanta (diciamo fino al veto Spallino) e specialmente l’anteguerra rivestono un grande interesse e un grande fascino, sia per le manifestazioni cui si riferiscono, sia perché a quei tempi i servizi distaccati erano autentici uffici postali e quindi il materiale da loro lavorato ha particolari peculiarità. Stupisce quindi (e rammarica noi che vi dedichiamo un immenso tempo nella loro redazione) la scarsa diffusione che questi cataloghi hanno nel mondo filatelico, specie tra i collezionisti tematici, la cui consultazione dovrebbe essere il pane quotidiano.

Alcide Sortino


 

 


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